Consiglio Pastorale Parrocchiale Unitario22 maggio 2024Presenti: don Marco Sbravati, Suor Atanasia, Suor Flora, Suor Irene, Consadori Giuseppe, Dalla Ba Silvana, Malgarini Daniela, Milani Matteo, Sai Elena, Saroti Vittorio, Viesi Roberta, Tosi Simone, Varini Alberto, Stefano Greggio, Claudio Balasina, coniugi Negri, Nicoletta Facconi, Vincenzo Greco, Loris Turati, Mery Eoli, Ada Gili, Simona Russo.
Presiede il priore-parroco Don Marco Mani.
Alle ore 20:30 di mercoledì 22 maggio, nel salone dell'oratorio di Goito, si riunisce il Consiglio Pastorale Parrocchiale per discutere i seguenti punti all'Ordine del Giorno:
1- Preghiera
2- Approvazione verbale incontro precedente
3- Pastorale della consolazione: i ministri straordinari della Comunione
4- Verifica del percorso pastorale dell'UP
5- Ripresa della visita pastorale che si realizzerà in ottobre
1- PreghieraLa seduta del Consiglio Pastorale viene introdotta dalla lettura degli Atti degli Apostoli sulla Pentecoste e dalla recita del Padre Nostro.
2- Approvazione verbale incontro precedenteViene approvato il verbale della seduta precedente condiviso da don Marco Mani.
3- Pastorale della consolazione: i ministri straordinari della ComunioneDon Marco M. comunica che sono due i referenti dei ministri straordinari della Comunione Eucaristica sr Flora e Vincenzo, il quale aggiunge che i ministri della Comunione in tutta l'UP sono dodici. Questo servizio è un aspetto della Pastorale della Consolazione.
Suor Flora informa che è stato preparato uno schema con tutte le persone che desiderano ricevere la Comunione.
Don Marco M. aggiunge che siamo tutti invitati a segnalare altre persone che hanno questo desiderio, anche se il ministero straordinario della Comunione non si limita qui. Per renderlo maggiormente visibile, i ministri straordinari della Comunione salgono a fianco dell'altare dopo aver ricevuto loro la Comunione, ricevono l'Ostia consacrata ed escono dall'assemblea prima del termine della S. Messa. In questo modo i ministri sono riconosciuti dalla comunità e tutta l'assemblea va idealmente con loro dagli anziani o ammalati che partecipano anche se a casa alla celebrazione eucaristica domenicale. In passato questo servizio era legato soltanto al sacerdote o alle suore, oggi in questo modo si cerca di creare maggiore comunione con chi è a casa. Poiché le famiglie che attraversano momenti dolorosi tendono a chiudersi e ad arroccarsi nella sofferenza, da cristiani dobbiamo essere vicini a queste famiglie sul territorio.
4- Verifica del percorso pastorale dell'UPDon Marco S. informa che in preparazione al ritorno della visita del Vescovo è necessario consolidare i referenti per i diversi ambiti. In concomitanza con la precedente visita e approvazione di S.E. Mons. Busca, abbiamo infatti iniziato a camminare in quattro ambiti: la formazione, che raccoglie i gruppi parrocchiali legati all'annuncio nelle varie fasce di età e la catechesi; la liturgia, con lettori, cori, volontari e ministri della comunione; la carità e oratorio e tempo libero. Per la carità mancano ancora alcuni referenti dalle comunità. In ogni ambito ci sono due referenti di ogni comunità che permettono di condividere con tutti gli altri appartenenti ai diversi ambiti.
Interviene Daniela che sostiene che ci sia ancora molto da fare nell'ambito dei lettori a Goito e del coro. Sente la necessità di una maggiore coordinazione per non trovarsi impreparati alle celebrazioni.
Don Marco M. sottolinea che dobbiamo lavorare per capire il senso del nostro servizio, e non tanto perché è da fare: una consapevolezza questa che va formata con perseveranza.
Giuseppe ritiene che l'organizzazione per ambiti funzioni e l'organizzazione del Grest sta dando risultati.
Don Marco S. conferma che il cambiamento attuato nella formazione catechistica e dei gruppi adolescenti a partire dalla seconda media sta premiando sia a livello numerico sia di collaborazione e condivisione tra educatori. Ci sono tuttavia frange di animatori che partecipano solo in un paese e non in altri.
Don Marco M. definisce l'UP ancora un cantiere, nonostante siano stati compiuti passi molto importanti nell'ambito della formazione e della testimonianza in tutta l'UP.
Simone ritiene interessante la suddivisione in ambiti, tuttavia cerca di capire cosa freni le persone dall'essere più presenti.
Don Marco S. risponde che uno degli aspetti che nota è che i referenti rimangono solo nomi sulla carta. Nonostante le comunità riconoscano queste figure, c'è ancora molto su cui lavorare.
Matteo sottolinea come la ricetta del gruppo di giovani e animatori sia curare le relazioni.
Suor Irene aggiunge che la scelta di celebrare il Sabato Santo e di condividere alcune celebrazioni insieme ha funzionato, ma propone di lavorare sul gruppo di adolescenti e giovani per creare mentalità. Come sta funzionando questo gruppo così si può partire per creare una mentalità anche con gli adulti.
Nicoletta crede che ci si debba concentrare sull'essere accanto alle famiglie, ai ragazzi e che sia importante la formazione perché l'UP è in cambiamento. È importante cambiare e formarsi per essere vicini alle persone.
Il signor Negri sente che lo Spirito Santo lavora in modo concreto e che c'è del buono.
Don Marco S. propone di sospendere le S. Messe in tutte le parrocchie e celebrarne una sola s. Messa alle 19 a Goito in occasione del Corpus Domini. Dovrebbe essere una celebrazione aperta a tutti, ma soprattutto ai referenti per conoscersi come gruppi e creare comunione. Sarebbe preceduta da un momento comunitario per rinnovare e confermare obiettivi e finalità nella logica della Solennità dell'essere tutti in Uno in Cristo e trovarsi come famiglia per ascoltarsi, dare visibilità e confronto tra referenti. Il Corpus Domini ha un significato liturgico prima ancora che pastorale: tutti uniti siamo in Gesù.
Seguono le osservazioni di alcuni membri del CPPU.
A Suor Irene piacerebbe una celebrazione all'esterno ma i tempi per organizzare l'iniziativa sono ristretti.
Daniela propone di rimandarla a settembre all'inizio del nuovo anno pastorale.
Simone invece ritiene che sarebbe un momento per celebrare la conclusione del percorso fatto nonostante le fatiche e le difficoltà.
Alberto suggerisce che le S. Messe non vengano annullate per soddisfare le esigenze della comunità ed evitare che alcuni fedeli scelgano di partecipare alla S. Messa altrove o non vi partecipino affatto.
Nemmeno la signora Negri approva la proposta che le appare elitaria.
Simone sostiene che ci si debba educare perché fare comunità significa uscire dai campanili.
Don Marco S. ammette che sia logico preoccuparsi del 95% delle perone che non verranno alla S. Messa perché radicate nella propria comunità e chiede come aiutare le persone a sentirsi parte della comunità dei figli e delle figlie di Dio e cita le parole del Vescovo: la Chiesa è in cammino e chi non sta camminando è responsabile delle scelte di cammino della Chiesa. Conferma ne è la proposta di Pastorale Giovanile che in questo cammino sta dando frutti belli.
Don Marco M. conclude dicendo che terrà conto delle indicazioni.
5- Ripresa della visita pastorale che si realizzerà in ottobreDon Marco M anticipa che la visita pastorale avrà luogo nei giorni di venerdì, sabato e domenica (11-13 ottobre) con la celebrazione delle cresime il sabato sera.
Il punto verrà ripreso alla prossima riunione del CPPU.
Terminati gli argomenti, la seduta è tolta alle ore 22:45.
Consiglio Unità Pastorale Madonna della Salute
Parrocchie di Goito, Cerlongo, Solarolo e Vasto della Diocesi di Mantova
08 febbraio 2024
Presenti:
don Marco Mani, don Marco Sbravati, Claudio Balasina, Suor Flora, Daniela Malgarini, Roberta Viesi, Suor Cecile, Suor Irene, Giuseppe Consadori, Alberto Varini, Simone Tosi, Vittorio Sartori, Suor Atanasia, Silvana Dalla Ba, Matteo Milani.
Presiede Don Marco Mani.
Alle ore 20,30 di giovedì 08 febbraio 2024, c/o l'oratorio di Solarolo, si è svolto il Consiglio Pastorale di Unità, per discutere i seguenti punti all'Ordine del Giorno:
1) Preghiera introduttiva;
2) Approvazione del Verbale della Seduta precedente;
3) Celebrazioni eucaristiche festive;
4) Calendario delle attività pastorali della Quaresima;
5) Ritorno visita pastorale
6) Attività estiva: grest e campi
7) Pastorale della consolazione
1)
PREGHIERA INTRODUTTIVADon Marco Mani introduce la seduta del Consiglio Pastorale invitando i presenti alla recita del Padre Nostro.
2)
APPROVAZIONE DEL VERBALE DELLA SEDUTA PRECEDENTENessuna osservazione e/o richiesta di modifica del verbale della seduta precedente, si approva
3)
CELEBRAZIONI EUCARISTICHE FESTIVEDon Marco Mani:
A seguito delle decisioni adottate dopo il confronto sull'argomento nel precedente consiglio di U.P. Don Marco comunica che la Diocesi non ritiene opportuno prevedere di programmare la sospensione di alcune messe domenicali per eventi legati particolari attività pastorali, pertanto si provvederà con l'aiuto di altri preti a garantire le celebrazioni programmate.
4)
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ PASTORALI DELLA QUARESIMA
-Mercoledi delle ceneri unica celebrazione eucaristica a Goito alle ore 21,00, si raccomanda di favorire la partecipazione degli anziani e di chi non può spostarsi con i propri mezzi
-Come segno liturgico, durante la quaresima, al termine della messa non ci sarà il canto finale per lasciare spazio a un momento di silenzio e di preghiera personale
-Via Crucis sarà celebrata solo nelle chiese parrocchiali in orari diversi per favorire la partecipazione dei fedeli, Cerlongo 15,00, Vasto 18,00, Goito 18,30, Solarolo 20,30
-Tutti i giovedì messa ore 20,30 a Cerlongo, seguirà adorazione eucaristica, durante il periodo quaresimale verrà sospesa l'adorazione del sabato a Goito
-Segni e gesti per i bambini dell'iniziazione cristiana con l'accoglienza dei fedeli e la consegna, alla fine della messa, di una preghiera da proporre per le famiglie
-Domenica 25/02 ore 09,30 a Vasto celebrazione eucaristica con la partecipazione dei ministri straordinari della Comunione Eucaristica, seguirà incontro in oratorio.
-Celebrazioni del triduo pasquale, giovedì a Cerlongo, venerdì a Solarolo, sabato a Goito
-Si sollecita la promozione di raccolta alimenti per la Caritas di U.P
Don Marco S. sostiene che le iniziative di celebrazioni unitarie creano importanti momenti di comunione tra i fedeli e aiutano ad affrontare le inevitabili sfide future
Alberto non condivide la scelta di iniziare con le celebrazioni unitarie finché le risorse umane consentono di programmare le celebrazioni nelle singole parrocchie
Simone è favorevole all'iniziativa tenendo conto che è limitata ad alcuni momenti forti dell'anno liturgico
Don Marco M. consiglia di riflettere in merito alla proposta e di comunicare eventuali osservazioni
5)
Restituzione/ritorno del vescovo il Vescovo Marco comunica che nel corso dell'anno sarà disponibile per ritornare presso le comunità per verificare e accompagnare il cammino intrapreso con la vista pastorale, la data indicata per la U.P. Madonna della Salute è la seconda settimana di ottobre (11 – 13) dal venerdì alla domenica.
Si resta in attesa della lettera del Vescovo Marco con le indicazioni di cammino emerse dai verbali e alcuni stimoli che sottoporrà alla nostra attenzione.
6)
Attività estiva: grest e campiDon Marco S. illustra le proposte per le attività estive già concordate con un comitato ristretto composto da 3 adulti e 3 giovani (vedi allegato).
Don Marco precisa che sono in atto incontri di confronto, con l'amministrazione comunale e le associazioni sportive, per verificare la possibilità di collaborazione.
7)
Pastorale della consolazioneDon Marco S. propone di dedicare attenzione e impegno per l'istituzione del ministro/i della consolazione per favorire un cammino di attenzione al prossimo (anziani, ammalati e situazioni di fragilità).
Simone fa presente che a livello diocesano esiste già un momento di incontro per sensibilizzare ad affrontare queste problematiche
Terminati gli argomenti, la seduta è tolta alle ore 22,30.
Consiglio Pastorale Parrocchiale di UnitàUnità Pastorale Madonna della SaluteParrocchie di Goito, Cerlongo, Solarolo e Vasto della Diocesi di Mantova16 novembre 2023Presenti 16 partecipanti:
don Marco Mani, don Marco Sbravati, Claudio Balasina, Suor Flora, Daniela Malgarini, Roberta Viesi, Stefano Greggio, Suor Cecile, Giuseppe Consadori, Alberto Varini, Simone Tosi, Vittorio Sartori, Emanuela Berta, Suor Atanasia, Silvana Dalla Ba, Matteo Milani.
