Lectio divina XXXII domenica T.O.

LETTURA - COMMENTO - VITA
Unità Pastorale Madonna della Salute
Goito 8 novembre 2020 – XXXII Domenica del Tempo Ordinario

L'olio che illumina

Sapienza 6, 12-16
Salmo 62
1 Tessalonicesi 4, 13-18
Matteo 25, 1-13

Lettura
Dopo il conflitto sostenuto con i capi religiosi, acutizzatosi nel capitolo ventitreesimo con la severa denuncia di Gesù contro i farisei, Matteo riporta il discorso finale del maestro rivolto ai discepoli e alle folle. Esso si articola nei capitoli ventiquattro e venticinque del vangelo. In un primo momento Gesù annuncia la venuta del Figlio dell'uomo e con la parabola dei due servi, il fedele e l'infedele, presenta il primo atteggiamento con cui bisogna predisporsi alla sua venuta. Abbiamo poi la parabola proposta dalla liturgia odierna.

Matteo 25,1-13
1Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. 2 Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; 3 le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l'olio; 4 le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l'olio in piccoli vasi. 5 Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. 6 A mezzanotte si alzò un grido: "Ecco lo sposo! Andategli incontro!". 7 Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. 8 Le stolte dissero alle sagge: "Dateci un po' del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono". 9 Le sagge risposero: "No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene". 10 Ora, mentre quelle andavano a comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. 11 Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: "Signore, signore, aprici!". 12 Ma egli rispose: "In verità io vi dico: non vi conosco". 13 Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora.

Commento
Il racconto inizia paragonando il regno dei cieli all'esperienza vissuta da dieci ragazze che partecipano ad una festa di nozze. È la festa della venuta definitiva del Figlio di Dio e partecipare ad essa è veramente una gioia grande. Il racconto continua sviluppandosi in tre momenti: la preparazione delle lampade e l'attesa dello sposo (25, 3-5), l'arrivo dello sposo (25, 6-9), l'inizio della festa di nozze (25, 10-12). La conclusione invita a vegliare perché non si conosce né il giorno né l'ora in cui arriva lo sposo. Questa esortazione finale produce effetto se si collega al secondo versetto, dove si dice che le ragazze si dividono in due gruppi: "cinque di esse erano stolte e cinque sagge". La saggezza o la stoltezza delle ragazze è determinata dall'avere o no con sé olio sufficiente fino alla venuta dello sposo. La negligenza delle ragazze stolte è anche fonte di discussione all'interno del gruppo ("dateci del vostro olio..., no, che non abbia a mancare per noi e per voi") e determina la loro esclusione definitiva dalla festa di nozze ("più tardi arrivarono anche le altre vergini e cominciarono a dire: Signore, signore, aprici! Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco"). Vegliare, allora, significa avere con sé l'olio che permette alla lampada di restare sempre accesa e quindi poter accogliere prontamente lo sposo quando arriva.

L'incontro definitivo con Gesù Cristo, che realizza pienamente il regno dei cieli, è una festa. Tale avvenimento non va solo atteso o ricercato, ma è necessario prepararlo con assiduità. Chi non si prepara, non può rimediare all'ultimo momento alla sua negligenza. Ci si prepara adeguatamente all'incontro col Signore, vivendo con fedeltà la volontà del Padre che Gesù ci ha fatto conoscere. La volontà del Padre riusciamo a conoscerla e a viverla se quotidianamente ci alimentiamo alla mensa della Parola. Solo così l'olio non verrà mai a mancare nella vita del cristiano. La sua lampada risplenderà sempre davanti agli uomini; essi vedranno le opere buone e daranno gloria al Padre, e l'incontro definitivo con lui sarà così veramente una festa.

La vita
(per continuare il lavoro nella riflessione personale)
Cerchiamo ora di interagire col testo del vangelo e chiediamoci :
- Quale parte del vangelo letto (in tutta la sua ampiezza) e commentato mi ha colpito di più e perché?
- Che cosa devo cambiare nella mia vita personale per essere in sintonia con quanto il vangelo ci comunica? Individuare almeno un punto su cui lavorare.
- Nella mia vita sociale (famiglia, lavoro, relazioni, parrocchia) c'è un contributo che io posso dare, per diffondere il vangelo o per realizzarlo, che mi è stato ispirato dal vangelo letto e meditato?
(scegliere un impegno da vivere nella settimana)