Relazione catechismo Solarolo

RICOGNIZIONE DEI
PERCORSI DI INIZIAZIONE CRISTIANA
ATTIVI NELL'UNITA' PASTORALE MADONNA DELLA SALUTE

Relazione di Sintesi per la Parrocchia di S.Margherita V.M. di Solarolo
(Aprile 2021)

La parrocchia di Santa Margherita V.M. di Solarolo propone ai ragazzi della propria parrocchia un percorso di iniziazione cristiana che per l'anno 2021 risulta articolato su 3 pluriclassi (IV e V elementare; I e II media; III media post cresima). Negli ultimi anni non è stata attivata la nuova classe riguardante i primi anni di elementare a causa della pandemia del coronavirus e per l'iniziativa di un nuovo percorso educativo che coinvolge i genitori ma di cui i catechisti non conoscono i dettagli.
Ognuna delle 3 pluriclasse è seguita da 2 educatrici ciascuna, di genere femminile, per 2/3 di età compresa tra i 50 ed i 60 anni e per 1/3 di età compresa tra i 30 ed i 40 anni. Le attuali educatrici svolgono praticamente tutte il servizio da oltre dieci anni fino anche a 25 anni.
Visto le piccole dimensioni della parrocchia, le 3 pluriclasse presentano un bacino d'utenza relativamente modesto compreso tra i 5 ed i 9 ragazzi per pluriclasse. A fronte di questi piccoli numeri si segnala comunque una buona percentuale di presenza dei ragazzi agli incontri che si aggira praticamente sempre tra l'80% ed il 90% del bacino d'utenza.
Il luogo di ritrovo degli incontri è presso l'Oratorio parrocchiale di Solarolo con cadenza settimanale per le 2 classi di età più piccola e a settimane alterne per la III media. La durata media degli incontri è sempre di circa 1 ora. Non vi è un orario ed un giorno comune ma in base alle disponibilità i gruppi si incontrano in diversi giorni della settimana, in orari pomeridiani ma diversificati tra i gruppi.
In generale gli incontri si svolgono partendo dal vissuto quotidiano settimanale dei ragazzi sul quale viene avviato un dialogo ed un confronto che, ove possibile, cerca di includere anche brani evangelici. All'inizio o alla fine degli incontri è previsto un breve momento di preghiera. In alcuni gruppi maggiormente ed in altri meno frequentemente vengono utilizzate attività creative/ludiche introduttive, realizzazione di cartelloni per focalizzare i temi trattati, visione di filmati, coinvolgimento di persone esterne che presentano le proprie esperienze (ad esempio Don Jonathan che si rende sempre disponibile) e momenti di lettura alternati da momenti di condivisione. Si ritiene importante che i ragazzi percepiscano comunque la differenza tra gli incontri di iniziazione cristiana e l'attività scolastica.
Il programma educativo seguito durante gli incontri è quello condiviso a livello di unità pastorale con Suor Anna Maria per le pluriclasse di età inferiore alla cresima e con Don Jonathan per la classe post cresima. I temi trattati variano in funzione dell'età dei ragazzi e della eventuale necessità di preparare i ragazzi alla celebrazione dei sacramenti.
Le due pluriclasse di età inferiore alla cresima utilizzano in generale il sussidio diocesano "Sotto l'albero" arricchito e corredato da brani del Vangelo e della Bibbia e da altri testi di vario genere recuperati dalle educatrici (è stato citato ad esempio tra gli altri "il Piccolo Principe"), da sussidi di iniziazione cristiana, siti internet di settore, ecc. cercando di seguire il programma e le tracce indicate dall'unità pastorale.
Come modalità di iterazione con i ragazzi le educatrici dichiarano di previlegiare il dialogo, il confronto, la lettura e discussione dei testi, l'ascolto dei ragazzi, ecc. Si ritiene in generale che i piccoli gruppi funzionino bene per le classi pre-cresima, dove si affrontano meglio i contenuti e si ha maggior cura dei ragazzi. Per i ragazzi post cresima forse risultano più utili i gruppi numerosi sia per motivazioni legate alla socialità sia perché con piccoli gruppi a volte si fa fatica nell'organizzazione di attività particolari.