Moderatore della serata: Don Marco Mani
Presiede il priore-parroco Don Marco Mani.
Alle ore 18:30 di giovedì 16 novembre 2023, nel salone dell'oratorio di Goito, si riunisce il Consiglio Pastorale Parrocchiale di Unità, per discutere i seguenti punti all'Ordine del Giorno:
1) Preghiera introduttiva;
2) Approvazione del Verbale della Seduta precedente;
3) Variazione degli orari delle celebrazioni eucaristiche;
4) Calendario delle attività pastorali dell'Avvento;
1) PREGHIERA INTRODUTTIVADon Marco Mani introduce la seduta del Consiglio Pastorale invitando i presenti alla recita del Padre Nostro.
2) APPROVAZIONE DEL VERBALE DELLA SEDUTA PRECEDENTEA seguito della condivisione del Verbale della seduta precedente (02 novembre 2023), pubblicato sul gruppo WhatsApp il giorno 15 novembre 2023, Don Marco Mani invita i presenti a segnalare eventuali correzioni, aggiunte o integrazioni da apportare al testo.
Nessun componente del Consiglio Pastorale avanza particolari segnalazioni.
Decisioni Deliberate:
Il verbale della seduta del 02 novembre 2023 viene approvato all'unanimità e viene dato mandato per la pubblicazione sul sito dell'Unità Pastorale "Madonna della Salute".
3) VARIAZIONE DEGLI ORARI DELLE CELEBRAZIONI EUCARISTICHEDon Marco Mani:
Visto che la proposta di variazione degli orari delle Celebrazioni Eucaristiche non ha avuto molto successo ed è stata osteggiata da molte persone allora pensavamo di lasciare tutti gli orari invariati come adesso. Compresa la messa del sabato sera a Cerlongo.
Però con una clausola particolare. Cioè che nel caso ci fossero particolari attività pastorali che dovessero svolgersi il sabato pomeriggio, la domenica mattina o la domenica pomeriggio, se non riusciremo a trovare sacerdoti che ci sostituiscono, sospenderemo le messe con minore partecipazione. Come ad esempio quelle di Vasto, Solarolo o Cerlongo. Questo vale anche per cause impreviste come le malattie stagionali.
Daniela Malgarini:
Non ho capito cosa si intende per minore partecipazione.
Emanuela Berta:
Ma i sacerdoti per le sostituzioni non sono garantiti dalla Diocesi?
Don Marco Sbravati:
Pensa che quando abbiamo un problema una domenica, dobbiamo passare tutta la settimana prima a telefonare in giro fino a che non troviamo un sostituto. Non è facile.
Silvana Dalla Ba:
I Frati ad esempio non sono a disposizione?
Don Marco Mani:
No, non lo sono più. E' difficile trovare sostituti.
Sappiamo già che ci sono due domeniche di febbraio in cui manca Don Marco Sbravati. Vedremo cosa fare.
Don Marco Sbravati:
La scelta è limitata. O ridurre le attività esterne o ridurre le messe. La proposta di diminuire le messe era per non dover diminuire le attività pastorali.
Don Marco Mani:
Dal 4 dicembre riprendiamo la messa del sabato sera a Cerlongo ma sarà sub judice. Vediamo quante persone partecipano. Comunque tutti i sabati sera ci sarà un nuovo organista che è appena venuto ad abitare a Cerlongo.
Don Marco Sbravati:
Non passeremo più la settimana a cercare sacerdoti sostitutivi per le messe ma si sospenderanno le messe.
Simone Tosi:La scelta è difficile. Nell'ultimo periodo ho girato un po' le varie messe per vedere l'affluenza. Comunque mi sento di dire che non decidere vuol dire non affrontare il problema, che però rimane. Se si decidesse di togliere la messa delle 8:00 a Goito alcune persone probabilmente non sarebbero d'accordo, ma non decidere sarebbe peggio, vorrebbe dire non tenere conto della realtà in cui viviamo. Se per voi rivedere gli orari delle messe è un'esigenza per avere un'attività pastorale equilibrata mi spiace per la gente che solitamente frequenta la messa delle 8:00 a Goito ma occorre fare la scelta. Devo anche dire che è già successo in passato, come ad esempio quando è stata tolta la messa delle 11:00 a Goito. Per le persone che ci tengono veramente vale il principio dei vasi comunicanti. Le persone che non possono più andare alla messa che viene tolta si riverseranno sulle altre. Il lasciare tutto invariato è una soluzione che sul momento accontenta tutti ma che poi in alcuni momenti scontenterà qualcuno. E' difficile, non ho la soluzione. Tutte le comunità hanno delle ragioni sicuramente valide. E comunque noi del Consiglio Pastorale dobbiamo farci veicolo delle scelte che facciamo insieme in queste riunioni. Facciamoci portatori del cambiamento in corso anche se non siamo d'accordo su tutto, facciamoci promotori in positivo anche delle cose che magari non condividiamo, altrimenti ricadiamo in una logica vecchia. Se ritenete utile la riduzione delle messe allora andrebbe valutata e non rimandata, anche se non ho una soluzione pronta.
Don Marco Sbravati:
La difficoltà più grande che ho notato in queste ultime settimane è il non ragionare sulle scelte, occorrerebbe sempre aver presente un quadro complessivo del bene della comunità, di tutte le attività pastorali. Ho avvertito contrasto e in alcuni casi aggressività partita dal presupposto della propria comodità delle celebrazioni eucaristiche o dei confini territoriali delle comunità senza uno sguardo generale. Ho notato l'impossibilità di ragionare per il bene nostro.
Emanuela Berta:
Sono d'accordo su tutto quello che ha detto Simone.
Mi sembra di aver capito che, riguardo all'argomento dello spostamento degli orari delle messe, i sacerdoti si sono rapportati anche direttamente con i parrocchiani. Perché personalmente non sono a conoscenza di episodi di aggressioni verbali. Per lo meno nei contatti e nei sondaggi avvenuti attraverso di me e attraverso il Consiglio Pastorale. In ogni caso se è il Consiglio Pastorale nel suo complesso che prende posizione e delibera di procedere alla variazione degli orari delle Celebrazioni, allora è tutta un'altra cosa. La responsabilità viene condivisa tra tutti noi. Non mi piacciono invece i discorsi sentiti stasera perché sembrano una minaccia. "Non vi diciamo la messa per non passare la settimana a cercare sacerdoti in sostituzione". Magari è il caso di procedere in maniera più sistematica e cioè decidere un ordine di priorità riguardo quali celebrazioni sospendere e quali invece ritenere comunque "garantite". Ad esempio togliere per prima la messa del sabato sera a Cerlongo e poi quella della domenica mattina alle 8:00 a Goito. E lasciare invece garantita la messa a Vasto che è l'unica in quella parrocchia.
Don Marco Mani:
Ho contato le persone durante le Celebrazioni. La domenica mattina alle 8:00 a Goito ci sono 80-90 persone presenti. Faccio fatica a pensare di tirare via questa messa. Anzi forse sospenderei prima quella della domenica mattina alle 10:00 a Goito che forse c'è meno gente presente.
Daniela Malgarini:
Sospendiamo le decisioni e proviamo a vedere come vanno le cose fino a questa primavera?
Don Marco Mani:
Non si sa mai cosa può succedere, c'è sempre la speranza che arrivi un sacerdote più stabile.
Emanuela Berta:
Se una domenica mattina è in corso un'attività pastorale, un ritiro, lontano da Goito, capisco che si debba sospendere una messa. A volte però succede che ci siano ritiri nelle vicinanze e solitamente il sacerdote si stacca dal ritiro quell'ora o due che serve per celebrare la messa e poi torna al ritiro. Nel frattempo gli animatori gestiscono le attività anche senza il sacerdote.
Roberta Viesi:
Ma se i sacerdoti hanno un altro impegno la domenica mattina vuol dire che non salta una sola messa ma saltano metà messe della domenica mattina.
Don Marco Sbravati:
Anche se il ritiro fosse vicino a Goito, non sarebbe corretto che il sacerdote si stacchi dal ritiro per venire a celebrare le messe a Goito. Non voglio incoraggiare l'atteggiamento infantile che abbiamo colto nella gente.
Emanuela Berta:
Non mi sembrava che il nostro atteggiamento di come ci siamo posti sulla questione non sia stato costruttivo.
Don Marco Sbravati:
Dovreste metterci la faccia anche voi. Al termine delle messe abbiamo ricevuto continue lamentele.
Vittorio Sartori:
Le lamentele ci sarebbero lo stesso. Sarebbero solo diluite tra più persone. Comunque sono d'accordo con Simone. Il non prendere una decisione non è una soluzione.
Don Marco Sbravati:
Ci siamo resi conto che il problema principale della proposta dell'ultimo consiglio è la scelta di lasciare una sola messa a Goito la domenica mattina. Perchè alla messa della domenica mattina alle 8:00 ci sono più persone rispetto alle varie messe nelle altre parrocchie.
Silvana Dalla Ba:
Se saltasse la messa delle 9:00 a Vasto come si fa ad avvisare la gente? Di solito viene anche tanta gente da fuori Vasto.
Don Marco Mani:
Cercheremo di avvisare per tempo nelle settimane prima o in alternativa manderemo il diacono a tenere una Liturgia della Parola facendoci autorizzare dal Vescovo per tempo.
Alberto Varini:
La Liturgia della Parola presieduta dal Diacono ha lo stesso valore della Celebrazione Eucaristica?
Claudio Balasina:
Se autorizzata dal Vescovo assolve al precetto.
Giuseppe Consadori:
Su Avvenire ho letto che a Bologna ci sono già queste Liturgie della Parola tenute da diaconi.
Don Marco Sbravati:
Non è proprio la stessa cosa della Celebrazione Eucaristica ma sarà il prossimo futuro.
Silvana Dalla Ba:
Occorre entrare in quest'ottica.
Emanuela Berta:
Propongo di decidere e di non lasciare le cose in sospeso.
Simone Tosi:
Ho capito che Don Marco Mani è più dell'idea di temporeggiare. Anche perché, in effetti, a Goito la somma della gente delle due messe della domenica mattina non ci sta in un'unica messa.
Giuseppe Consadori:
Se si prende la decisione di modificare gli orari delle messe deve essere condivisa, deve essere supportata da tutti. Non si deve dare la colpa a Don Marco.
Emanuela Berta:
Ci sarà bufera per un mese e poi dopo la gente si abituerà. Io sono a favore delle scelte di impatto, ben definite.
Don Marco Sbravati:
Se decidiamo di procedere con la riduzione delle messe, però la proposta va rivista rispetto a quanto ci eravamo detti nello scorso Consiglio. Una sola messa a Goito la domenica mattina penalizza tantissimo tante persone. Occorre rivedere un po' tutta la prospettiva.
Roberta Viesi:
Si potrebbe fare:
- sabato ore 18:00 Goito
- domenica ore 8:00 Goito
- domenica ore 9:00 Vasto
- domenica ore 9:30 Cerlongo
- domenica ore 10:30 Solarolo
- domenica ore 11:00 Goito
- domenica ore 18:00 Goito
Emanuela Berta:
No... Se la messa a Cerlongo si fa alle 9:30 si tagliano fuori tutte le famiglie. Facciamo alle 10:30 a Cerlongo?
Don Marco Sbravati:
O si tocca Cerlongo o si tocca Solarolo.
Alberto Varini:
Qualche settimana fa, quando a Solarolo avevamo sondato il terreno per lo spostamento degli orari, un'eventuale messa alle 10:00 era vista favorevolmente. Non avevamo ragionato sulle 9:30 ma si può vedere, magari sentiamo un po' di opinioni. In modo da dare la possibilità a Cerlongo di posticipare l'orario.
Don Marco Mani:
Aspettiamo un po'. Poi più avanti, magari prima della Quaresima, decideremo.
Giuseppe Consadori:
Nel frattempo portiamoci avanti e chiediamo l'autorizzazione del Vescovo per il Diacono.
Don Marco Mani:
Nella Diocesi di Mantova i diaconi non sono autorizzati a presiedere la Liturgia della Parola di domenica a meno di casi eccezionali. Invece nei giorni feriali si.
Don Marco Sbravati:
Se decidiamo di procedere con i cambiamenti faremo dei comunicati alle comunità in cui spiegheremo le scelte. Per chiarire che non si tratta di poca voglia di celebrare le messe ma si tratta di garantire anche le attività pastorali.
Alberto Varini:
Va bene, ma occorrerà calibrare bene le parole perché non dia l'impressione di un ricatto o una minaccia. Come invece è sembrato di cogliere almeno in parte stasera.
Don Marco Sbravati:
I comunicati li leggerete voi nelle varie comunità.
Don Marco Mani:
Emanuela prepari tu il comunicato? Oppure tu Simone? Va bene se lo prevediamo per l'ultima domenica di avvento? Per Cristo Re?
