Lectio divina Solennità tutti i santi

LETTURA - COMMENTO - VITA
Unità Pastorale Madonna della Salute
Goito 1 novembre2020 –Solennità di Tutti i Santi

Nelle beatitudini la santità degli uomini
Solennità di Tutti i Santi

Apocalisse 7,2-4.9-14
Salmo 23
1 Giovanni 3,1-3
Matteo 5,1-12a

Lettura
Nel terzo e quarto capitolo l'evangelista Matteo presenta l'inizio dell'attività di Gesù in Galilea, preceduta dal ministero di Giovanni Battista. Non deve sfuggire la sintesi di 4,23-25. Qui Gesù viene presentato all'opera nella regione attraverso l'insegnamento, la proclamazione del vangelo del regno e la guarigione di ogni sorta di malattia. A causa della sua fama, diffusasi fino in Samaria, e delle numerose folle che lo seguivano, provenienti da ogni regione, si crea il nucleo portante di quel popolo, che con i discepoli, diventa destinatario del discorso programmatico del monte.

Matteo 5,1-12a
1 Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. 2 Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
3 "Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4 Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
5 Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
6 Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7 Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8 Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9 Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10 Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
11 Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.

Commento
Le nove beatitudini, proclamate da Gesù all'inizio del quinto capitolo del vangelo di Matteo, esprimono la situazione di felicità di alcune categorie di persone che si trovano in determinate condizioni. Vediamone alcune. Sono felici i "poveri in spirito" ed "i miti", cioè coloro che vivono positivamente la pazienza, avvicinandosi con umiltà e delicatezza a chiunque. Tale mitezza è possibile solo attraverso un distacco progressivo dalle cose, dagli interessi e da se stessi. Gli "afflitti" sono coloro che condividono in solidarietà la sofferenza degli altri. I "puri di cuore" non si accontentano della purità rituale, ma si impegnano ad eliminare da sé ogni forma di doppiezza. Infine sono beati i discepoli perché, vivendo il vangelo, suscitano avversità e persecuzioni da parte di altri uomini "a causa" di Gesù. Da ultimo va notato che i soggetti delle beatitudini sono diversi. Le prime otto coinvolgono tutti gli uomini, idealmente uditori del discorso di Gesù, mentre la nona ha come protagonisti i discepoli. Questo porta a pensare che Gesù considera felici, cioè beati, non solo i discepoli ma anche tutti gli uomini che vivono le situazioni da lui indicate, indipendentemente dal rapporto di conoscenza esplicita con lui. Così Gesù fa conoscere il suo pensiero sulla situazione religiosa generale degli uomini, che si collega con quanto egli ancora dice nel suo ultimo discorso (Mt 25,31ss).

Nella solennità di tutti i santi la liturgia propone la lettura delle beatitudini che si riferiscono ai discepoli e a tutti gli uomini. Costoro sono beati perché in certe situazioni vivono evangelicamente anche se non sono consapevoli. I discepoli invece sono beati se nel nome di Gesù applicano consapevolmente il vangelo in ogni momento della vita, anche se comporta la persecuzione. Tale prospettiva dà alla solennità odierna il massimo di universalità. Chi entra sotto il segno delle beatitudini è un santo.

La vita
(per continuare il lavoro nella riflessione personale)
Cerchiamo ora di interagire col testo del vangelo e chiediamoci :
- Quale parte del vangelo letto (in tutta la sua ampiezza) e commentato mi ha colpito di più e perché?
- Che cosa devo cambiare nella mia vita personale per essere in sintonia con quanto il vangelo ci comunica? Individuare almeno un punto su cui lavorare.
- Nella mia vita sociale (famiglia, lavoro, relazioni, parrocchia) c'è un contributo che io posso dare, per diffondere il vangelo o per realizzarlo, che mi è stato ispirato dal vangelo letto e meditato?
(scegliere un impegno da vivere nella settimana)