Verbali incontri di U.P.

Verbale incontro del 24 novembre 2021

Consiglio Pastorale Parrocchiale Unitario "Madonna della Salute"

Mercoledì 24 novembre 2021

Presenti: DON JONATHAN GUICCIARDI, DON ENRICO CASTIGLIONI, CLAUDIO BALASINA, SUOR ATANASIA, SUOR ANNAMARIA, SUOR CÈCILE, SUOR IRENE, STEFANO GREGGIO, DANIELA MALGARINI, ELENA SAI, SIMONE TOSI, ROBERTA VIESI, EMANUELA BERTA, ARIANNA GEMINIANI, GIUSEPPE CONSADORI, MATTEO MILANI, ALBERTO VARINI, SILVANA DALLA BA.
Presiede il Parroco DON MARCO MANI.

Nella serata di mercoledì 24 novembre nel teatro dell'oratorio di Goito, si riunisce il Consiglio Pastorale Parrocchiale. La seduta è aperta alle ore 20:30 con il seguente O.d.G.:
1. preghiera iniziale;
2. approvazione verbale del Consiglio precedente;
3. presentazione da parte delle catechiste dell'itinerario catechistico;
4. aggiornamento sulla giornata del 4 settembre;
5. varie ed eventuali.

Prende la parola don Jonathan, che introduce il canto "Riuniti nel tuo nome". Dopo la lettura del brano "Alzati gli occhi, vide" tratto dal Vangelo di Luca, don Jonathan commenta come i membri del CPPU debbano affinare i propri occhi per comprendere il regno che avanza e cogliere l'umanità più bella e più vera, riscoprendo la bellezza della relazione umana.
Si approva il verbale precedente.
Successivamente Manuela si fa portavoce di Annamaria, assente giustificata, e riporta che a Cerlongo l'itinerario catechistico è stato accolto in maniera positiva per quanto riguarda la nuova modalità di programmazione del lavoro. Le catechiste dell'iniziazione cristiana si sentono tranquille partendo dal Vangelo e allo stesso tempo libere di impostare il proprio lavoro. Per gli adolescenti, invece, la catechesi si rivela più efficace quando all'interno del gruppo interviene un giovane che appoggi le catechiste. Per questo motivo si stanno reclutando giovani anche per gli altri gruppi oltre alla Quinta, alla Prima e Seconda media.
Per quanto riguarda Goito, Suor Annamaria comunica che animatori e i catechisti sono entusiasti e che i ragazzi delle medie stanno partecipando attivamente, nonostante gli impegni scolastici. Contribuiscono a creare un buon clima di unione anche le attività del sabato sera, che prevedono la S. Messa alle ore 18, una cena insieme e la conclusione con discussione e giochi di una tappa intrapresa. Nonostante ciò, don Jonathan sottolinea che a volte è difficile trovare armonia tra ragazzi e catechisti a causa della distanza generazionale.
Per Solarolo, Arianna comunica che il catechismo per gli adolescenti è iniziato da poco, mentre l'iniziazione cristiana prosegue con successo. Alberto a questo proposito avanza la richiesta di un catechismo che si svincoli dal Vangelo della domenica e si basi sulla presentazione di contenuti di fede di base. Propone inoltre un sussidio per evitare che i catechisti improvvisino e sottolinea la necessità di una base etica e culturale comune. Don Marco ribatte che dal punto di vista pedagogico e biblico verrebbe a mancare omogeneità tra la celebrazione e il percorso formativo che i bambini stanno vivendo. Il metodo induttivo appartiene al passato.
Don Jonathan, sostenuto da Manuela, aggiunge che il catechismo non è un impianto moralistico da imparare e che bisogna allenare i bambini all'incontro e a fare esperienza. Dal Vangelo si ricavano gli atteggiamenti da assumere.
In merito all'incontro del 4 settembre con Mons. Busca, Giuseppe riporta che il Vescovo ha affrontato il tema della Chiesa che sogniamo e che sarà possibile edificare attraverso il percorso sinodale. L'obiettivo principale è quello di realizzare il sogno missionario arrivando a tutti senza limiti di appartenenza. La Chiesa perciò ha a cuore l'educazione a essere prossimi a chi è fragile, a vivere l'impegno per il bene comune, per la giustizia e la cura del Creato. La sinodalità si realizza metabolizzando i sogni e con l'esercizio di buone pratiche di preparazione, di impegno e personale e comunitario. Anche piccoli gesti di vita quotidiana possono contribuire a realizzare la nostra missione per costruire il bene comune. Il percorso sinodale diocesano non prevede che si debbano necessariamente implementare nuovi progetti a livello parrocchiale e/o di Unità Pastorale né progetti calati dall'alto da realizzare a livello diocesano, se non quello di realizzare il sogno missionario, concretamente richiamato da Papa Francesco attraverso le omelie e i documenti di indirizzo programmatico. Alla fine sono state presentate le tappe del percorso sinodale che si concluderà con la visita dell'Unità Pastorale prevista nel biennio 2022 – 2023.