Don Marco Sbravati:
Lo leggiamo nelle messe.
Emanuela Berta:
Io non riesco.
Simone Tosi:
Per domenica 26 novembre non riesco a preparare il comunicato, la prossima settimana ho alcuni impegni.
Don Marco Sbravati:
Lo preparo io.
Emanuela Berta:
Dobbiamo però decidere i criteri da seguire per l'annullamento delle messe. La prima messa a saltare immagino sia quella di Cerlongo del sabato sera. E la domenica mattina qual è la prima messa che verrà annullata? Quella di Goito delle 8:00?
Don Marco Sbravati:
No di certo. Non toglieremo la messa di Goito delle 8:00 con 80-90 persone. Fate conto che solitamente a Solarolo ci sono 35-40-45 persone, a Cerlongo più o meno la stessa cifra, a Vasto 35-40 persone. Più o meno tutte le frazioni sono pari.
Emanuela Berta:
Nel caso una domenica si dovesse annullare una messa non si può, invece di annullarla, spostarla di orario solo per quella domenica?
Don Marco Sbravati:
Non si riesce.
Alberto Varini:Quando dovesse succedere, possiamo darvi una mano noi laici e metterci a cercare i sacerdoti sostitutivi al posto vostro. Per non obbligarvi a chiamare i vari sacerdoti tutta la settimana prima.
Don Marco Sbravati:
No, non è giusto. In questo modo passa il messaggio sbagliato.
Alberto Varini:
Ma allora cambiamoli questi orari. Sarebbe meglio piuttosto di questa ripicca.
Emanuela Berta:
Celebrare la messa a Solarolo la domenica alle 9:30 sarebbe un problema?
Alberto Varini:
Proviamo a ragionarci... Sentiamo cosa ne pensano a Solarolo.
Emanuela Berta:
Ho capito che i sacerdoti non vogliono più modificare gli orari delle messe.
Don Marco Sbravati:
La comunità non è pronta.
Alberto Varini:
Nel comunicato è importante non prendere di petto i parrocchiani.
Simone Tosi:
Riflettiamoci.
Giuseppe Consadori:
Cambiamo gli orari.
Don Marco Sbravati:
E' impossibile ragionare in modo buono e positivo. C'è troppo campanilismo, si guarda solo alla propria comunità.
Emanuela Berta:
La messa al Palazzetto dello Sport è stata bella alla vista ma poi dietro c'è tutto il resto.
Don Marco Sbravati:
La comunità cristiana dell'Unità Pastorale alla fine sono solo le circa 300 persone che frequentano le messe. E tutte le altre circa 10.000 persone? Per 300 persone abbiamo ben 8 messe.
Emanuela Berta:
Non è vero, la comunità cristiana non sono solo le persone che frequentano, ma anche tanti altri.
Don Marco Sbravati:
Infatti non c'è l'obbligo di partecipazione alla messa domenicale e lo sto spiegando anche ai bambini.
Quando saremo pronti a ragionare in termini di Unità Pastorale, allora saremo pronti a fare i cambiamenti di orari. Non prima.
Decisioni Deliberate:
Tutti i presenti si adeguano alla proposta di Don Marco Mani di fare un ulteriore periodo di riflessione e di riprendere l'argomento prima di Pasqua. Nel frattempo in tutte le comunità verrà letto un comunicato per aggiornare i parrocchiani.
3) CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ PASTORALI DELL'AVVENTODon Marco Sbravati:
Condivido sul gruppo WhatsApp del Consiglio Pastorale il calendario delle celebrazioni e delle attività dell'Avvento predisposto dal gruppo dei Referenti per la Liturgia.
Abbiamo scelto di dare priorità all'Ascolto della Parola all'interno delle Celebrazioni. Ci sono 2-3 canti importanti da imparare per tutti i cori. E' una cosa bella. Abbiamo dato alcune indicazioni per le liturgie con ragazzi del catechismo.
Segnalo poi 2 cose particolari. Proponiamo incontri di preparazione in vista del Natale. Nei giovedì sera di avvento alle ore 9:00 ci sarà un momento di sosta, di preghiera e di riflessione sulla Parola domenicale. Ascolto della Parola. A seguire preghiera con adorazione. Totale circa un'oretta. Un appuntamento aggiuntivo rispetto alla normale Lectio. In un primo momento si era pensato ad organizzare un ritiro ma tutte le domeniche erano piene di altre attività. Anche se non c'è scritto nel programma, questi incontri saranno 3 a Goito e 1 a Cerlongo perché a Goito quel giovedì c'è la presentazione di un libro. Si comincia giovedì 30 novembre. Poi la seconda scelta concreta riguarda le Celebrazioni. Quest'anno le date dei giorni festivi sono tremende. Natale è di lunedì e lo stesso per Capodanno. E l'epifania capita di sabato. Per non moltiplicare le messe abbiamo deciso di non fare le prefestive. Inoltre volevamo fare una particolare celebrazione unitaria ed eravamo incerti sulla data del 24 dicembre o del 1° gennaio. Alla fine abbiamo preferito proporla per capodanno alle ore 18:00. Ci dobbiamo preparare ad un inferno in comunità con bufere e cose del genere. Comunque ci sembrava bello iniziare l'anno insieme.
Altra scelta forte è la benedizione dei bambini comunitaria il 6 gennaio. Ci si ritrova nelle 3 comunità con i re Magi e si viene insieme a Goito.
Silvana Dalla Ba:
Ho notato che per santo Stefano non c'è la messa a Vasto?
Don Marco Mani:
E' stata sospesa perché non è di precetto.
Roberta Viesi:
Le letture della messa dell'ultimo dell'anno sono quelle di capodanno?
Don Marco Sbravati:
Si.
Don Marco Mani:
A Goito tutti gli anni si organizza un momento di ringraziamento per tutti i volontari. Quest'anno si terrà il 23 mattina e pensavamo di aprirlo anche a Cerlongo, Solarolo e Vasto. Volontari della pulizia delle Chiese, sagrestani, ecc. Poi mi dovrete segnalare i nomi delle persone da invitare.
Terminati gli argomenti, la seduta è tolta alle ore 19:30.
Consiglio Pastorale Parrocchiale di Unità con la presenza dei gruppi dei Referenti Unità Pastorale Madonna della SaluteParrocchie di Goito, Cerlongo, Solarolo e Vasto della Diocesi di Mantova02 novembre 2023Presenti 36 partecipanti:
don Marco Mani, don Marco Sbravati, Claudio Balasina, Suor Atanasia, Suor Flora, Suor Cecile, Arianna Geminiani, Silvana Dalla Ba, Simone Tosi, Emanuela Berta, Luciano Cerini, Alberto Varini, Giuseppe Consadori, Matteo Milani, Roberta Viesi, Daniela Malgarini, Vittorio Sartori,
Emanuela Menegozzo, Nicoletta Facconi, Anna Zenesini, Tiziana Pavesi, Mery Eoli, Ada Bellentani, Vincenzo Greco, Marco Ghidoni, Maria Marinoni, Daniela Gobbetti, Vittorio Veneri, Loretta Negri, Rosanna Tardiani, Luigi Negri, Loris Turati, Cinzia Tanchella, Simona Russo, Roberta Pavesi, Milena Gattazzo.
Moderatore della serata: Don Marco Mani
Presiede il priore-parroco Don Marco Mani.
Alle ore 20:30 di giovedì 02 novembre 2023, nel salone dell'oratorio di Cerlongo, si riunisce il Consiglio Pastorale Parrocchiale di Unità con la presenza dei gruppi dei Referenti degli ambiti Formazione, Liturgia, Carità, Oratorio e Tempo libero, per discutere i seguenti punti all'Ordine del Giorno:
1) Preghiera e riflessione introduttiva;
2) Approvazione del Verbale della Seduta precedente;
3) Bilancio della Visita Pastorale del 10-15 ottobre 2023;
4) Aggiornamento sul progetto dei Referenti degli ambiti pastorali;
5) 8 per mille;
6) Variazione degli orari delle celebrazioni eucaristiche;
7) Varie ed eventuali
1) PREGHIERA E RIFLESSIONE INTRODUTTIVADon Marco Sbravati introduce la seduta del Consiglio Pastorale attraverso il canto "Vieni Spirito forza dall'alto", la lettura del Vangelo Mt 22,34-40 e la successiva riflessione riguardante i due comandamenti dell'Amore.
I presenti recitano poi insieme il Salmo 133.
2) APPROVAZIONE DEL VERBALE DELLA SEDUTA PRECEDENTEIl verbale della seduta precedente (21 settembre 2023) è stato condiviso nei giorni precedenti al Consiglio Pastorale tramite WhatsApp.
Nessun componente del Consiglio Pastorale segnala la necessità di correzioni, modifiche o integrazioni.
Decisioni Deliberate:
il verbale della seduta del 21 settembre 2023 viene approvato all'unanimità e si dà mandato di pubblicarlo sul sito dell'Unità Pastorale "Madonna della Salute".
3) BILANCIO DELLA VISITA PASTORALE DEL 10-15 OTTOBRE 2023Don Marco Sbravati:
Il vescovo invierà all'Unità Pastorale una lettera con il bilancio della visita. Comunque il vescovo è rimasto contento della visita pastorale. Positivo è stato che vari gruppi delle diverse parrocchie, che fino ad ora non si conoscevano e non si erano mai parlati, hanno cominciato a entrare in relazione. Il vescovo è rimasto sorpreso in particolare dalle attività messe in campo dal gruppo giovani e dall'iniziativa dei gruppi dei Referenti per i vari ambiti pastorali. Ha auspicato di procedere su questa strada che si inserisce tutta nel cammino di sinodalità universale che risponde ai segni dei tempi e che porta frutto. E' una colpa non voler portare avanti questo cammino. Il Signore non benedice tutto, benedice il creare legami e collaborazioni. Bloccare il percorso relazionale non fa bene alla chiesa del futuro.
Silvana Dalla Ba:
La visita è stata importante. Ha unito le quattro comunità con maggiore sinergia. E' una cosa positiva. Sarebbe bello che provassero l'esperienza anche altri.
Emanuela Berta:
Mi ha colpito il concetto di cambiamento sinonimo di positività e progresso. Il vescovo ha insistito in maniera forte su questo termine. Sono d'accordo sulla linea della sinodalità ma non tutti riescono a comprendere. Si rischia di perdere per strada molte persone. Adesso è importante che i gruppi dei Referenti lavorino nelle comunità per coinvolgere chi è dentro. Si rischia di perdere molte persone. Ho rilevato tante assenze alla messa finale al Palazzetto dello Sport.
Don Marco Sbravati:
Non è una bella cosa se si tratta di una scelta responsabile delle persone.
Emanuela Berta:
Forse si tratta di mancanza di coinvolgimento delle persone.
Don Marco Sbravati:
Comunque non dobbiamo costringere nessuno.
Daniela Malgarini:Nostro compito per il futuro è quello di far capire che siamo comunità, che l'unità pastorale è comunità. Le persone hanno perso i punti di riferimento. I ragazzi non frequentano né la parrocchia, né l'unità pastorale.
Don Marco Sbravati:
Ai gruppi giovani abbiamo 90 ragazzi. C'è anche da dire però che le nostre celebrazioni sono tristi.
Emanuela Berta:
Non sono d'accordo, perché il valore di una celebrazione eucaristica non dipende dal modo in cui si celebra.
Don Marco Sbravati:
In effetti la messa al palazzetto dello Sport non è stata triste anche se è stato seguito in tutto e per tutto il Messale Romano.
Luciano Cerini:Di recente ci si siamo accorti di un problema. E' stata fissata la castagnata sia a Cerlongo che a Goito per lo stesso giorno del 12 novembre. A Cerlongo non lo sapevamo, è mancato il passaggio di informazioni.
Don Marco Sbravati:
E' positivo per lo meno che adesso la mancanza di passaggi di informazioni è visto come un problema. L'anno scorso non ci si poneva neppure il problema. Deve essere un nostro impegno il risolvere i problemi di comunicazione
G
iuseppe Consadori:
Proprio per questo c'è il calendario condiviso di unità pastorale.
Emanuela Berta:
Usiamo anche Whatsapp, il gruppo c'è già, è più efficace.
Luigi Negri:
La celebrazione del vescovo a Vasto è stata molto positiva, ho scoperto l'esistenza di tanti gruppi di volontariato.
Alberto Varini:
Volevo riallacciarmi al discorso delle celebrazioni tristi di Don Marco. Mi scuso per aver partecipato poco alla Visita Pastorale ma volevo segnalare che la Veglia del primo giorno a Solarolo l'ho trovata soporifera, un po' vuota di contenuti. Forse non è stato un gran biglietto di presentazione con chi solitamente non partecipa...
Varie persone ma soprattutto Rosanna Tardiani:
Non è vero, la Veglia del Vescovo a Solarolo è stata profondissima.
Don Marco Sbravati:
Comunque la Veglia non dipendeva da noi ma seguiva una traccia distribuita dalla Diocesi.
