Lectio divina V domenica T.O. - B

LETTURA - COMMENTO - VITA
Unità Pastorale Madonna della Salute
Goito 7 febbraio 2021 – V Domenica del Tempo Ordinario

Sono venuto per predicare e per sanare
Giobbe 7,1-4.6-7 • Salmo 146 • 1Corinzi 9,16-19.22-23 • Marco 1,29-39

Lettura
Gesù è in Galilea, regione dove si svolge la prima parte del suo ministero, e precisamente a Cafarnao. Il brano del Vangelo di oggi è parte integrante di una unità narrativa che si estende da Mc 1,21 sino a Mc 1,39. È bene avere presente questo sfondo generale nel leggere Mc 1,21-28.

Mc 1,29-39
21 Giunsero a Cafàrnao e subito Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, insegnava. 22 Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. 23 Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, 24 dicendo: "Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!". 25 E Gesù gli ordinò severamente: "Taci! Esci da lui!". 26 E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. 27 Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: "Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!". 28 La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

Commento
L'evangelista Marco presenta Gesù a Cafarnao in una giornata tipo (Mc 1,21-34). Il brano liturgico descrive la parte pubblica vissuta dal maestro presso la sinagoga del paese. Gesù in sinagoga si reca per insegnare: "Gesù... insegnava". Sicuramente il contenuto del suo intervento è costituito da quanto si legge in Mc 1,14-15: Gesù annuncia "il Regno di Dio". La narrazione prosegue presentando lo stupore della gente di Cafarnao davanti all'insegnamento di Gesù: "erano stupiti del suo insegnamento". Marco presenta poi la ragione dello stupore delle persone: "insegnava come uno che ha autorità". Gesù, a differenza degli scribi che ricevono autorità dalle Scritture insegnate, ha autorità e potere in se stesso e la forza delle sue parole scaturisce dalla sua persona, che era coerente con i suoi insegnamenti. La vicenda che segue, narrata dall'evangelista, contribuisce a far comprendere qual è il senso dell'autorità di Gesù. Il racconto presenta in sinagoga una persona con uno spirito impuro, cioè con uno spirito che separa da Dio. Anche se sono stati compiuti tutti i riti di purificazione, previsti prima di accedere al rito sinagogale, non significa che le persone siano completamente disponibili per l'opera di Dio. La venuta di Gesù smaschera ogni potenza demoniaca e causa la sua disfatta: "Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci?". Gesù, con la parola fa tacere lo spirito impuro, lo caccia da quell'uomo e rende la persona libera e disponibile a camminare sulla strada di Dio impegnando tutte le sue risorse. La pericope si chiude riproponendo lo stupore dei presenti nella sinagoga ("Che è mai questo? Un insegnamento nuovo dato con autorità") e registrando la fama di Gesù che andava diffondendosi nella regione.

Gesù è la novità più grande che entra nella storia dell'umanità. Egli è l'unico uomo che ha la stessa autorità di Dio. Infatti la forza del suo insegnamento scaturisce dalla sua stessa persona. Egli smaschera anche il male presente, a volte in modo nascosto, nei membri della comunità. Le persone liberate possono così andare verso Dio guidate da Gesù Cristo, attivando tutte le loro risorse umane.

Collegamento fra le letture
Il tema della vita orientata verso Dio e da lui illuminata e sostenuta dà unità alle letture domenicali. Nella prima lettura si presenta l'identità del profeta. Egli proclama la parola di Dio e dice soltanto quanto lui gli comanda. Nessuno può attribuirsi da sé questo servizio nella comunità. Chi lo fa è punito duramente: "quel profeta dovrà morire".
Quando il profeta parla il popolo ha l'obbligo di ascoltarlo: "a lui darete ascolto". La parola del profeta, dunque, porta il popolo a vivere una sempre più profonda comunione con Dio. Anche il ministero di Gesù, presentato da Marco, attraverso il suo insegnamento, vuole condurre le persone a piena comunione con Dio. Per questo le libera da tutti gli ostacoli o impedimenti che frenano tale itinerario.
La seconda lettura invita i credenti a non essere troppo coinvolti dalle realtà del mondo, anche da quelle più belle e nobili. Queste, se diventano lo scopo dell'esistenza, producono molte ansie. Paolo invita i coniugi a vivere "senza preoccupazioni" e per arrivare a questo obiettivo richiama la necessità di vivere restando fedeli "al Signore senza deviazioni".

La vita
(per continuare il lavoro nella riflessione personale)
Cerchiamo ora di interagire col testo del vangelo e chiediamoci :
- Quale parte del vangelo letto (in tutta la sua ampiezza) e commentato mi ha colpito di più e perché?
- Che cosa devo cambiare nella mia vita personale per essere in sintonia con quanto il vangelo ci comunica? Individuare almeno un punto su cui lavorare.
- Nella mia vita sociale (famiglia, lavoro, relazioni, parrocchia) c'è un contributo che io posso dare, per diffondere il vangelo o per realizzarlo, che mi è stato ispirato dal vangelo letto e meditato?
(scegliere un impegno da vivere nella settimana)