Suor Annamaria sottolinea l'importanza di una fase di avvio che prevede la fase di ascolto della Parola, delle persone e del territorio, la scelta della sperimentazione e la fase della proposta per mettere in atto la sperimentazione e capire quale strada intraprendere. Il nucleo fondante è la ritessitura delle relazioni e intanto restiamo in attesa delle indicazioni da parte della Diocesi.
Circa la formazione degli adulti, don Marco sostituisce i due coniugi Nicolini che avrebbero dovuto partecipare al Consiglio, ma impediti da un impegno improvviso. Introduce un lavoro sui discepoli di Emmaus (Lc 24:13 – 35) che, dopo la lettura, prevede di sintetizzare in una parola gli atteggiamenti degli uomini e gli atteggiamenti di Gesù e rispondere ad alcune domande.
Ci si divide in due gruppi per rispondere alle domande e si condividono poi le risposte nel gruppo riunito.
Primo gruppo: gli atteggiamenti umani sono sintetizzati con la parola CONFUSIONE, quelli di Gesù con l'espressione ACCOMPAGNAMENTO, che ascolta e condivide.
Secondo gruppo: gli atteggiamenti umani sono sintetizzati con le parole SFIDUCIA e ALLONTAMENTO, quelli di Gesù con le parole PRESENZA e CONDIVISIONE.
1- Chi potrebbero essere oggi i "due di loro"?
Primo gruppo: Potremmo essere noi Cristiani, sempre accompagnati da Lui.
Secondo gruppo: Potrebbero essere i Cristiani che rifiutano il cambiamento oppure chi è stato provato dalla vita.
2- Quali atteggiamenti e quali emozioni /sentimenti riesci a leggere?
Primo gruppo: Riusciamo a leggere l'emozione di sentirsi toccati da una presenza che subito non viene percepita, ma che si evolve nel corso della narrazione, l'ascolto libero senza preconcetti.
Secondo gruppo: Leggiamo sfiducia, scoraggiamento, demotivazione, scarsa creatività.
3- Cosa farebbe Gesù oggi qui?
Primo gruppo: Oggi Gesù si metterebbe al nostro fianco e con pazienza ci rimprovererebbe, ma ci accompagnerebbe nell'ascolto libero e umile delle persone.
Secondo gruppo: Gesù susciterebbe delle domande per indurci ad ascoltare e creare relazione con le persone lontane da noi.
4- Cosa può fare la comunità imparando da questa narrazione per uscire da una situazione di chiusura?
Primo gruppo: La comunità potrebbe osare e lasciarsi provocare in relazioni anche scomode.
Secondo gruppo: La comunità potrebbe mettersi in relazione e in ascolto, partendo dai colleghi di lavoro o dai vicini di casa.
5- Chi può dare una mano e con quali esperienze?
Primo gruppo: Ognuno di noi potrebbe dare una mano in base ai propri talenti. Tutti possono dare testimonianza della vita vissuta all'insegna del Vangelo con le proprie opere. La testimonianza potrebbe avvenire attraverso la fede e l'amore per il Signore e per gli altri.
Secondo gruppo: Tutti possono dare una mano, i religiosi e le persone che si preparano a un ascolto con gli adulti. I centri di ascolto sono necessari per mettersi in relazione e rendersi disponibili per tutti al di là dell'evangelizzazione.
Al termine della condivisione, don Marco propone corsi di formazione e invita a dare testimonianza dell'essere Cristiani.
Manuela condivide con il gruppo la propria esperienza a Cerlongo, dove lei funge da punto di riferimento per Musulmani e Indiani. Grazie a questo, i loro figli minori frequentano le ore di Religione a scuola, a differenza dei fratelli maggiori.
Don Marco, appoggiato da don Enrico, aggiunge che attraverso testimonianze solidali al di là del della Caritas possiamo suscitare delle domande. L'individualismo invece rimane nell'anonimato.
Comunica infine che la visita pastorale del Vescovo avrà luogo per sette giorni nel periodo compreso dal 19 settembre al 18 dicembre e propone a partire dal 14 novembre.
Il prossimo CPPU si terrà in data 7 febbraio 2022.