Giuseppe Consadori:
Smettiamo di darci colpe a livello di unità pastorale. Pian piano ci organizzeremo, l'importante è mettere in pratica buoni propositi che abbiamo colto dalla visita pastorale come ad esempio i concetti di "Chiesa in uscita" e di "Cammino sinodale" o il coinvolgimento dei giovani. E' positivo il trovarsi insieme di gruppi di parrocchie diverse. E' importante che anche i Consigli degli Affari Economici si trovino ancora e che si coordino almeno una volta all'anno.
Rosanna Tardiani:
Qual è la mia impressione riguardo alla Visita pastorale? Il Vescovo ci ha dato delle conferme, che abbiamo la carità, che quando svolgiamo la missione verso l'unità diamo del bene e riceviamo del bene. Non dobbiamo avere paura ma occorre essere testimoni. Lasciamo i confini parrocchiali e mettiamoci insieme. Dobbiamo donare con amore.
Don Marco Sbravati:
Mi ha colpito la celebrazione al Palazzetto dello Sport e la comunità dell'ANFFAS. Grazie a quest'occasione alcuni ragazzi del gruppo giovani dalla settimana prossima cominceranno a far servizio di volontariato presso l'ANFFAS. Positivo il fatto delle realtà diverse che si incontrano.
La seconda cosa che mi ha colpito è stata l'idea di GREST unitario insieme a tutte le società sportive goitesi. Ci si è detti che non ha senso non collaborare.
Alberto Varini:
Volevo aggiungere un pensiero che ho esposto a Don Marco Sbravati in alcune occasioni. E' importante che i nostri sforzi non si fermino all'Unità Pastorale ma che vadano oltre. L'Unità pastorale è solo uno strumento, un mezzo ma non è il nostro fine. Il nostro fine rimane sempre la conversione dei cuori.
Suor Flora:
Il vescovo si è messo in ascolto. Partiva da quanto di positivo c'era nei dubbi che riscontrava in noi. Può far bene guardare al cammino. Uno sprint di speranza. Un'altra cosa che mi è piaciuta è stata la predica dell'ultimo giorno al Palazzetto dello Sport, che dimostra che non è il tempio a fare belle e partecipate le nostre liturgie. Ci sentivamo comunità, c'era silenzio, raccoglimento. Importante è come partecipiamo alla liturgia. Un'altra cosa bella è stata l'incontro del vescovo con una coppia di persone mussulmane dove ho colto intesa, accoglienza, amore. Quando non c'è intenzione, fissazione di convertire ci si può intendere. Quando il bene prevale e non ci si fissa sulle nostre idee.
Daniela Gobbetti:
Tutto è facile quello che si fa con il nostro vescovo. E' bravo.
Marco Ghidoni:
Mi è piaciuto il trait d'union che si è venuto a creare tra i cori.
Matteo Milani:
I giovani sono stati colpiti da una frase del Vescovo: "Non sono i giovani che devono cambiare ma è la Chiesa che deve cambiare per i giovani". Occorre un cammino di discernimento. Il Grest ed il Campo Estivo sono state esperienze positive. L'Unità Pastorale si è vista durante l'estate e poi con la Visita pastorale.
Rosanna Tardiani:
Bella l'esperienza della visita dell'Eucarestia agli anziani con la presenza dei giovani. E' un'iniziativa che sarebbe importante portare avanti. Si è vista la felicità degli anziani.
Don Marco Mani:
E' stata un'occasione straordinaria per conoscersi a vicenda. E come seconda cosa volevo dire che ho sperimentato la presenza del Signore che lavora nelle comunità.
Decisioni Deliberate:
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4) AGGIORNAMENTO SUL PROGETTO DEI REFERENTI DEGLI AMBITI PASTORALIDon Marco Sbravati:
Occorre chiarezza su dove stiamo andando. Vediamo insieme il foglio distribuito su cosa stiamo costruendo nella nostra Unità. Don Marco spiega i vari organismi riportati sul foglio tra cui il "Rappresentante della nostra Unità Pastorale nel Consiglio Diocesano", l' "Equipe di comunione", il "Consiglio Pastorale Unitario" e i "Referenti degli Ambiti Pastorali" leggendo per ognuno i nomi dei componenti. Don Marco si scusa se alcuni nominativi sono errati o se mancano, ma si tratta solo della prima bozza che procederemo a correggere insieme.
Occorre ancora capire come muoversi, i prossimi mesi saranno difficili, diamoci il tempo necessario per far partire le varie strutture. Ad esempio è grave che non siano stati informati i Referenti dell'iniziativa della castagnata ma d'altra parte siano in un periodo inziale di rodaggio.
Decisioni Deliberate:
Raccogliendo varie istanze di vari componenti della riunione si è deciso di pubblicizzare i nomi dei Referenti degli Ambiti Pastorali nelle comunicazioni natalizie ed in eventuali appositi incontri.
5) 8 PER MILLEDon Marco Mani:
Alberto Varini voleva fare una comunicazione riguardante l'opzione dell'8 per mille alla Chiesa Cattolica.
Alberto Varini:
Volevo aggiornare il Consiglio riguardo all'incontro che i Consigli Affare Economici delle 4 parrocchie hanno tenuto con l'Economo diocesano prima della visita pastorale. In quell'occasione l'economo diocesano ha suggerito un'iniziativa interessante riguardante l'8 per mille a cui non avevo mai pensato. Come tutti sappiamo i soldi provenienti dall'8 per mille alla Chiesa Cattolica calano tutti gli anni e questi soldi sono importanti anche nel nostro piccolo perché oltre le iniziative caritative servono anche per lo stipendio dei sacerdoti e per gli interventi sull'edilizia di culto. E più o meno tutte le nostre parrocchie in passato hanno beneficiato di questi contributi per interventi edilizi.
A questo proposito l'Economo suggeriva un'iniziativa che potremmo mettere in campo abbastanza facilmente in aggiunta alla promozione delle offerte liberali. In effetti c'è un'ampia parte di parrocchiani che non sono tenuti a fare dichiarazione dei redditi e che quindi difficilmente appongono la firma dell'8 per mille alla Chiesa Cattolica. E solitamente molta gente che più è legata alle parrocchie si trova in questa condizione (pensionati, alcuni dipendenti, ecc.). Anche queste persone possono fare la scelta dell'8 per mille alla chiesa cattolica ma dovrebbero compilare uno specifico modulo scaricabile dal sito dell'Agenzia delle Entrate e consegnarlo ad esempio in un ufficio postale. Si potrebbe cercare di intercettare queste persone inserendo uno specifico avviso negli avvisi finali delle celebrazioni. E mettendo a disposizione 1-2 persone per ogni parrocchia che al termine della messa distribuiscono questi moduli, aiutano nella compilazione e li ritirano prendendosi poi carico di consegnarli agli uffici postali. Sarebbe necessario farlo entro il 30 novembre. Se a Don Marco può andare bene noi a Solarolo vorremmo cominciare già da domenica prossima. Se qualcuno di qualche altra parrocchia vuole dare una mano a riguardo possiamo parlarne insieme.
Decisioni Deliberate:
Si è deciso di procedere con l'iniziativa dando l'ok per Solarolo e vedendo se si riesce ad organizzarsi nelle altre parrocchie.
6) VARIAZIONE DEGLI ORARI DELLE CELEBRAZIONI EUCARISTICHEDon Marco Sbravati:
Noi sacerdoti siamo rimasti in 2 con l'aiuto di don Arturo che però non sempre c'è. Sarebbe importare dare la possibilità di seguire la comunità. Il problema è la coincidenza degli orari tra messe di parrocchie diverse. Uno dei due sacerdoti non si può mai liberare la domenica mattina per seguire altre attività. E' importante garantire l'Eucarestia a tutte le comunità nell'ottica dell'Unità Pastorale. Cioè che ci sia un equilibrio all'interno dell'Unità Pastorale. Per questo motivo i sacerdoti vogliono avanzare una proposta di modifica degli orari delle messe che però non è una proposta già decisa ma una proposta aperta a modifiche.
Emanuela Berta:
Nei giorni passati ho fatto un sondaggio a Cerlongo e lo spostamento dell'orario della messa della mattina della domenica, se anticipato, è visto positivamente dai parrocchiani. Invece riguardo la messa del sabato sera i parrocchiani hanno espresso un grandissimo rammarico nel toglierla. Piuttosto Cerlongo proporrebbe di spostarla ad un orario precedente nel pomeriggio. Infatti c'è il desiderio di tante persone di avere la presenza fisica del sacerdote. Tante persone che non riescono ad andare a messa alla domenica mattina. Le Celebrazioni Eucaristiche sono anche un momento di incontro tra i sacerdoti e le persone. Se il problema è la qualità liturgica delle Celebrazioni ci si può lavorare.
Don Marco Mani:
La proposta che vogliamo avanzare per i giorni festivi sarebbe la seguente:
- sabato ore 18:00 Goito
- domenica ore 9:00 Vasto
- domenica ore 9:30 Goito
- domenica ore 10:30 Cerlongo
- domenica ore 11:00 Solarolo
- domenica ore 18:00 Goito
Cioè si proponeva di togliere la messa a Goito della domenica mattina alle 8:00, di anticipare la messa a Vasto della domenica alle ore 9:00, di anticipare la messa a Cerlongo della mattina alle 10:30, di togliere la messa a Cerlongo del sabato sera alle 18:00.
Roberta Viesi:
La messa del sabato sera alle 18:00 non si potrebbe mettere a Cerlongo e togliere a Goito?
Don Marco Sbravati:
A Goito il sabato sera ci sono circa 60-80 persone, il triplo di quelle presenti a Cerlongo.
Roberta Viesi:
Quindi il criterio seguito è quello di cercare di riuscire a dire tutte le messe anche in soli 2 sacerdoti? Di essere autonomi in 2 senza aiuti esterni?
Giuseppe Consadori:
Quindi se non ho capito male il sacerdote che dice la messa la domenica mattina a Goito, poi va a dirla a Solarolo e quello che la dice a Vasto, poi va a dirla a Cerlongo?
Emanuela Berta:
Non si potrebbe celebrare il sabato sera una messa alle 17:00 a Cerlongo ed una a Goito alle 18:00? Così non ci sarebbero sovrapposizioni di orari. Il nostro problema è l'assenza di sacerdoti all'interno della comunità, un gruppo di persone rischia di non vedere più il sacerdote.
Silvana Dalla Ba:
Non si potrebbero fare 2 messe alle 9:30 e 2 messe alle 11:00? Così a Vasto rimarrebbe alle 9:30.
Don Marco Sbravati:
Preferiremmo non avere più messe contemporanee per poter gestire meglio altre eventuali attività.
Giuseppe Consadori:
Si potrebbe cominciare gradualmente e anticipare per il momento di soli 15 minuti le messe di Vasto e di Cerlongo.
Emanuela Berta:
La messa del sabato sera a Cerlongo non potrebbe essere sostituita da una Liturgia celebrata dal diacono?
Claudio Balasina:
Non possiamo, dovremmo essere autorizzati con specifica deroga dal Vescovo.
Don Marco Sbravati:
Invece per le messe feriali volevamo proporre:
- lunedì alle ore 18 a rotazione nelle varie frazioni che non costituiscono parrocchia (Torre, Massimbona, Maglio, San Lorenzo, Sacca)
- martedì alle ore 8:00 a Goito e alle ore 8:30 a Solarolo
- mercoledì alle ore 8:00 a Goito e alle ore 8:30 a Cerlongo
- giovedì messa a cadenza mensile a Villa Maddalena (il 3° giovedì del mese) e alla Casa della Rosa (il 2° giovedì del mese)
- venerdì alle ore 8:00 a Goito e alle ore 8:30 a Cerlongo
- in Avvento e Quaresima momenti liturgici comunitari come ad esempio novena, via crucis, ecc.
Emanuela Berta:
Si ricomincia l'Adorazione Eucaristica itinerante del giovedì sera?
Don Marco Mani:
L'Adorazione è la comunità che si raccoglie. Dovremmo domandarci se le nostre Adorazioni sono pietose quando nelle nostre parrocchie ci troviamo in non più di 10 persone. In questi casi le Adorazioni non hanno nessun senso. A livello personale ci si può anche trovare a pregare davanti al tabernacolo senza Adorazione Eucaristica. E' la stessa cosa.
Anna Zenesini:
Anche solo l'esposizione del Santissimo è importante.
Don Marco Sbravati:
Diamo mandato ai referenti della Liturgia di decidere riguardo alle adorazioni del giovedì sera.
Emanuela Berta:
Per la comunità che prega non è la stessa cosa pregare nell'Adorazione Eucaristica piuttosto che davanti al tabernacolo.
Alberto Varini:
Nonostante a Solarolo ci sia sempre poca gente all'Adorazione Eucaristica, anche io ci tengo molto. Una parrocchia senza Adorazione Eucaristica sarebbe molto triste. Il Valore dell'Adorazione Eucaristica non è dato dal numero di persone presenti.
