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Riflessione di don Marco sulla Domenica della Divina Misericordia

DOMENICA 19 APRILE 2020 – Domenica in Albis e della Divina Misericordia

    Carissimi amiche ed amici delle parrocchie dell'Unità Pastorale Mincio (Goito, Cerlongo, Solarolo e Vasto) buon giorno e buona domenica.
    Per una settimana abbiamo vissuto la grande festa di Pasqua, anche se in modalità e situazioni completamente diverse da come l'avremmo immaginata. Però Gesù Cristo è con noi e non ci abbandona mai anche in questa situazione di pandemia.
    Le letture di questa domenica mi hanno suggerito di condividere con voi alcune mie riflessioni. Il vangelo dice che i discepoli erano richiusi in casa per paura dei giudei. Temevano di subire anch'essi la stessa sorte del loro maestro. Anche noi in questi giorni siamo pieni di paure. Paura del virus e del contagio in cui si può incappare. Paura della gente perché non si sa cosa portino in giro. Paura di essere abbandonati e di non uscire più da questa situazione. Anche il papa spesso prega per tutti quelli che in questo tempo hanno tanta paura in particolare per gli anziani. Anche a noi, come ai sui discepoli, Gesù dice state in pace, non abbiate paura perché io sono sempre con voi non vi abbandono.
    Però noi oggi ci sentiamo molto Tommaso: vogliamo vedere, vogliamo toccare, vogliamo delle certezze, vogliamo le prove della sua presenza. Il non trovarci insieme, a celebrare nel Giorno del Signore, acutizza di più la distanza, il dubbio, la paura. Il trovarci insieme sostiene, da speranza, ci aiuta a compiere insieme il nostro atto di fede nel Signore risorto. Però ringraziamo la Provvidenza che alla domenica abbiamo la grande opportunità di trovarci uniti nella celebrazione Eucaristica, trasmessa dalla nostra basilica. In questo momento è un grande aiuto e ringraziamo il Signore e chi ci permette di realizzarla.
    Gesù oggi ci ricorda alcune realtà fondamentali della nostra vita cristiana.
1. Anche noi come i discepoli rinchiusi nel cenacolo abbiamo ricevuto lo Spirito Santo. Ci è stato donato col sacramento del Battesimo e viene continuamente rinnovato con la preghiera, con la  lettura e la meditazione della Scrittura e con l'Eucaristia. Dobbiamo esserne consapevoli sempre più: Lo spirito Santo è con noi e noi siamo il suo tempio.
2. Il Signore risorto attraverso il sacramento della Riconciliazione, affidato alla chiesa, perdona i nostri peccati, ci dona la sua misericordia e ci rende creature nuove. Questo sacramento oggi non possiamo celebrarlo, ma se chiediamo scusa e perdono al Signore la sua misericordia ci copre completamente, in attesa di vivere il sacramento.
3. Anche noi come i discepoli possiamo toccare le piaghe del Risorto. In che modo? Le sue piaghe che sono presenti nelle nostre sorelle e nei nostri fratelli ammalati e sofferenti. Non possiamo muoverci è vero, ma abbiamo il dono meraviglioso degli strumenti tecnologici, che permettono di annullare le distanze. Allora telefoniamo a qualcuno che sappiamo in difficoltà. Infondiamo in lui speranza condividendo la sua prova. Facciamo in modo che non si senta solo. Realizziamo qualche video chiamata con qualcuno che da tanto non vediamo o non sentiamo. Sentirci in cammino insieme aiuta molto a proseguire con speranza. Diamo aiuto, anche economico, a chi a causa del virus non ha più risorse materiali per vivere. Sono alcuni esempi ma la vostra fantasia sicuramente trova tante strade per toccare le piaghe del Risorto e per essere non increduli ma credenti.

Auguri di buna domenica della misericordia del Signore anche a nome di don Alessandro, don Jonathan, don Fausto, il diacono Claudio e le nostre care suore che stanno felicemente riprendendosi.

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