La seduta è tolta alle ore 22:30.

Verbale incontro del 4 ottobre 2021

Consiglio Pastorale Parrocchiale Unitario "Madonna della Salute"

Lunedì 4 ottobre 2021


Presenti: DON JONATHAN GUICCIARDI, DON ENRICO CASTIGLIONI, CLAUDIO BALASINA, SUOR ATANASIA, SUOR ANNAMARIA, SUOR CÈCILE, SUOR IRENE, STEFANO GREGGIO, DANIELA MALGARINI, ELENA SAI, SIMONE TOSI, ROBERTA VIESI, EMANUELA BERTA, ANNA MARIA MADDALENA, ARIANNA GEMINIANI, GIUSEPPE CONSADORI, MARTINA VILLAGROSSI, MATTEO MILANI, ROSARIO CASTROVILLARI, LUCIANO CERINI, ALBERTO VARINI, GIUSEPPE CONSADORI, SILVANA DALLA BA.  

Presiede il Parroco DON MARCO MANI.


Nella serata di lunedì 4 ottobre nel salone dell'oratorio di Goito, si riunisce il Consiglio Pastorale Parrocchiale. La seduta è aperta alle ore 20:45 con il seguente O.d.G.:

  1. preghiera;
  2. presentazione del progetto catechistico a partire dalla scrittura;
  3. la catechesi degli adulti; rilievo di situazione, obiettivi e catechisti degli adulti;
  4. incontro del 4 settembre in Seminario: relazione dei partecipanti.
Prende la parola don Enrico Castiglioni, che dopo 21 anni ha terminato il proprio mandato presso la comunità di Campitello e che sarà collaboratore dell'Unità Pastorale di Goito.

Dopo il canto iniziale e la preghiera presieduta da don Marco, il Parroco presenta il percorso catechistico che da settembre a novembre e durante l'Avvento metterà al centro la Parola.

Nei primi mesi dell'anno catechistico il progetto Sotto l'Albero sarà il sussidio dedicato all’Educazione alla fede dei fanciulli e dei preadolescenti. Poi si passerà al progetto che prevede di partire dal brano del Vangelo della domenica che ogni gruppo sceglierà come il più opportuno e dal quale i catechisti individueranno una parola o una frase che accompagnerà il gruppo per tutto il periodo e susciterà interrogativi nei partecipanti.

Don Marco sottolinea che l'obiettivo da realizzare sarà l'attenzione alla Parola attraverso la lettura e rilettura del brano scelto e modalità creative per riesprimere il racconto biblico che siano ispirate dalla fantasia dei bambini e dei catechisti. Durante la liturgia i bambini presenteranno il proprio lavoro e le catechiste proporranno un'attività caritativa che permetta di realizzare concretamente la proposta. Il progetto è stato accolto con entusiasmo dalle catechiste perché offre diversi spunti di riflessione e di animazione.

Don Marco invita i rappresentanti delle singole parrocchie a fare un rilievo di situazione circa la catechesi per adulti a livello locale.

Prende la parola Emanuela che riferisce che dal 2017 a Cerlongo una decina di famiglie partecipa alla catechesi con frequenza mensile. Mentre Emanuela si è sempre occupata dell'aspetto relazionale ed educativo, il ruolo di referente spirituale, sino a settembre ricoperto da don Alessandro, sarà di competenza di don Marco. Questo esperimento è nato dall'esigenza di alcune famiglie di confrontarsi sulle problematiche comuni circa l'educazione dei bambini e i rapporti di coppia. Esistono anche famiglie giovani o non italofone da seguire e sarebbero necessari altri educatori che permettano di aprirsi a questa nuova realtà.

Prosegue Giuseppe quale rappresentante di Vasto, dove la catechesi per adulti tenuta da don Jonathan coinvolge ormai da anni 6 -7 coppie con frequenza mensile. Ogni incontro termina con un momento di convivialità che aiuta a creare affiatamento e coesione, nonostante ci siano gruppi familiari che per motivi anagrafici si fatica a coinvolgere.