Don Marco Sbravati:
Vorrei l'Adorazione di comunità, l'Adorazione deve unire i gruppi, potrebbero essere i ministri straordinari ad esporre, occorre che ci sia chi suona, ecc.
Emanuela Berta:
Riguardo agli orari delle messe vedo che i sacerdoti sono già orientati e che non c'è spazio per modifiche.
Giuseppe Consadori:
Prendiamoci un po' di tempo per meditare un po'.
Don Marco Sbravati:
Comunque cerchiamo di decidere entro Natale.
Daniela Malgarini:
Con i nuovi orari potremmo cominciare con l'Avvento?
Don Marco Sbravati:
E' troppo presto. Impegniamoci a far girare le informazioni riguardo ai nuovi orari. E poi fra 2 settimane decidiamo. Fino al 26 novembre comunque non cambia niente.
Decisioni Deliberate:
Per le messe feriali confermate le proposte dei Sacerdoti.
Per l'Adorazione Eucaristica si rimanda lo studio delle varie possibilità al gruppo dei Referenti della Liturgia.
Per le messe festive lasciamo un breve tempo di meditazione e poi ci si ritrova per decidere tra due settimane.
7) VARIE ED EVENTUALIDon Marco Sbravati:
Il Calendario delle varie attività delle 4 parrocchie è condiviso sul Drive dell'email dell'Unità Pastorale. E' un foglio excel che si può modificare facilmente. Manderò il link sui gruppi dei vari Referenti che potranno aggiungere o modificare i vari eventi.
I Gruppi dei Referenti da adesso devono cominciare ad agire e devono cominciare a trovarsi singolarmente.
Il Gruppo della Liturgia oltre al tema della Adorazione Eucaristica dovrà cominciare a pensare anche all'Avvento.
Il Gruppo della Formazione parte con il cammino formativo dell'età evolutiva.
Importante che i 3 Circoli ANSPI si trovino per decidere come gestire il tesseramento, che si trovino anche senza sacerdoti. Occorre cominciare ad agire come responsabili dell'azione pastorale. Per il prezzo delle tessere ANSPI dei bambini scannatevi pure quanto volete, ma dovete decidere un prezzo unico per tutti e 3 i Circoli ANSPI.
....
Terminati gli argomenti, la seduta è tolta alle ore 22:30.
Consiglio Pastorale Parrocchiale Unitario21 settembre 2023Presenti: don Marco Sbravati, Suor Atanasia, Suor Flora, Suor Irene, Suor Cecile, Berta Emanuela, Cerini Luciano, Consadori Giuseppe, Dalla Ba Silvana, Malgarini Daniela, Milani Matteo, Sai Elena, Saroti Vittorio, Viesi Roberta, Tosi Simone, Varini Alberto.
Moderatore della serata: Milani Matteo
Presiede il priore-parroco Don Marco Mani.
Alle ore 20:30 di giovedì 21 settembre, nel salone dell'oratorio di Goito, si riunisce il Consiglio Pastorale Parrocchiale per discutere i seguenti punti all'Ordine del Giorno:
1- Preghiera
2- Verbale già anticipato e approvato all'unanimità
3- Punto della situazione sul progetto diocesano
4- la Visita pastorale
5- Varie ed eventuali
1- Preghiera
Don Marco Mani introduce la seduta del Consiglio Pastorale attraverso il canto "Vieni Spirito" e la lettura del Vangelo Mt 9.9-13 e sottolinea che chi incontra Gesù, lo sceglie e lo segue, ma occorre cercare strade e modi per restare uniti a Gesù perché anche altri decidano di seguirlo.
I presenti recitano poi insieme il Salmo 18 (19) e la preghiera del Padre Nostro.
2- Approvazione del verbale precedente
Viene approvato all'unanimità il verbale della seduta precedente pubblicato sul sito dell'Unità Pastorale "Madonna della Salute".
3- Punto della situazione sul progetto diocesano
Don Marco Sbravati comunica che sono stati individuati i referenti per ogni ambito del progetto diocesano ed esorta alla pazienza affinché negli anni il pensiero di lavorare insieme prenda piede, ma è necessario valutare che traiettoria darsi.
In merito alla formazione di Pastorale Giovanile, occorre prendere contatti con il Tavolo dell'Età Evolutiva e iniziare il percorso pianificato.
Propone poi di modificare il percorso di adolescenti e preadolescenti in via sperimentale: dalla II media alla IV Superiore i ragazzi saranno coinvolti in un percorso formativo che dal 29 settembre a giugno li vedrà convergere in forma itinerante nei tre oratori di Goito, Cerlongo e Solarolo il venerdì dalle 20.30 alle 22.30 con Matteo Milani, Suor Irene, don Marco stesso e Sara Madella quali responsabili. Questa sarà un'esperienza libera, di gruppo e formativa allo stesso tempo.
Don Marco aggiunge che i genitori convocati alla presentazione del progetto si sono dichiarati perplessi ma hanno compreso che l'esperienza è interessante. Il patto educativo stipulato coi ragazzi li occuperà per tre venerdì al mese, mentre il quarto sarà libero e sarà dedicato a giochi e ad attività ludiche. Per coinvolgere i ragazzi di III e IV Superiore un sabato al mese sarà dedicato nell'animazione dei ragazzi di 5 Primaria e I media coordinati da Giulia Nardi.
Silvana esprime il proprio timore che i pochi ragazzi del Vasto non si sentano coinvolti.
4- Visita pastorale
Don Marco Mani comunica che S.E. il Vescovo ha approvato il programma della visita pastorale prevista dal 10 al 15 ottobre e ne descrive in maniera dettagliata gli appuntamenti giorno per giorno, come riporta la locandina:
martedì 10 ottobre CHIESA CHE ACCOGLIE
mercoledì 11 ottobre CHIESA AL SERVIZIO
giovedì 12 ottobre CHIESA NEL MONDO
venerdì 13 ottobre CHIESA CHE EDUCA
sabato 14 ottobre CHIESA CHE FORMA
domenica 15 ottobre CHIESA CHE CELEBRA
Con l'aiuto dei presenti, don Marco Mani corregge e rettifica il programma proposto soprattutto nel coinvolgere gruppi ed associazioni non citate.
5- Varie ed eventuali
Don Marco Sbravati propone di modificare gli orari delle Sante Messe affinché queste abbiano un minimo di dignità eucaristica e comunitaria.
Informa che don Arturo contribuirà a dare una mano anche perché la convergenza di Solarolo e Cerlongo alle ore 11 e Goito alle ore 10 ne rende impossibile la celebrazione a due soli sacerdoti. Chiede anche di valutare la Santa Messsa a Cerlongo il sabato sera sottolineando che la partecipazione esigua non richiede una Messa prefestiva. Segue discussione tra i partecipanti al Consiglio circa l'eventualità che sia celebrata una sola Messa prefestiva nell'UP. Manuela interviene sottolineando che la comunità di Cerlongo si aspetta che la Messa del sabato sera, sospesa durante l'estate, venga ripristinata
Don Marco Mani propone di prendere una decisione solo dopo la Visita Pastorale.
Terminati gli argomenti, la seduta è tolta alle ore 22:30.
Consiglio Pastorale Parrocchiale Unitario7 giugno 2023Presenti: don Enrico Castiglioni, don Marco Sbravati, Claudio Balasina, Suor Atanasia, Suor Flora, Suor Irene, Berta Emanuela, Consadori Giuseppe, Greggio Stefano, Malgarini Daniela, Milani Matteo, Sai Elena, Viesi Roberta,, Tosi Simone, Varini Alberto.
Moderatore della serata: Milani Matteo
Presiede il priore-parroco Don Marco Mani.
Alle ore 20:30 di mercoledì 7 giugno, nel salone dell'oratorio di Goito, si riunisce il Consiglio Pastorale Parrocchiale per discutere i seguenti punti all'Ordine del Giorno:
1- introduzione con preghiera;
2- approvazione del verbale precedente;
3- presentazione di don Andrea Bonesi e don Francesco Freddi;
4- intervento di don Andrea e don Francesco, che ci presentano la proposta del Servizio Diocesano dell'Età Evolutiva;
5- ampia discussione della proposta con possibilità di domande e confronto basate su
approvazione della proposta
comprendere quali sono i passi da sviluppare e in che modo saremo aiutati nel percorso
6- come questa proposta di cammino della Pastorale Giovanile della nostra comunità si inserisce nel cammino proposto all'assemblea unitaria del 3 giugno;
7- varie ed eventuali.
1- Introduzione con preghiera
Don Marco Sbravati introduce la seduta del Consiglio Pastorale attraverso il canto "Vieni o Spirito" e la lettura del Vangelo di Marco 1, 16-20 e del Salmo 15, invitando i presenti a essere vigilanti e pronti ad accogliere la chiamata del Signore che ci dona il Suo amore e la Sua ricchezza.
2- Approvazione del verbale precedente
Viene approvato all'unanimità il verbale della seduta precedente pubblicato sul sito dell'Unità Pastorale "Madonna della Salute".
3- Presentazione di don Andrea Bonesi e don Francesco Freddi
Don Marco Sbravati presenta i due membri del Tavolo per l'Età Evolutiva: don Francesco Freddi, sacerdote e studioso di Teologia Pastorale e collaboratore di Pastorale Giovanile e Ufficio Catechistico, e don Andrea Bonesi, collaboratore di don Francesco Freddi e sacerdote presso la Parrocchia di S. Leonardo. Segue una rapida presentazione dei membri del CPPU presenti.
4- Intervento di don Andrea e don Francesco, che ci presentano la proposta del Servizio Diocesano dell'Età Evolutiva
Don Francesco Freddi precisa che il Servizio Diocesano dell'Età Evolutiva esce dagli uffici del centro pastorale per dedicarsi ad aree attentamente individuate.
Come diocesi, questo Servizio può aiutare le UP a capire i cammini generativi partendo dalle persone che ci sono in queste realtà, uscendo dagli schemi con coraggio e creatività.
Don Andrea Bonesi aggiunge che nelle comunità c'è del potenziale su cui è utile lavorare. Per portare l'annuncio di Cristo morto e risorto, è opportuno discernere le persone che potrebbero essere coinvolte nel processo di formazione dal Battesimo fino alla Vocazione: parola di Dio e Magistero, non solo pedagogia e psicologia.
In sintesi, è necessario trovare una équipe in tutta la UP pensando a un criterio per scegliere le persone che abbiano il desiderio di mettersi in gioco, facilitando lo scambio di opinioni che facciano emergere delle prospettive.
Don Francesco Freddi propone di pensare a percorsi accattivanti poiché dinamiche e paradigmi stanno cambiando. Se vogliamo essere generativi, dobbiamo capire come discutere insieme ad altri nel contesto del Magistero e della Chiesa.
5- Ampia discussione della proposta con possibilità di domande e confronto basate su
approvazione della proposta
comprendere quali sono i passi da sviluppare e in che modo saremo aiutati nel percorso
Manuela interviene esprimendo la propria fatica a capire come questa equipe possa comprendere un arco così ampio.
Don Marco Mani precisa che da anni stiamo tentando di lavorare nell'ottica di una UP anche se purtroppo il dialogo è ancora scarso e l'unica attività che davvero funziona è il Grest.
Don Marco Sbravati invita a non stare fermi nella settorializzazione. La capacità di annuncio nella nostra UP è scarsa, nonostante l'aggregazione sia altissima.
Don Francesco Freddi sostiene che per far partire dei processi si debbano operare delle forzature e don Andrea Bonesi aggiunge che non si tratta di un fenomeno veloce, ma spaventa perché è nuovo e indefinito.
Simone approva la proposta di cambiamento, pur non interrompendo né scardinando niente e sottolinea che per sostenere le famiglie nel percorso battesimale servono più energia e più tempo, anche per ripensare il catechismo.
Don Marco Sbravati apprezza che spesso si propongano tante attività, ma trova molto più accattivante l'idea di mettersi attorno a un tavolo e condividere insieme la propria visione.
Daniela ritiene che trovare persone che si mettano in gioco rappresenti lo scoglio maggiore.
Don Andrea Bonesi suggerisce allora un cambio di prospettiva con l'obiettivo di fare quello che si può e con chi ci sarà. La Visita Pastorale può essere proprio l'occasione per pensare a questo nuovo cammino.
Al termine della discussione, il Consiglio approva la proposta di iniziare il cammino presentato.
6- Come questa proposta di cammino della Pastorale Giovanile della nostra comunità si inserisce nel cammino proposto all'assemblea unitaria del 3 giugno
Don Marco Mani sottolinea la necessità di individuare referenti per ogni comunità e attivare ascolto e comunicazione.
Matteo propone di fissare dei colloqui con ogni singolo animatore del Grest per approfondirne la conoscenza.
Don Marco Sbravati condivide i dubbi sulla modalità con cui annunciare il cammino della Pastorale Giovanile prima della Visita Pastorale e individuare le persone che possano costituire questo piccolo gruppo di collaborazione e aggiunge che il prossimo 15 giugno si terrà una riunione dell'Area di Formazione per capire come muoversi e come procedere l'anno prossimo.