Non risultano presenti particolari attività strutturate di coordinamento a livello parrocchiale tra le diverse pluriclasse, in particolare durante gli ultimi mesi condizionati dalla pandemia. Al contrario a livello di unità pastorale è presente l'importante coordinamento svolto dalle suore di Goito per le età pre-cresima e da Don Jonathan per le età post-cresima. Questo coordinamento permette di condividere con le altre parrocchie dell'unità pastorale programmi educativi, tracce degli incontri, temi da affrontare, ecc. A livello diocesano si segnalano gli incontri di formazione di vicariato per gli educatori che venivano svolti soprattutto in passato e che di recente sono venuti un po' meno.
Gli attuali educatori di Solarolo non hanno ricevuto una specifica formazione propedeutica al compito a loro affidato ma avendo tutti una lunga esperienza alle spalle (fino anche a 25 anni) hanno nel tempo partecipato a numerosi corsi ed incontri più o meno strutturati e continuativi (sia a livello diocesano, che di vicariato, che parrocchiale, come ad esempio gli incontri di qualche anno fa riguardanti la presentazione del sussidio "Sotto l'albero"). Alcuni educatori hanno poi frequentato a livello personale il corso di teologia di base presso il seminario. Gli educatori ritengono comunque importante una formazione continuativa che purtroppo in alcuni periodi della vita può essere meno presente a causa dei numerosi impegni. Ci tengono inoltre a sottolineare che anche gli incontri settimanali costituiscono "formazione" dell'educatore, in quanto non è solo l'educatore che dona qualcosa ai ragazzi ma sono anche i ragazzi che contribuiscono ad arricchire gli educatori.
L'organizzazione di attività extracatechesi ha purtroppo avuto una battuta di arresto nell'ultimo anno a causa della pandemia da coronavirus. Alcune classi più che altre hanno comunque organizzato in passato attività a sfondo religioso come ad esempio: il sostegno del gruppo dei chierichetti a servizio delle liturgie, la raccolta delle offerte con le cassette quaresimali, le confessioni in gruppo nei periodi forti dell'anno (Avvento, Quaresima), l'animazione delle liturgie domenicali a turno durante Avvento e Quaresima o in occasione di particolari eventi, il coinvolgimento dei ragazzi nelle celebrazioni domenicali, ritiri spirituali in occasione della preparazione dei sacramenti, incontri di inizio e fine catechismo unitari a Goito, incontri con il vescovo in preparazione della Cresima, incontri serali a Goito di catechesi genitori/figli, ecc. Come attività ludico/ricreative si segnalano: spettacolo di Natale, visite ANFASS, recita del rosario nel mese di maggio presso Possenta o San Lorenzo, gita di fine anno al Santuario delle Grazie, pizza del gruppo dei cresimati, ecc.
Tutti gli educatori evidenziano che in generale le famiglie risultano assenti e sono poco coinvolte nell'educazione cristiana dei figli. In passato, con classi precedenti, le famiglie erano più presenti e partecipavano di più. Si è cercato di organizzare qualche sporadico incontro con la presenza sia dei figli che dei genitori, ad esempio in occasione della preparazione dei sacramenti. Un anno fa con un'iniziativa di unità pastorale si è tentato di organizzare incontri serali a Goito in cui i genitori facevano formazione e contemporaneamente i figli facevano catechismo. Per Solarolo la partecipazione è stata molto bassa, pari circa al 10%, anche per le difficoltà logistiche e culturali delle famiglie solarolesi a far riferimento a Goito.
Durante i periodi di limitazioni dovute alle zone rosse Covid, i gruppi solarolesi si sono comportati in modo diverso in base a opportunità, disponibilità delle famiglie, situazione dei contagi, ecc. In particolate un primo gruppo ha sospeso le attività. Un secondo gruppo ha continuato le attività modificando il luogo di ritrovo dall'oratorio alla chiesa in modo da non penalizzare la preparazione in vista della celebrazione dei sacramenti. Infine un terzo gruppo ha tentato di mantenere un minimo di collegamento inviando allee famiglie file e filmati da far vedere ai figli ma con scarsi risultati (solo il 30% circa dei ragazzi ha aderito a queste iniziative). In concomitanza con le zone arancioni i gruppi si sono in generale riuniti in presenza ma con maggiori accortezze come distanze, mascherine, igienizzazione, ecc. Tutte le educatrici hanno evidenziato il timore che i periodi di isolamento forzato abbiano rappresentato un peso significativo sul processo di maturazione dei ragazzi sia dal punto di vista religioso che dell'aggregazione.