Don Marco condivide l'esperienza di catechesi a Goito che, prima della pandemia, coinvolgeva i genitori della scuola materna “Angeli Custodi” e degli altri gruppi di catechesi. Tutte le settimane si tiene la lectio divina, che purtroppo non è molto partecipata.

Arianna per Solarolo conferma che i genitori della parrocchia sono invitati a partecipare alla catechesi che si tiene a Goito.

Dopo che alcuni membri del Consiglio hanno proposto un maggiore coinvolgimento delle persone sole dell'Unità Pastorale, si sottolinea come non esistano proposte adeguate per anziani e sposi.

Suor Annamaria auspica che si attivino iniziative per le famiglie che non frequentano la parrocchia.

Simone, che insieme alla moglie accompagna i neo-genitori al sacramento del Battesimo, lamenta come alla fine del percorso di formazione i genitori con cui si sono condivise le scelte educative a stento salutino e auspica che si pensi alle famiglie di figli dagli 0 ai 6 anni.

Emanuela invita a creare una relazione con le famiglie magari con iniziative che non siano prettamente spirituali e Daniela propone anche incontri online sulle problematiche educative dei bambini più piccoli.

Don Marco pone il problema di trovare educatori e facilitatori che siano formati e portino avanti il progetto, ma ritiene necessario coinvolgere le catechiste alla lectio come formazione.

Martina interviene e sostiene don Marco nel sottolineare la necessità di fare proposte concrete a breve termine, uscendo dalla logica del “parlare e insegnare” per entrare in quella del “camminare insieme”.

Don Marco propone di riunirsi presto in piccoli gruppi per rendere più fattivo ed efficace il contributo di tutti i membri del Consiglio.

Il Parroco rimanda il punto 4 all'incontro successivo fissato per mercoledì 24 novembre alle ore 20:30 e comunica che il ristoratore del vecchio mulino di Massimbona ha richiesto che la chiesa locale possa essere sede di matrimoni. Sottolineando la visione commercialistica della proposta, il Consiglio approva che nella chiesa celebrino i sacramenti solo i residenti per esprimere la comunione con la comunità cristiana. Aggiunge che, in accordo col Comune e con i proprietari, i giardini intorno alla chiesa di Massimbona saranno dedicati a don Alberto Bonizzi, Priore a Goito dal 1993 al 2005, quale segno di riconoscenza per il suo mandato. La chiesa, dedicata a San Pietro in Vincoli, sarà sede di eventi spirituali e culturali, il primo dei quali si terrà il 16 ottobre con la presentazione del libro di don Marco “Nella vecchiaia daranno ancora frutti” e gli interventi della ministra Bonetti e del biblista Vignolo.


La seduta è tolta alle ore 22:15.

Verbale incontro del 14 giugno2021

Consiglio Pastorale Parrocchiale Unitario "Madonna della Salute"
lunedì 14 giugno 2021

Presenti: DON ALESSANDRO FRANZONI, DON JONATHAN GUICCIARDI, CLAUDIO BALASINA, SUOR ATANASIA, SUOR ANNAMARIA, STEFANO GREGGIO, DANIELA MALGARINI, ELENA SAI, SIMONE TOSI, ROBERTA VIESI, EMANUELA BERTA, ANNA MARIA MADDALENA, ARIANNA GEMINIANI, VITTORIO SARTORI, GIUSEPPE CONSADORI, MARTINA VILLAGROSSI, MATTEO MILANI
Presiede il Parroco DON MARCO MANI.

Nella serata di lunedì 14 giugno alle ore 20.30 nel cortile interno della canonica si è riunito il Consiglio Pastorale Parrocchiale Unitario "Madonna della Salute" per trattare il seguente ordine del giorno:
1. preghiera iniziale;
2. ripresa delle tre sintesi elaborate dai gruppi per arrivare a indicare qualche linea di fondo per la nostra attività catechistica nelle diverse parrocchie;
3. individuazione del gruppetto che con don Marco incontrerà l'Ordinario diocesano come restituzione della prevista e in vista della visita pastorale futura;
4. varie ed eventuali.