Don Francesco Freddi conclude dicendo che conoscere questo cammino il prima possibile è già una forma di annuncio ed evangelizzazione.
7- Varie ed eventuali.
Matteo anticipa che la prossima riunione del CPPU sarà fissata e comunicata in seguito alla richiesta del Vescovo a data da destinarsi.
Terminati gli argomenti, la seduta è tolta alle ore 22:15.
Consiglio Pastorale Parrocchiale Unitario24 marzo 2023Presenti: don Enrico Castiglioni, don Marco Sbravati, Claudio Balasina, Suor Atanasia, Suor Flora , Suor Irene, Suor Cècile, Greggio Stefano, Malgarini Daniela, Sai Elena, Milani Matteo, Viesi Roberta, Dalla Ba Silvana, Sartori Vittorio, Consadori Giuseppe, Tosi Simone, Villagrossi Martina.
Moderatore della serata: Milani Matteo
Presiede il priore-parroco Don Marco Mani.
Alle ore 20:30 di venerdì 24 marzo, in un'aula dell'oratorio di Goito, si riunisce il Consiglio Pastorale Parrocchiale per discutere i seguenti punti all'Ordine del Giorno:
1- introduzione con preghiera;
2- rilievo di situazione sulla Pastorale Giovanile nell'Unità Pastorale;
3- progetto sulla equipe di Pastorale Giovanile. Discussione sul progetto;
4- oratori;
5- Visita Pastorale del Vescovo.
1- Introduzione con preghiera
Don Marco introduce la seduta del Consiglio Pastorale con il canto Vieni, Santo Spirito di Dio, la lettura e il commento di una pagina del Vangelo secondo Matteo e la recita della preghiera Padre, rendici degni di servire di Madre Teresa di Calcutta.
2- Rilievo di situazione
Prende la parola Matteo che illustra il rilievo di situazione dei gruppi giovanili e ne segnala i punti di forza: esistono cinque diversi gruppi giovanili, Grest e campi estivi spronano e attirano la partecipazione giovanile e adulti esterni sono disponibili nell'aiutare i vari gruppi.
Ne sottolinea tuttavia anche i punti di crisi: il lavoro indipendente dei cinque diversi gruppi, l'estremo isolamento di ogni comunità, il passaggio critico tra catechismo e gruppo post-cresima, la scarsa attenzione dei genitori al percorso di fede e l'assenza di percorsi di formazione per educatori, con i quali però collabora Dario Boschetto in qualità di educatore professionale.
Don Marco Sbravati riconosce il compito educativo-aggregativo essenziale di Dario perché ha un ruolo di coordinamento, ma a lui non possiamo affidare il ruolo di educatore di fede. Poiché sono pochi gli educatori, occorre fare scelte e interrogarsi se sia opportuno sospendere il gruppo o puntare su corsi di formazione per suscitare il ministero di educatore. Se i Cristiani sono i figli della gioia, dovrebbe essere naturale trasmettere questa gioia ai più piccoli e riscoprire la bellezza più intima della nostra comunità annunciando il Vangelo. Aggiunge che a Goito soltanto esiste anche un gruppo di giovani universitari e lavoratori, formato da educatori, mentre a Cerlongo gli adulti sono aiutati da ragazzi di terza e quarta Superiore poiché mancano gli educatori.
Suor Irene suggerisce di trovare modalità per suscitare la fede puntando all'essenziale. Crede che il Grest sia espressione della comunità dove gli adulti si prendono cura dei ragazzi e un'occasione in cui si ritrova la comunità.
Don Marco Sbravati sottolinea che il problema è presente a livello mondiale, ma ci sono realtà in cui l'aspetto comunitario prevale su quello dei gruppi che non funzionano più. Ragazzi e adulti infatti si ritrovano una volta alla settimana col sacerdote che fa formazione, per cui l'aspetto comunitario funziona e si sta bene insieme. Nella nostra Unità Pastorale manca l'identificazione delle comunità diverse e ciò rallenta il processo di cammino coi giovani.
Don Marco Mani aggiunge quanto sia importante il progetto di vita spirituale nella liturgia che raduna la comunità.
Matteo conclude dicendo che per prima e seconda Superiore funziona la partecipazione costante alle attività ludiche e spirituali, mentre altri gruppi di età risultano più scoperti.
3- Progetto sulla equipe di Pastorale Giovanile. Discussione sul progetto
Don Marco Sbravati sottolinea come la comunità dei Cristiani abbia in sé il ruolo educativo di giovani e ragazzi e, in prospettiva della mancanza di giovani sacerdoti, sente la necessità di cambiare mentalità e costituire una equipe di Pastorale Giovanile composta da adulti o giovani famiglie che all'interno della comunità abbiano a cuore l'attenzione educativa di adolescenti e giovani. Parlare di Pastorale Giovanile significa considerare più fasce di età e questa equipe deve diventare una esigenza. Senza sentire l'ansia di scegliere le persone che andranno a farne parte, occorre crearne le condizioni rompendo la mentalità e spezzando le divisioni tra parrocchie, perciò a partire da quest'anno il Grest estivo sarà quello dell'Unità Pastorale.
Silvana sottolinea la difficoltà di formare le persone della equipe e propone di puntare sulla formazione dei genitori.
Simone ritiene importante che tutte le comunità si sentano coinvolte, perciò occorre creare le condizioni affinché ciò avvenga e trovare persone che aiutino.
Matteo propone di definire le condizioni per svolgere questo lavoro e Suor Irene suggerisce che gli incontri spirituali quaresimali del giovedì sera che riuniscono persone di tutta l'UP potrebbero rivelarsi utili per informare i presenti del progetto.
4- Oratori
Nell'ottica di questa attività, don Marco Sbravati ritiene importante ragionare sugli oratori e sulle risorse per la gestione degli oratori come espressione di vitalità. Le risorse di cui disponiamo non sono al momento usate al meglio, ma è necessario porci l'obiettivo di coordinarci per dare espressione a ciò che siamo.
5- Visita Pastorale del Vescovo
Don Marco Mani comunica che la Visita Pastorale del Vescovo avrà luogo dal 10 al 15 ottobre e rinnova l'invito a incontrarsi per organizzare l'evento con indicazioni più concrete.
Il prossimo Consiglio è fissato per mercoledì 7 giugno alle 21:00 .
Terminati gli argomenti, la seduta è tolta alle ore 22:15.
Consiglio Pastorale Parrocchiale Unitario12 maggio 2022Presenti: Don Enrico Castiglioni, don Jonathan Guicciardi, Claudio Balasina, Suor Atanasia, Suor Annamaria, Suor Irene, Greggio Stefano, Malgarini Daniela, Sai Elena, Milani Matteo, Viesi Roberta, Maddalena Annamaria, Berta Emanuela, Varini Alberto, Dalla Ba Silvana, Geminiani Arianna, Castrovillari Rosario, Sartori Vittorio.
Assenti giustificati: Consadori Giuseppe, Cerini Luciano,Villagrossi Martina, Suor Cècile, Tosi Simone.
Moderatore della serata: Milani Matteo
Presiede il priore-parroco Don Marco Mani.
Alle ore 20:30 di giovedì 12 maggio nel teatro dell'oratorio di Goito si riunisce il Consiglio Pastorale Parrocchiale per discutere i seguenti punti all'Ordine del Giorno:
1- introduzione con preghiera;
2- approvazione del verbale della seduta precedente;
3- formazione degli adulti: partecipanti, progetto, formatori e date;
4- visita pastorale: inizio della preparazione dell'evento;
5- conoscenza di attività di ogni parrocchia;
6- eventi estivi;
7- varie ed eventuali.
1- Introduzione con preghiera
Don Marco introduce la seduta del Consiglio Pastorale con il canto Vieni, Santo Spirito di Dio e con la lettura e il commento di una pagina del Vangelo secondo Giovanni.
2- Approvazione del verbale della seduta precedente
Viene approvato all'unanimità il verbale della seduta precedente pubblicato sul sito.
3- Formazione degli adulti: partecipanti, progetto, formatori e date
Don Marco elenca i nomi delle persone che si sono liberamente offerte di partecipare al corso di formazione degli adulti (Gabriella Balasina, Gabriella Savioli, Nadia Piadena, Massimo Mazzoni, Giuseppe Consadori, Vittorio Veneri, Emanuela Berta, Ornella Vighi, Luca Comencini, Suor Irene) e ricorda che il percorso sarà formato da cinque incontri che si terranno il venerdì a partire dal 20 maggio dalle 20.30 alle 22.30 presso l'oratorio di Goito. I formatori saranno lo stesso don Marco e gli operatori dell'ufficio catechistico.
Il primo incontro verterà sulla modalità in cui ci si relaziona con gli adulti, attingendo da materiale disponibile sul sito della Diocesi, e introdurrà il metodo del focus group;
il 27 maggio i partecipanti prenderanno parte a tre laboratori;
il 10 giugno si ragionerà sui risultati emersi nei focus group e sulle prospettive future;
il 17 giugno si terrà un work cafè: in un'atmosfera informale i partecipanti avranno un dialogo dinamico e aperto intorno a un tavolo e scriveranno le proprie idee su una tovaglia di carta;
il 24 giugno ci sarà un lavoro di sintesi e si rifletterà sugli atteggiamenti fondamentali per operare con gli adulti.
4- Visita pastorale: inizio della preparazione dell'evento
Don Marco comunica di aver ricevuto dall'Ufficio Pastorale la richiesta di posticipare la visita pastorale (prevista per metà novembre) all'inizio di dicembre.
Emanuela ricorda che S.E. il Vescovo chiede che in ogni parrocchia ci siano équipe di comunione: si tratta di gruppi ministeriali di persone, già attive in ambiti diversi, da individuare attraverso un'assemblea parrocchiale sulla base della disponibilità dei membri.
Don Marco informa che il 4 giugno a Mantova si terrà un incontro per conoscersi e ricevere le prime indicazioni per confrontarsi sui vari aspetti della propria parrocchia; seguiranno la cena in seminario e la Veglia di Pentecoste in Duomo. La Diocesi si occuperà di coordinare i vari gruppi.
Alcuni membri del Consiglio sollevano la questione dello scarso preavviso con cui convocare l'assemblea, ma don Marco ricorda che l'assemblea è necessaria per invitare tutti coloro che già lavorano in Parrocchia e informarli del progetto. Sarà l'occasione per parlare della visita pastorale e del gruppo che farà da coordinatore delle relazioni tra il Vescovo e la comunità. Suor Annamaria invece vorrebbe che l'assemblea fosse aperta a tutti.
Don Marco sottolinea quanto sia fondamentale che ogni battezzato abbia il proprio ruolo e compito nella comunità ed esorta ad avere attenzione per tutte le realtà sul territorio.
Emanuela e Matteo invitano a circoscrivere gli ambiti della Parrocchia e individuare le categorie coinvolte (liturgia, carità, catechesi, volontariato). Don Marco chiede aiuto a chi possa organizzare questa assemblea, preferibilmente entro il 4 giugno.
Emanuela ritiene opportuno nel frattempo informare il Vescovo che non siamo ancora pronti ma che ci lavoreremo.
Il Consiglio discute sulle modalità con cui convocare l'assemblea e si propone che un piccolo gruppo per ogni Parrocchia decida come tenere le rispettive assemblee. Don Marco propone che tutto il Consiglio si riunisca per prepararla, ma secondo Annamaria saranno necessari almeno due o tre passaggi per lavorare in gruppo e giungere a una sintesi.
Matteo suggerisce di individuare all'interno del Consiglio le persone che si incontrino per stabilire cosa affrontare nell'assemblea: si rendono disponibili Silvana e/o Giuseppe per Vasto, Annamaria per Cerlongo, Vittorio per Solarolo e Daniela per Goito.
Don Marco propone l'incontro per giovedì 19 maggio alle ore 21:00 in Oratorio a Goito. Le idee emerse in quella occasione circoleranno nella chat di gruppo per discuterle e confrontarsi.
5- Conoscenza di attività di ogni parrocchia
Don Marco invita un rappresentante di ogni parrocchia a rendere note le attività ivi svolte.
Silvana per Vasto prende la parola elencandole come segue:
gruppo addetto alla pulizia, al decoro degli ambienti parrocchiali e alla organizzazione delle celebrazioni liturgiche; gruppo per contatto con persone impossibilitate a partecipare alle funzioni liturgiche; catechesi degli adulti; CPAE per la gestione delle entrate e delle uscite; gruppo Caritas; attività di volontariato che favoriscono momenti di partecipazione e aggregazione tra parrocchiani e la raccolta di fondi destinati ad attività caritatevoli e di manutenzione degli ambienti; ministri dell'Eucarestia.
Silvana sottolinea inoltre che una caratteristica della propria parrocchia è quella di offrire il caffè in canonica a chiunque raggiunga Vasto per la S. Messa domenicale. Si tratta di un momento importante per curare l'amicizia e le relazioni personali, soprattutto con gli anziani, e dimostrarsi disponibili nei confronti degli altri, consapevoli che il Vangelo passa anche attraverso questi gesti.