In modi più o meno diversi ogni educatore ha segnalato come punti di forza delle attività svolte i buoni risultati ottenuti dal punto di vista del coinvolgimento, della partecipazione, dell'entusiasmo e della soddisfazione dei ragazzi. Le educatrici di un gruppo hanno in particolare segnalato lo sforzo e l'impegno profuso nel cercare di organizzare incontri "dinamici", il meno scolastici possibile, il più possibile incentrati su rapporti di amicizia nel rispetto dei rispettivi ruoli e con la presenza di attività coinvolgenti con un limitato spazio alle lezioni "dirette". E' importante anche la complicità tra gli educatori quando sono più di uno per classe. Anche un'altra educatrice ha evidenziato l'importanza di non considerare gli incontri di formazione cristiana alla stregua di lezioni di scuola e ha sottolineato che durante gli incontri cerca sempre di correggere i ragazzi quando tentano di chiamarla "maestra".
Tutte le educatrici hanno evidenziato che le principali problematiche riscontrate riguardano la generale assenza e latitanza delle famiglie e la mancanza di continuità catechismo/famiglia per la maggior parte dei ragazzi. Spesso con le famiglie si è riscontrata difficoltà di coinvolgimento e comunicazione a causa di un disinteresse generale e del concepire l'educazione cristiana solo come obbligo. Meno le famiglie vengono disturbate e meglio è. Nel caso del gruppo post cresima è segnalata anche la problematica della notevole differenza di età tra educatrici e ragazzi che può comportare difficoltà comunicative legate al bagaglio di esperienze e di interessi personali immancabilmente diverso.
I principali consigli raccolti per la buona riuscita delle attività riguardano tutti la necessità di coinvolgere maggiormente le famiglie nei percorsi di iniziazione cristiana. Per quanto riguarda il post cresima inoltre sarebbe auspicabile l'affiancamento delle attuali educatrici con altre figure più giovani e più vicine ai ragazzi che siano capaci di parlarne la stessa "lingua".
Le motivazioni che hanno portato gli attuali educatori di Solarolo a svolgere questo servizio sono diverse per ognuno e peculiari del personale percorso di maturazione cristiana. Qualcuno ha cominciato a svolgere il servizio come atto di ringraziamento al Signore per la ritrovata serenità dopo un periodo di crisi religiosa legata a lutti in famiglia. Qualcun altro spinta dallo spirito di servizio a sostegno della propria comunità in un periodo della propria vita in cui auspicava che i figli preadolescenti frequentassero la parrocchia. Infine altri ancora spinti da intenti altruistici di porre il proprio poco tempo libero al servizio della comunità venendo nel contempo arricchiti come conoscenza e esperienza di Gesù.
Nei ragazzi in generale si riscontra poca preparazione religiosa, variabile in funzione della spiritualità cristiana che i ragazzi vivono e respirano nelle famiglie. I pochi ragazzi che provengono da famiglie che frequentano la messa domenicale in genere risultano più preparati degli altri. Risulta comunque necessario che gli educatori si impegnino al massimo a fornire una preparazione cristiana ai ragazzi in quanto è sempre più difficile che essa provenga dalle famiglie.
L'interesse e la curiosità che i ragazzi esprimono verso le tematiche religiose è in generale scarso anche se in qualcuno è più presente che in altri. E' necessario provocare, trascinare, avvicinare con espedienti i ragazzi alle tematiche religiose.
Anche riguardo ai momenti ricreativi e di aggregazione sociale sembra che i ragazzi degli ultimi anni non mostrino un particolare interesse al contrario dei ragazzi degli anni precedenti che davano l'impressione di essere maggiormente coinvolti. Si segnala anche la difficoltà tipica del paese di Solarolo a creare socialità tra i propri ragazzi perché da svariati anni i ragazzi solarolesi delle stesse età frequentano le scuole in 2-3 paesi diversi (Goito, Ceresara e Rodigo) sviluppando le proprie amicizie maggiormente in questi paesi rispetto che tra i propri coetanei di Solarolo. Questo si rispecchia anche sulle rare occasioni di incontri comunitari di unità pastorale dove i ragazzi solarolesi che frequentano scuole diverse da Goito rimangono esclusi e non si amalgamano con i loro coetanei.
Infine viene segnalata la difficoltà di trovare nuovi educatori, in particolare di età inferiore ai 40 anni, per il necessario ricambio generazionale delle attuali educatrici che in alcuni casi svolgono il servizio da 25 anni.
Anche se vengono considerate importanti le iniziative di coinvolgimento dei genitori nelle prime classi di iniziazione cristiana, si ritiene comunque più importante che i ragazzi possano ritrovarsi in gruppo per favorire un confronto tra loro e per evitare differenze legate alla diversità di ogni famiglia.