1. Preghiera iniziale
Dopo il canto corale "Vieni, Santo Spirito di Dio" e la lettura del Vangelo di Marco, vv 26-34, prende la parola Don Jonathan, felice di aver rivisto tra gli animatori del Grest parrocchiale ragazzi che si erano allontanati dalla vita cristiana. Sottolinea che il Signore trova sempre le strade per portare a termine la Sua opera e che noi dobbiamo assecondarla, senza avere paura di fidarci. Recitiamo insieme la preghiera del Padre Nostro per continuare a vedere Dio nell'opera.

2. Ripresa delle tre sintesi elaborate dai gruppi per arrivare a indicare qualche linea di fondo per la nostra attività catechistica nelle diverse parrocchie
Ritenuto letto e approvato il verbale del Consiglio precedente, Matteo introduce le sintesi elaborate dai gruppi e disponibili sul sito (Daniela portavoce del Gruppo Verde, Emanuela per il Gruppo Rosso, Roberta per il Gruppo Giallo).
Al termine delle sintesi, Daniela propone quale esempio di attività caritativa quella di accompagnare i bambini che frequentano il catechismo a visitare gli anziani impossibilitati a uscire di casa e di cui si ha notizia. Ciò aiuterebbe i bambini a riflettere sull'esperienza vissuta e a rinsaldare i rapporti tra generazioni. Sottolinea inoltre la necessità di trovare modalità per spiegare il Vangelo in maniera più approfondita.
Claudio fa notare come le tre relazioni esposte siano accomunate dal servizio, che egli ritiene un punto su cui soffermarsi e lavorare.
Emanuela sollecita indicazioni pratiche su cosa si intenda per "servizio".
Suor Annamaria sostiene che al centro della nostra attenzione non ci siano solo i bambini che ci vengono affidati per il catechismo, ma anche e soprattutto ragazzi, giovani e adulti, con i quali recuperare la relazione.
Annamaria, certa che coltivare le relazioni con i genitori sia fondamentale affinché non si esaurisca tutto all'interno del gruppo catechistico, vorrebbe proporre agli adolescenti di affiancare almeno una volta al mese chi anima la S. Messa anche attraverso il canto perché si sentano coinvolti e protagonisti dell'essere cristiani e appartenenti alla Chiesa.
Don Alessandro, dopo aver sottolineato due probabili rischi, avere una programmazione catechistica troppo dettagliata che non lascia libertà di progettazione oppure l'anarchia, invita a scegliere 7 – 8 passi del Vangelo e a seguire una programmazione che preveda quattro fasi:
- lettura
- interpretazione del messaggio del Vangelo
- proposta di servizio
- rilettura del servizio alla luce della parola di Dio letta durante il primo incontro.
Per questo rileva la necessità di individuare un ristretto gruppo di sette membri, responsabile del progetto per tutta l'UP, che tuttavia conceda ai catechisti libertà creativa. A ciò don Marco aggiunge che è importante anche la celebrazione e quella domenicale rappresenta un'occasione per presentare attraverso segni e canti ciò che si è vissuto. La liturgia non la si spiega, la si impara vivendola in maniera creativa affinché non rimanga a livello puramente teorico. La Parola di Dio rappresenta il punto di partenza che incrocia la vita della gente e conduce a servizi liturgici e caritativi.
Nonostante lo scollamento che suor Annamaria evidenzia tra il prima e dopo Cresima, don Marco sottolinea la necessità di concentrarsi dapprima sui bambini, con la prospettiva di ampliare il progetto anche a giovani e adulti, come auspicano suor Annamaria e Matteo, che cita le parole del Vescovo "I ragazzi non sono bottiglie da riempire, ma da stappare".
Emanuela propone che sarebbe opportuno incontrare i genitori una volta al mese per spiegare il brano del Vangelo che si intende affrontare con i bambini.

3- Individuazione del gruppetto che con don Marco incontrerà l'Ordinario diocesano come restituzione della prevista e in vista della visita pastorale futura
Don Marco comunica che il Vescovo ha intenzione di incontrare una rappresentanza del CPPU per la costituzione e formazione dei gruppi ministeriali e, dopo aver condiviso le date disponibili, si decide per venerdì 25 giugno alle ore 21:00. Il gruppo sarà formato da Giuseppe, Emanuela, Vittorio, Matteo e una suora.