Arianna per Solarolo menziona la collaborazione con l'Acli per le attività dell'Oratorio, il gruppo dei Ministranti, la festa di Santa Margherita, gli spettacoli di Natale e gli sforzi per riportare a Solarolo il Grest estivo.
Emanuela per Cerlongo nomina la bocciofila, che organizza eventi sportivi in estate quali pallavolo, calcio saponato, cene e gestione del piccolo bar serale, i gruppi catechistici, il Grest estivo molto partecipato, il gruppo adolescenti, il gruppo famiglie con attività e laboratori creativi per bambini che valorizzano l'oratorio. Sottolinea che la domenica sono previste due coppie di famiglie disponibili a riaprire e sorvegliare l'oratorio, che è al contempo sede in cui alcuni cittadini di Cerlongo possono presentare i propri libri e diffondere cultura. Ricorda inoltre l'associazione delle giovani mamme che si occupa di iniziative di carità per supportare situazioni problematiche, le feste di ringraziamento, la festa del burièl, la fiaccolata di Natale con i bambini, il Coro del Caldone e le attività del doposcuola, frequentato anche da bambini stranieri disposti a condividere le preghiere della propria religione.
Daniela per Goito elenca la lectio divina settimanale sul Vangelo della domenica, l'Adorazione Eucaristica una volta al mese e ogni sabato dalle 8:00 alle 17:30, il Sacramento della Riconciliazione ogni sabato pomeriggio, gli incontri con i gruppi delle famiglie, le feste di S. Lucia del patrono S. Pietro, di S. Antonio Abate, le S. Messe per S. Rita e S. Lorenzo, il coro parrocchiale, il gruppo Caritas, il gruppo dei ministranti e dei catechisti, l'organizzazione di pranzi benefici, le gite organizzate, i viaggi di gruppo e lo spettacolo con i bambini del catechismo. Nella nuova normalità raggiunta, auspica che riprendano anche gli incontri con lo psicologo per gli adolescenti. Matteo ricorda infine il Grest estivo e il gruppo degli studenti universitari.
6- Eventi estivi
Don Jonathan comunica le date del Grest che si terrà a Goito nelle ultime due settimane di giugno, a Cerlongo le prime due di luglio e a Solarolo in agosto.
Informa che domenica 8 maggio nel pomeriggio è iniziato il corso per animatori e che le iscrizioni per i campi scuola dei preadolescenti sono state aperte e velocemente chiuse visto l'alto numero di adesioni. Per gli adolescenti dalla terza Superiore in poi è previsto un servizio presso la Comunità Papa Giovanni XXIII di Rimini, per i giovani dieci giorni in Francia.
7- Varie ed eventuali
Don Marco rende note le date delle SS. Messe nelle frazioni (il 22 maggio a Maglio e il 10 agosto a San Lorenzo) e comunica che il 31 maggio alle ore 20:30 si terrà a Goito la S. Messa di chiusura del mese mariano con processione nelle vie del paese.
Don Jonathan invita a riflettere e rivedere l'orario delle SS. Messe prefestive e festive nei mesi di luglio e agosto: lo slittamento dell'orario dalle 18:00 alle 19:00 è dovuto alle temperature di questi mesi e ha come obiettivo quello di favorire una maggiore partecipazione dei fedeli. Il Consiglio approva all'unanimità.
Il prossimo Consiglio è fissato per settembre.
Si conclude l'incontro recitando l' Ave Maria, preghiera rivolta alla Regina della Pace.
Terminati gli argomenti, la seduta è tolta alle ore 22:15.
Consiglio Pastorale Parrocchiale Unitario "Madonna della Salute"25 febbraio 2022Presenti: Don Enrico Castiglioni, Claudio Balasina, Suor Annamaria, Suor Cècile, Suor Irene, Greggio Stefano, Malgarini Daniela, Sai Elena, Tosi Simone, Viesi Roberta, Berta Emanuela, Varini Alberto, Consadori Giuseppe, Dalla Ba Silvana, Castrovillari Rosario, Villagrossi Martina, Saroti Vittorio.
Assenti giustificati: Suor Atanasia, don Jonathan Guicciardi, Milani Matteo, Geminiani Arianna, Maddalena Annamaria, Cerini Luciano.
Moderatrice della serata: Daniela Malgarini
Presiede il priore-parroco Don Marco Mani.
Alle ore 20:30 di venerdì 25 febbraio nel teatro dell'oratorio di Goito si riunisce il Consiglio Pastorale Parrocchiale per discutere i seguenti punti all'Ordine del Giorno:
1- Introduzione con preghiera
2- approvazione del verbale della seduta precedente
3- presentazione del progetto di formazione degli adulti e testimonianza
4- varie ed eventuali
Don Marco introduce la seduta del Consiglio Pastorale con la preghiera per la pace tra Russia e Ucraina.
Viene approvato all'unanimità il verbale della seduta precedente pubblicato sul sito.
Don Marco prende la parola e sottolinea come l'obiettivo della catechesi degli adulti sia quello di uscire dalla cerchia della sagrestia e incontrare le persone che non partecipano alla vita della comunità e alla S. Messa. Per questo propone una seconda evangelizzazione che vada oltre la prima evangelizzazione dell'iniziazione cristiana affinché anche queste persone incontrino nuovamente il Vangelo e seguano Gesù Cristo. È necessario però ricordare cosa significhi essere adulti: persone che hanno una vita propria con responsabilità in famiglia, nella società, nella professione. Il cammino dovrebbe vederli come protagonisti, non solo come fruitori o ricettori di insegnamenti provenienti da altri.
Don Marco ricorda che nei corsi in preparazione al matrimonio o al battesimo i partecipanti aderiscono positivamente, ma piano piano la vita soffoca e assorbe queste persone. Situazioni dolorose come problemi di salute, lutti, separazioni potrebbero essere occasioni per annunciare il Vangelo, ma noi adulti evangelizzatori purtroppo non sappiamo camminare con coloro che soffrono: l'atteggiamento da adottare non è istruire ma camminare con loro, ascoltare ciò che hanno da dire e condividere le esperienze che stanno vivendo. È fondamentale riscoprire il Vangelo non con loro ma per loro e creare un contesto umano e relazionale perché una persona si senta a proprio agio.
Il percorso di formazione per adulti è un progetto articolato in sette incontri ed è già condotto in otto parrocchie della Diocesi.
Nella prima fase si vive l'esperienza in gruppi - focus group - con un animatore dell'ascolto esterno e una lettura ragionata delle sintesi emerse nei gruppi.
Nella seconda fase si fa esperienza a turno di animatore del gruppo e ci si autoeduca a condurre un gruppo.
Don Marco introduce il video della testimonianza di Maurizio e Annamaria, due coniugi che vivono tale esperienza nella parrocchia di San Giorgio. Avendo sperimentato che l'annuncio ai ragazzi è sterile se non ci sono intorno adulti con un percorso di fede alle spalle, hanno pensato a un percorso per coinvolgere e coinvolgersi in parrocchia e nella società per arrivare al cuore delle persone e innestarsi in esso.
La coppia di San Giorgio ritiene che il senso di una seconda evangelizzazione non sia cercare teorie, ma trovare ciò che aiuta nelle scelte della giornata: annunciare la Parola è ascoltare le persone rispetto a valori, relazioni e bisogni della vita quotidiana. Il focus group è mettersi alla scoperta dell'altro e di sé stessi, una scoperta reciproca affinché si formi una relazione di gruppo che stimoli una condivisione emozionale e affettiva. La formazione è fondamentale per essere in grado di ascoltare le persone.
Il nostro compito come cristiani è mettersi in gioco, porsi al servizio dell'altro con il desiderio di instaurare un dialogo con esso.
Nella propria parrocchia Maurizio e Annamaria hanno cominciato a chiamare le persone non proponendo una lectio divina o un ascolto della Parola, ma con una provocazione hanno suscitato in loro la consapevolezza che le esperienze di vita quotidiana trovano una risposta nella Parola e si ritrovano dentro un disegno d Dio che non avevano percepito. Noi siamo perciò solo strumenti e per questo dobbiamo formarci.
Al termine della testimonianza, Emanuela afferma che si debba lavorare negli spazi in cui siamo già attivi, ma sottolinea che dovremmo riuscire a frequentare questo corso anche se è importante che non siano sempre le stesse persone.
Don Enrico aggiunge che i gruppi debbano essere formati da adulti di varie estrazioni.
Alberto invece si dichiara non convinto dalla testimonianza che non fa molto riferimento al Vangelo, ma sa molto di relativismo etico.
Giuseppe trova il progetto condivisibile da tutti e, appoggiato da Daniela, aggiunge che sarebbe opportuno attivare il corso per i presenti e altre perone che frequentano la parrocchia.
Rosario pensa che ascoltare aiuti per la propria vita spirituale. Dobbiamo perciò essere esperti di umanità.
Don Marco comunica che il cammino sinodale prevede gruppi di animazione in cui alcuni faranno da moderatori e facilitatori. Propone che entro Pasqua siano individuati gli utenti e che dopo Pasqua si inizi la formazione prevista dal corso e invita a fargli presente chi ha intenzione di partecipare.
Silvana definisce il corso interessante, ma le esigenze di casa non le permettono di partecipare.
Alberto chiede quali siano le iniziative estive per i ragazzi e sottolinea la necessità di attività per adulti che siano spirituali, di preghiera, sportive, culturali, musicali.
Don Marco propone di trattare le esperienze estive e ulteriori iniziative durante il prossimo CPPU previsto per venerdì 29 aprile.
Si conclude l'incontro recitando l' Ave Maria, Regina della Pace.
Terminati gli argomenti, la seduta è tolta alle 22:15.
Consiglio Pastorale Parrocchiale Unitario "Madonna della Salute"
Mercoledì 24 novembre 2021Presenti: DON JONATHAN GUICCIARDI, DON ENRICO CASTIGLIONI, CLAUDIO BALASINA, SUOR ATANASIA, SUOR ANNAMARIA, SUOR CÈCILE, SUOR IRENE, STEFANO GREGGIO, DANIELA MALGARINI, ELENA SAI, SIMONE TOSI, ROBERTA VIESI, EMANUELA BERTA, ARIANNA GEMINIANI, GIUSEPPE CONSADORI, MATTEO MILANI, ALBERTO VARINI, SILVANA DALLA BA.
Presiede il Parroco DON MARCO MANI.
Nella serata di mercoledì 24 novembre nel teatro dell'oratorio di Goito, si riunisce il Consiglio Pastorale Parrocchiale. La seduta è aperta alle ore 20:30 con il seguente O.d.G.:
1. preghiera iniziale;
2. approvazione verbale del Consiglio precedente;
3. presentazione da parte delle catechiste dell'itinerario catechistico;
4. aggiornamento sulla giornata del 4 settembre;
5. varie ed eventuali.
Prende la parola don Jonathan, che introduce il canto "Riuniti nel tuo nome". Dopo la lettura del brano "Alzati gli occhi, vide" tratto dal Vangelo di Luca, don Jonathan commenta come i membri del CPPU debbano affinare i propri occhi per comprendere il regno che avanza e cogliere l'umanità più bella e più vera, riscoprendo la bellezza della relazione umana.
Si approva il verbale precedente.
Successivamente Manuela si fa portavoce di Annamaria, assente giustificata, e riporta che a Cerlongo l'itinerario catechistico è stato accolto in maniera positiva per quanto riguarda la nuova modalità di programmazione del lavoro. Le catechiste dell'iniziazione cristiana si sentono tranquille partendo dal Vangelo e allo stesso tempo libere di impostare il proprio lavoro. Per gli adolescenti, invece, la catechesi si rivela più efficace quando all'interno del gruppo interviene un giovane che appoggi le catechiste. Per questo motivo si stanno reclutando giovani anche per gli altri gruppi oltre alla Quinta, alla Prima e Seconda media.
Per quanto riguarda Goito, Suor Annamaria comunica che animatori e i catechisti sono entusiasti e che i ragazzi delle medie stanno partecipando attivamente, nonostante gli impegni scolastici. Contribuiscono a creare un buon clima di unione anche le attività del sabato sera, che prevedono la S. Messa alle ore 18, una cena insieme e la conclusione con discussione e giochi di una tappa intrapresa. Nonostante ciò, don Jonathan sottolinea che a volte è difficile trovare armonia tra ragazzi e catechisti a causa della distanza generazionale.
Per Solarolo, Arianna comunica che il catechismo per gli adolescenti è iniziato da poco, mentre l'iniziazione cristiana prosegue con successo. Alberto a questo proposito avanza la richiesta di un catechismo che si svincoli dal Vangelo della domenica e si basi sulla presentazione di contenuti di fede di base. Propone inoltre un sussidio per evitare che i catechisti improvvisino e sottolinea la necessità di una base etica e culturale comune. Don Marco ribatte che dal punto di vista pedagogico e biblico verrebbe a mancare omogeneità tra la celebrazione e il percorso formativo che i bambini stanno vivendo. Il metodo induttivo appartiene al passato.
