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Riflessione di don Marco sulla III domenica di Pasqua

DOMENICA 26 APRILE 2020 – Domenica III di Pasqua

   Carissimi amiche ed amici delle parrocchie dell'Unità Pastorale Mincio (Goito, Cerlongo, Solarolo e Vasto) buon giorno e buona domenica.
   Un'altra settimana ci ha isolati e tenuti lontani gli uni dagli altri, ci ha separati anche dalle celebrazioni liturgiche. Ci siamo però incontrati nelle celebrazioni eucaristiche che alla domenica abbiamo vissuto insieme attraverso la diffusione sul canale youtube. Anche ogni giorno quando noi sacerdoti celebriamo alle ore 8,30 tutti voi siete con noi nella comunione ecclesiale e nell'affetto che portiamo per tutti.
   Le letture di questa domenica ed in particolare il racconto di s. Luca che narra la vicenda dei discepoli di Emmaus, mi hanno suggerito di condividere con voi alcune riflessioni.
   L'esperienza dei discepoli di Emmaus fotografa molto bene la nostra vita di questo tempo.
   Anche le nostre discussioni che viviamo in casa o sui social sono centrate penso tutte su questioni importantissime, ma che hanno un sottofondo di delusione. La pandemia che sembra qui in Lombardia non retrocedere. La crisi economica che sempre più si affaccia importante all'orizzonte a causa del lavoro fermo. False notizie che vengono diffuse e creano panico e sfiducia verso tutto e tutti.
   E ci ritroviamo a non parlare mai della nostra fede, anche delle nostre difficoltà a credere in questo tempo; ad aiutarci nel momento di buio e di difficoltà, sostenendoci e camminando insieme. È un po' come se la nostra vita cristiana fosse tra parentesi e non avesse a che fare con la vita concreta di ogni giorno.
   Anche con noi oggi cammina Gesù risorto, ma i nostri occhi non riescono a vederlo. In che modo Gesù è con noi?
   Nelle Scritture Sante che leggiamo personalmente, in famiglia e ascoltiamo nelle celebrazioni. Con le Scritture Gesù ci è accanto e col suo Spirito ci illumina, ci consola, ci da speranza, ci aiuta a camminare nella fede.
   È con noi quando ci fermiamo a pregare.
   È con noi quando amiamo e serviamo i nostri fratelli. Essi oggi più che mai sono sacramento del Signore, cioè segno concreto della sua presenza. Egli disse: "ogni volta che fate qualche cosa a un mio fratello più piccolo avrete fatto a me".
   Due segni, come nel vangelo, indicano la presenza del Risorto accanto a noi:
     - la gioia: il cristiano gioioso testimonia che anche nelle difficoltà il Signore è con lui, non è triste perché nel Signore intravede vie di uscita e di rinnovamento;
     - la necessità di raccontare agli altri la nostra vita cristiana e di testimoniare che è bello seguire Gesù.
   Chiediamo al Signore che è sempre con noi, di sperimentare la sua presenza e di essere capaci di vedere la luce nel buio, di andare avanti anche nelle difficoltà, di comunicare speranza perché lo abbiamo incontrato nella Scrittura e nei fratelli che ci stanno accanto.

   Buona domenica a tutti anche a nome di don Alessandro, don Jonathan, don Fausto, il diacono Claudio e le nostre care suore.
   Don Marco

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