4. Varie ed eventuali
Emanuela ritiene necessario trovare i sette membri del gruppo di catechisti entro la settimana perché durante l'estate si incontrino e riescano a proporre il lavoro entro l'inaugurazione del nuovo anno catechistico.
Chiede inoltre come sarà gestita la Parrocchia di Cerlongo dopo che don Alessandro ha reso ufficiale l'intenzione di dedicarsi per un anno ai senzatetto di Milano e auspica che ci sia modo di sentire e soddisfare le esigenze di Cerlongo. Don Marco conferma che saranno mantenuti gli stessi servizi sinora garantiti e anticipa che il prossimo CPPU si terrà lunedì 27 settembre.
Si conclude l'incontro con una preghiera.

La seduta è tolta alle ore 22:00.

Verbale incontro del 9 maggio 2021

Consiglio Pastorale Parrocchiale Unitario "Madonna della Salute"
domenica 9 maggio 2021

Presenti: DON ALESSANDRO FRANZONI, DON JONATHAN GUICCIARDI (fino alle 16:00), CLAUDIO BALASINA, SUOR IRIDE, SUOR ATANASIA, SUOR ANNAMARIA, SUOR CECILE, STEFANO GREGGIO, DANIELA MALGARINI, ROSARIO CASTROVILLARI (dalle 16:00), ELENA SAI, SIMONE TOSI, ROBERTA VIESI, EMANUELA BERTA, LUCIANO CERINI, ARIANNA GEMINIANI, VITTORIO SAROTI, ALBERTO VARINI, GIUSEPPE CONSADORI, SILVANA DALLA BA, MARTINA VILLAGROSSI, MATTEO MILANI (dalle 16:30).
Presiede il Parroco DON MARCO MANI.

Domenica 9 maggio presso il teatro dell'oratorio di Goito, si riunisce il Consiglio Pastorale Parrocchiale.
La seduta è aperta alle ore 15:00 e ha come oggetto il seguente O.d.G.:
1- preghiera iniziale;
2- presentazione da parte di un rappresentante per parrocchia dei rilievi di situazione circa la catechesi di Goito, Cerlongo con Vasto e Solarolo;
3- intervento di don Marco riguardante la riflessione sulla catechesi proposta da Papa Francesco;
4- dibattito su quanto esposto (con fine di analizzare i rilievi di situazione e iniziare fase propositiva sul tema della catechesi);
5- dibattito sull'incontro col Vescovo Marco e individuazione di temi per la visita pastorale.

Dopo la preghiera iniziale, un rappresentante scelto per ogni parrocchia espone il rilievo di situazione circa la catechesi, da cui emergono elementi di criticità e punti forza di Goito, Solarolo e Cerlongo con Vasto. Il testo degli interventi si trova sul sito della Unità Pastorale.
Suor Annamaria sottolinea la fatica delle catechiste a immergersi nel nucleo familiare dei bambini, nonostante l'incontro coi genitori sia una delle tappe affrontate da anni. Ritiene che la catechesi possa rivelarsi grazia di Dio e diventare trampolino di lancio per i ministranti, che desiderano essere coinvolti e partecipare alla S. Messa. È altresì importante che i bambini capiscano il valore del servizio con i poveri, i malati, gli anziani e che la catechesi è anche in funzione di altri aspetti.
Siccome è importante entrare in relazione con le famiglie e creare con esse un rapporto individuale, Luciano informa che il gruppo famiglie di Cerlongo ha introdotto le video-chiamate con visione di cartoni animati per coinvolgere i più piccoli.
Don Marco osserva quanto sia necessario iniziare un percorso con i genitori affinché diventino protagonisti e che, come gli Scout, dovremmo adottare riti di passaggio, ossia differenti fasi della vita che definiscono il percorso di una persona a seconda degli insegnamenti e dei valori interiorizzati. Invita inoltre a renderci responsabili e condividere le nostre risorse con chi ne ha meno all'interno dell'Unità Pastorale e ci esorta a riflettere sulla possibilità di coinvolgere i più piccoli con una S. Messa a misura di bambino per avvicinare anche le famiglie.
Poiché la catechesi ha come compito primario quello di incontrare la Parola di Dio, questa non può essere solo qualcosa di preconfezionato che giustapponiamo, ma essere al centro della catechesi per favorire l'incontro con Gesù e la scelta di essere Suoi amici.
Don Marco propone la provocazione del Papa, secondo il quale dovremmo rivedere la nostra catechesi e ripensare le nostre comunità. La Chiesa ci propone una vita cristiana comunitaria e il compito di genitore, prete, catechista deve favorire l'incontro con Gesù Cristo per il bene di tutta la comunità. Per uscire dalla crisi che stiamo attraversando, siamo invitati a metterci al servizio, vivere il Vangelo in modo semplice gli uni con gli altri e privilegiare poveri, sofferenti, abbandonati, al fine di creare dinamiche che rafforzino le comunità. È necessario perciò individuare i bisogni e le necessità della comunità e riscoprire la "compassione" intesa non come commiserazione, ma come il sentimento di vicinanza a chi è in difficoltà.
Nella Diocesi si sta pensando alla proposta di una catechesi familiare poiché la catechesi dura una vita, non solo l'anno del Sacramento. Nel lavoro di catechesi dovremmo pensare soprattutto alle famiglie più lontane.
Don Marco suggerisce di dividerci in tre gruppi laboratoriali per arrivare al prossimo incontro con proposte concrete al fine di realizzare un piccolo vademecum per i catechisti dell'intera UP. In ciascun gruppo, che riceverà indicazioni di lavoro, ci saranno catechisti e religiosi.
Dopo il nostro ultimo incontro col Vescovo e in vista della prossima Visita Pastorale, vogliamo proporre come tema di approfondimento quello suggerito da Emanuela: la creazione di gruppi ministeriali affinché in ogni parrocchia ci sia una equipe di laici (gruppo ministeriale) che siano di riferimento per tutti gli aspetti della vita parrocchiale, per la comunità e i presbiteri. I gruppi verranno comunicati in settimana.
Don Marco informa che domenica 30 maggio il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato di Sua Santità, concelebrerà la S. Messa delle ore 10:00 a conclusione del mese mariano e in occasione del 75° anniversario dell'elevazione della nostra chiesa a Basilica.
Un rappresentante del CPPU si impegnerà a leggere un messaggio di saluto al Cardinale.

