Lectio divina V domenica di Quaresima - B

LETTURA - COMMENTO - VITA
Unità Pastorale Madonna della Salute
Goito 21 marzo 2021 – V Domenica di Quaresima

Glorificati con Gesù, per attirare tutti
Geremia 21,31-34 • Sal 50 • Ebrei 5,7-9 • Giovanni 12,20-33

Lettura
Gesù è salito a Gerusalemme per la festa di Pasqua ed è accompagnato da una folla osannante, che da qualche tempo lo segue a causa dei segni da lui compiuti. Tra i pellegrini, venuti per la festa, ci sono anche "alcuni greci", forse dei proseliti, i quali sono interessati a "vedere Gesù". Così abbiamo già introdotto il brano evangelico della quinta domenica di quaresima, tratto dal dodicesimo capitolo del vangelo di Giovanni.

Gv 12,20-33
20 Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c'erano anche alcuni Greci. 21 Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: "Signore, vogliamo vedere Gesù". 22 Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. 23 Gesù rispose loro: "È venuta l'ora che il Figlio dell'uomo sia glorificato. 24 In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. 25 Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. 26 Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. 27 Adesso l'anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest'ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest'ora! 28 Padre, glorifica il tuo nome". Venne allora una voce dal cielo: "L'ho glorificato e lo glorificherò ancora!".
29 La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: "Un angelo gli ha parlato". 30 Disse Gesù: "Questa voce non è venuta per me, ma per voi. 31 Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. 32 E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me". 33 Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.

Commento
A Filippo e ad Andrea, che manifestano a Gesù la richiesta fatta loro dai greci: "vogliamo vedere Gesù" (vv.20-22), egli risponde con un discorso (vv.23-28a) nel quale tocca molte tematiche. Vediamone alcune. Nel v.23 egli proclama ormai "venuta l'ora", che è fonte di turbamento ("adesso l'anima mia è turbata"), però in essa riconosce presente lo scopo della sua esistenza: "ma proprio per questo sono giunto a quest'ora!" (v.27). Il significato dell'ora giunta viene esplicitato dal detto sulla necessità per il chicco di grano debba morire, per non restare sterile, e dalle parole sulla vita da perdere, per conservarla in eterno. Collegato col tema dell'ora e da esso inscindibile è quello della glorificazione del "Figlio dell'uomo", opera del Padre e da lui confermata con "una voce dal cielo" (v.28). Le due tematiche rimandano alla morte e alla resurrezione con le quali Gesù sta per essere glorificato. Il risultato di tale evento sarà duplice: "il principe di questo mondo sarà gettato fuori" (v.31) e "attirerò tutti a me" (v.32). Concludendo occorre riprendere le parole di Gesù sulla sequela-servizio del v.26. Si serve Gesù seguendolo: "dove sono io, là sarà anche il mio servitore". Il discepolo è chiamato a seguire il maestro anche nel dare la vita passando per la croce.

Soltanto la morte e la glorificazione di Gesù porteranno molto frutto. Dopo tale evento i greci lo potranno incontrare autenticamente, il principe di questo mondo sarà vinto e tutti saranno attirati a lui. Di questa vicenda i discepoli saranno i primi beneficiari. Seguendo Gesù nell'ora della Pasqua, essi cambieranno radicalmente atteggiamento rispetto alla logica di questo mondo, saranno sempre con lui e riceveranno onore dal Padre, cioè la stessa glorificazione di Gesù, perché lui sarà in loro.

Collegamenti fra le letture
Il tema che collega le tre letture è l'alleanza nuova. Questa è espressa sinteticamente nel vangelo attraverso il detto sulla necessità che il chicco di grano muoia per non restare senza frutti. L'immagine rimanda alla morte-resurrezione di Gesù, la quale soltanto produrrà molto frutto e sarà fonte di nuova alleanza, perché tutti saranno attirati a lui. Solo con Gesù si realizzerà quanto profetizzato da Geremia nella prima lettura: "concluderò una alleanza nuova". Non sarà un'opera degli uomini, ma di Dio: "porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi il mio popolo". É lui che guida pazientemente il suo popolo. Da ultimo, la lettera agli Ebrei ritorna a presentare Cristo, Figlio obbediente, causa di salvezza eterna per tutti coloro che lo seguono: "Pur essendo Figlio, imparò tuttavia l'obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono".

La vita
(per continuare il lavoro nella riflessione personale)
Cerchiamo ora di interagire col testo del vangelo e chiediamoci :
- Quale parte del vangelo letto (in tutta la sua ampiezza) e commentato mi ha colpito di più e perché?
- Che cosa devo cambiare nella mia vita personale per essere in sintonia con quanto il vangelo ci comunica? Individuare almeno un punto su cui lavorare.
- Nella mia vita sociale (famiglia, lavoro, relazioni, parrocchia) c'è un contributo che io posso dare, per diffondere il vangelo o per realizzarlo, che mi è stato ispirato dal vangelo letto e meditato?
(scegliere un impegno da vivere nella settimana)