Il prossimo incontro è previsto per il 14 giugno alle ore 20:30 in oratorio.
La seduta è tolta alle ore 17:00.

Verbale incontro del 7 febbraio 2021

Consiglio Pastorale Parrocchiale Unitario "Madonna della Salute"
domenica 7 febbraio 2021

Presenti: DON ALESSANDRO FRANZONI, DON JONATHAN GUICCIARDI, CLAUDIO BALASINA, SUOR IRIDE, SUOR ATANASIA, SUOR ANNAMARIA, SUOR CECILE, STEFANO GREGGIO, DANIELA MALGARINI, MATTEO MILANI, ELENA SAI, SIMONE TOSI, ROBERTA VIESI, EMANUELA BERTA, LUCIANO CERINI, ANNA MARIA MADDALENA, ARIANNA GEMINIANI, VITTORIO SAROTI, ALBERTO VARINI, GIUSEPPE CONSADORI, SILVANA DALLA BA.
Presiede il Parroco DON MARCO MANI.

La seduta è aperta alle ore 15:30 e ha come oggetto il seguente O.d.G.:
1- preghiera iniziale
2- significato del Consiglio e sue finalità
3- condivisione delle riflessioni svolte nei vari gruppi delle parrocchie, compresi preti e suore
4- individuazione del lavoro successivo del Consiglio e date appuntamenti futuri
5- scelta tra i componenti di un segretario-verbalista e di un moderatore

Dopo la preghiera, la lettura del vangelo di Marco 2, 1-12 e la riflessione proposta da don Jonathan che identifica i componenti del Consiglio Pastorale come facilitatori di relazioni, creativi e ponte di miracoli, ogni membro del CPPU si presenta brevemente e don Marco designa Elena come verbalista.
Don Alessandro illustra la definizione di Consiglio Pastorale, che ha carattere consultivo ed è rappresentativo di tutta l'UP nei diversi carismi e ministeri. Il CPPU, al quale possono partecipare persone esterne che possono intervenire solo se autorizzate, ha durata di cinque anni e intende aiutare il parroco a individuarne le linee fondamentali dell'azione pastorale.
Si consiglia che l'OdG venga affisso in chiesa e che la sintesi del verbale sia comunicata alla comunità.
Un rappresentante scelto di ogni comunità e delle religiose presenta la sintesi dell'incontro sui temi proposti per un inizio di riflessione durante le feste natalizie e la cui copia è stata consegnata a don Marco. Per Goito, Matteo sottolinea la duplice indispensabile presenza dei sacerdoti sul territorio e la necessità di formare i laici che possano sostituirli nei compiti che non competono esclusivamente al loro ruolo.
Per Cerlongo, Anna Maria sottolinea le criticità del passaggio all'UP, che non sempre si concilia con le esigenze reali della parrocchia. La comunità è parsa inizialmente disorientata, ma la presenza di un sacerdote li ha aiutati a riflettere sulle proprie peculiarità e sui propri limiti. Emerge anche l'esigenza di istituire la figura di un "garante" per la comunità.
Per Solarolo, Alberto evidenzia le stesse considerazioni di Cerlongo, anche se con sfaccettature diverse, e la necessità di far ripartire i gruppi di catechesi, coro e formazione giovani. Chiede inoltre un maggiore coinvolgimento della comunità nelle scelte liturgiche parrocchiali e una cura del rapporto tra sacerdote e famiglie locali, nonostante le difficoltà logistiche e psicologiche a rapportarsi con Goito.
Per Vasto, Giuseppe afferma che da ormai trent'anni hanno superato le criticità evidenziate da Solarolo e Cerlongo e che hanno saputo valorizzare le proprie peculiarità. Sottolinea inoltre l'importanza della celebrazione eucaristica domenicale.
Per le religiose, suor Annamaria propone di promuovere il percorso biblico-spirituale in tutte le comunità dell'UP una volta al mese per la cura pastorale delle famiglie e delle periferie. Enfatizza l'importanza di valorizzare la vita spirituale, le relazioni, l'ascolto, la riconciliazione e il discernimento. In merito alla terza domanda, riservata alle suore, suor Annamaria precisa l'attenzione prioritaria a famiglie, poveri e bisognosi e l'importanza di rafforzare condivisione e responsabilità.
Per i sacerdoti e il diacono, don Marco sostiene che il CPPU debba preparare un progetto pastorale a lunga scadenza non imposto dall'alto, ma proposto dall'UP, evidenzia la necessità in ogni comunità di referenti stabili, della formazione del CPPU e dei laici che ruotano intorno alla comunità. Sottolinea inoltre la dimensione liturgica, catechistica e caritativa con figure di riferimento e soprattutto la formazione biblica, a partire dalla conoscenza del Catechismo della Chiesa italiana.
Alla luce delle osservazioni emerse, don Jonathan sottolinea che nelle nostre parrocchie non si parta da zero grazie alla lectio divina settimanale e alla presenza di chi ha frequentato la catechesi per adulti e il corso di Teologia di Base. È importante che in ogni comunità ci siano rappresentanti che sappiano accogliere le nuove famiglie e, come richiede il diacono Claudio, segnalino famiglie indigenti al Centro di Ascolto locale.
Emanuela precisa che nelle piccole parrocchie come Cerlongo già esistano persone che rivestono questo ruolo.
Alberto sente la necessità della condivisione a livello liturgico e richiede l'analisi di attività pastorali, catechismo dei giovani e carità.
Anna Maria sottolinea che manchi una "regia" che coordini le attività già esistenti.
Don Marco propone che in ogni parrocchia si affronti un lavoro in uno dei seguenti ambiti, carità, liturgia, catechesi, e , osservando le indicazioni che ci vengono fornite dalla Chiesa, si faccia un confronto su ciò che già esiste. Quello che emergerà da queste riflessioni sarà il punto di partenza per il progetto pastorale.
Don Alessandro suggerisce di scegliere un ambito e lavorarci per un anno. Partendo da "un rilievo di situazione", per esempio l'ambito da cui partire per interrogarci potrebbe essere la catechesi e chiederci se quello che stiamo facendo stia andando nella direzione; questo ambito, come precisa don Marco, si intreccia con liturgia e carità. Il progetto pastorale sarà il risultato di un lavoro pluriennale.
Stefano afferma che dobbiamo essere noi convinti, partire da noi stessi e coinvolgere gli altri.
Scelto come moderatore è Matteo Milani e al contempo si nominano come componenti del direttivo Emanuela per Cerlongo, Giuseppe per Vasto e Alberto per Solarolo, i quali si riuniranno per proporre i punti su cui riflettere per il prossimo incontro del CPPU, previsto per domenica 11 aprile alle 15:30.

P.S.
Le relazioni estese dei vari gruppi si possono leggere sul sito dell'UP.

La seduta è tolta alle 17:30.

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