Don Jonathan, sostenuto da Manuela, aggiunge che il catechismo non è un impianto moralistico da imparare e che bisogna allenare i bambini all'incontro e a fare esperienza. Dal Vangelo si ricavano gli atteggiamenti da assumere.
In merito all'incontro del 4 settembre con Mons. Busca, Giuseppe riporta che il Vescovo ha affrontato il tema della Chiesa che sogniamo e che sarà possibile edificare attraverso il percorso sinodale. L'obiettivo principale è quello di realizzare il sogno missionario arrivando a tutti senza limiti di appartenenza. La Chiesa perciò ha a cuore l'educazione a essere prossimi a chi è fragile, a vivere l'impegno per il bene comune, per la giustizia e la cura del Creato. La sinodalità si realizza metabolizzando i sogni e con l'esercizio di buone pratiche di preparazione, di impegno e personale e comunitario. Anche piccoli gesti di vita quotidiana possono contribuire a realizzare la nostra missione per costruire il bene comune. Il percorso sinodale diocesano non prevede che si debbano necessariamente implementare nuovi progetti a livello parrocchiale e/o di Unità Pastorale né progetti calati dall'alto da realizzare a livello diocesano, se non quello di realizzare il sogno missionario, concretamente richiamato da Papa Francesco attraverso le omelie e i documenti di indirizzo programmatico. Alla fine sono state presentate le tappe del percorso sinodale che si concluderà con la visita dell'Unità Pastorale prevista nel biennio 2022 – 2023.
Suor Annamaria sottolinea l'importanza di una fase di avvio che prevede la fase di ascolto della Parola, delle persone e del territorio, la scelta della sperimentazione e la fase della proposta per mettere in atto la sperimentazione e capire quale strada intraprendere. Il nucleo fondante è la ritessitura delle relazioni e intanto restiamo in attesa delle indicazioni da parte della Diocesi.
Circa la formazione degli adulti, don Marco sostituisce i due coniugi Nicolini che avrebbero dovuto partecipare al Consiglio, ma impediti da un impegno improvviso. Introduce un lavoro sui discepoli di Emmaus (Lc 24:13 – 35) che, dopo la lettura, prevede di sintetizzare in una parola gli atteggiamenti degli uomini e gli atteggiamenti di Gesù e rispondere ad alcune domande.
Ci si divide in due gruppi per rispondere alle domande e si condividono poi le risposte nel gruppo riunito.
Primo gruppo: gli atteggiamenti umani sono sintetizzati con la parola CONFUSIONE, quelli di Gesù con l'espressione ACCOMPAGNAMENTO, che ascolta e condivide.
Secondo gruppo: gli atteggiamenti umani sono sintetizzati con le parole SFIDUCIA e ALLONTAMENTO, quelli di Gesù con le parole PRESENZA e CONDIVISIONE.
1- Chi potrebbero essere oggi i "due di loro"?
Primo gruppo: Potremmo essere noi Cristiani, sempre accompagnati da Lui.
Secondo gruppo: Potrebbero essere i Cristiani che rifiutano il cambiamento oppure chi è stato provato dalla vita.
2- Quali atteggiamenti e quali emozioni /sentimenti riesci a leggere?
Primo gruppo: Riusciamo a leggere l'emozione di sentirsi toccati da una presenza che subito non viene percepita, ma che si evolve nel corso della narrazione, l'ascolto libero senza preconcetti.
Secondo gruppo: Leggiamo sfiducia, scoraggiamento, demotivazione, scarsa creatività.
3- Cosa farebbe Gesù oggi qui?
Primo gruppo: Oggi Gesù si metterebbe al nostro fianco e con pazienza ci rimprovererebbe, ma ci accompagnerebbe nell'ascolto libero e umile delle persone.
Secondo gruppo: Gesù susciterebbe delle domande per indurci ad ascoltare e creare relazione con le persone lontane da noi.
4- Cosa può fare la comunità imparando da questa narrazione per uscire da una situazione di chiusura?
Primo gruppo: La comunità potrebbe osare e lasciarsi provocare in relazioni anche scomode.
Secondo gruppo: La comunità potrebbe mettersi in relazione e in ascolto, partendo dai colleghi di lavoro o dai vicini di casa.
5- Chi può dare una mano e con quali esperienze?
Primo gruppo: Ognuno di noi potrebbe dare una mano in base ai propri talenti. Tutti possono dare testimonianza della vita vissuta all'insegna del Vangelo con le proprie opere. La testimonianza potrebbe avvenire attraverso la fede e l'amore per il Signore e per gli altri.
Secondo gruppo: Tutti possono dare una mano, i religiosi e le persone che si preparano a un ascolto con gli adulti. I centri di ascolto sono necessari per mettersi in relazione e rendersi disponibili per tutti al di là dell'evangelizzazione.
Al termine della condivisione, don Marco propone corsi di formazione e invita a dare testimonianza dell'essere Cristiani.
Manuela condivide con il gruppo la propria esperienza a Cerlongo, dove lei funge da punto di riferimento per Musulmani e Indiani. Grazie a questo, i loro figli minori frequentano le ore di Religione a scuola, a differenza dei fratelli maggiori.
Don Marco, appoggiato da don Enrico, aggiunge che attraverso testimonianze solidali al di là del della Caritas possiamo suscitare delle domande. L'individualismo invece rimane nell'anonimato.
Comunica infine che la visita pastorale del Vescovo avrà luogo per sette giorni nel periodo compreso dal 19 settembre al 18 dicembre e propone a partire dal 14 novembre.
Il prossimo CPPU si terrà in data 7 febbraio 2022.
La seduta è tolta alle ore 22:30.
Consiglio Pastorale Parrocchiale Unitario "Madonna della Salute" Lunedì 4 ottobre 2021 Presenti: DON JONATHAN GUICCIARDI, DON ENRICO CASTIGLIONI, CLAUDIO BALASINA, SUOR ATANASIA, SUOR ANNAMARIA, SUOR CÈCILE, SUOR IRENE, STEFANO GREGGIO, DANIELA MALGARINI, ELENA SAI, SIMONE TOSI, ROBERTA VIESI, EMANUELA BERTA, ANNA MARIA MADDALENA, ARIANNA GEMINIANI, GIUSEPPE CONSADORI, MARTINA VILLAGROSSI, MATTEO MILANI, ROSARIO CASTROVILLARI, LUCIANO CERINI, ALBERTO VARINI, GIUSEPPE CONSADORI, SILVANA DALLA BA.
Presiede il Parroco DON MARCO MANI.
Nella serata di lunedì 4 ottobre nel salone dell'oratorio di Goito, si riunisce il Consiglio Pastorale Parrocchiale. La seduta è aperta alle ore 20:45 con il seguente O.d.G.:
- preghiera;
- presentazione del progetto catechistico a partire dalla scrittura;
- la catechesi degli adulti; rilievo di situazione, obiettivi e catechisti degli adulti;
- incontro del 4 settembre in Seminario: relazione dei partecipanti.
Prende la parola don Enrico Castiglioni, che dopo 21 anni ha terminato il proprio mandato presso la comunità di Campitello e che sarà collaboratore dell'Unità Pastorale di Goito.
Dopo il canto iniziale e la preghiera presieduta da don Marco, il Parroco presenta il percorso catechistico che da settembre a novembre e durante l'Avvento metterà al centro la Parola.
Nei primi mesi dell'anno catechistico il progetto
Sotto l'Albero sarà il sussidio dedicato all’Educazione alla fede dei fanciulli e dei preadolescenti. Poi si passerà al progetto che prevede di partire dal brano del Vangelo della domenica che ogni gruppo sceglierà come il più opportuno e dal quale i catechisti individueranno una parola o una frase che accompagnerà il gruppo per tutto il periodo e susciterà interrogativi nei partecipanti.
Don Marco sottolinea che l'obiettivo da realizzare sarà l'attenzione alla Parola attraverso la lettura e rilettura del brano scelto e modalità creative per riesprimere il racconto biblico che siano ispirate dalla fantasia dei bambini e dei catechisti. Durante la liturgia i bambini presenteranno il proprio lavoro e le catechiste proporranno un'attività caritativa che permetta di realizzare concretamente la proposta. Il progetto è stato accolto con entusiasmo dalle catechiste perché offre diversi spunti di riflessione e di animazione.
Don Marco invita i rappresentanti delle singole parrocchie a fare un rilievo di situazione circa la catechesi per adulti a livello locale.
Prende la parola Emanuela che riferisce che dal 2017 a Cerlongo una decina di famiglie partecipa alla catechesi con frequenza mensile. Mentre Emanuela si è sempre occupata dell'aspetto relazionale ed educativo, il ruolo di referente spirituale, sino a settembre ricoperto da don Alessandro, sarà di competenza di don Marco. Questo esperimento è nato dall'esigenza di alcune famiglie di confrontarsi sulle problematiche comuni circa l'educazione dei bambini e i rapporti di coppia. Esistono anche famiglie giovani o non italofone da seguire e sarebbero necessari altri educatori che permettano di aprirsi a questa nuova realtà.
Prosegue Giuseppe quale rappresentante di Vasto, dove la catechesi per adulti tenuta da don Jonathan coinvolge ormai da anni 6 -7 coppie con frequenza mensile. Ogni incontro termina con un momento di convivialità che aiuta a creare affiatamento e coesione, nonostante ci siano gruppi familiari che per motivi anagrafici si fatica a coinvolgere.
Don Marco condivide l'esperienza di catechesi a Goito che, prima della pandemia, coinvolgeva i genitori della scuola materna “Angeli Custodi” e degli altri gruppi di catechesi. Tutte le settimane si tiene la
lectio divina,
che purtroppo non è molto partecipata.
Arianna per Solarolo conferma che i genitori della parrocchia sono invitati a partecipare alla catechesi che si tiene a Goito.
Dopo che alcuni membri del Consiglio hanno proposto un maggiore coinvolgimento delle persone sole dell'Unità Pastorale, si sottolinea come non esistano proposte adeguate per anziani e sposi.
Suor Annamaria auspica che si attivino iniziative per le famiglie che non frequentano la parrocchia.
Simone, che insieme alla moglie accompagna i neo-genitori al sacramento del Battesimo, lamenta come alla fine del percorso di formazione i genitori con cui si sono condivise le scelte educative a stento salutino e auspica che si pensi alle famiglie di figli dagli 0 ai 6 anni.
Emanuela invita a creare una relazione con le famiglie magari con iniziative che non siano prettamente spirituali e Daniela propone anche incontri online sulle problematiche educative dei bambini più piccoli.
Don Marco pone il problema di trovare educatori e facilitatori che siano formati e portino avanti il progetto, ma ritiene necessario coinvolgere le catechiste alla
lectio come formazione.
Martina interviene e sostiene don Marco nel sottolineare la necessità di fare proposte concrete a breve termine, uscendo dalla logica del “parlare e insegnare” per entrare in quella del “camminare insieme”.
Don Marco propone di riunirsi presto in piccoli gruppi per rendere più fattivo ed efficace il contributo di tutti i membri del Consiglio.
Il Parroco rimanda il punto 4 all'incontro successivo fissato per mercoledì 24 novembre alle ore 20:30 e comunica che il ristoratore del vecchio mulino di Massimbona ha richiesto che la chiesa locale possa essere sede di matrimoni. Sottolineando la visione commercialistica della proposta, il Consiglio approva che nella chiesa celebrino i sacramenti solo i residenti per esprimere la comunione con la comunità cristiana. Aggiunge che, in accordo col Comune e con i proprietari, i giardini intorno alla chiesa di Massimbona saranno dedicati a don Alberto Bonizzi, Priore a Goito dal 1993 al 2005, quale segno di riconoscenza per il suo mandato. La chiesa, dedicata a San Pietro in Vincoli, sarà sede di eventi spirituali e culturali, il primo dei quali si terrà il 16 ottobre con la presentazione del libro di don Marco “Nella vecchiaia daranno ancora frutti” e gli interventi della ministra Bonetti e del biblista Vignolo.
La seduta è tolta alle ore 22:15.
Consiglio Pastorale Parrocchiale Unitario "Madonna della Salute"lunedì 14 giugno 2021Presenti: DON ALESSANDRO FRANZONI, DON JONATHAN GUICCIARDI, CLAUDIO BALASINA, SUOR ATANASIA, SUOR ANNAMARIA, STEFANO GREGGIO, DANIELA MALGARINI, ELENA SAI, SIMONE TOSI, ROBERTA VIESI, EMANUELA BERTA, ANNA MARIA MADDALENA, ARIANNA GEMINIANI, VITTORIO SARTORI, GIUSEPPE CONSADORI, MARTINA VILLAGROSSI, MATTEO MILANI
Presiede il Parroco DON MARCO MANI.
Nella serata di lunedì 14 giugno alle ore 20.30 nel cortile interno della canonica si è riunito il Consiglio Pastorale Parrocchiale Unitario "Madonna della Salute" per trattare il seguente ordine del giorno:
1. preghiera iniziale;
2. ripresa delle tre sintesi elaborate dai gruppi per arrivare a indicare qualche linea di fondo per la nostra attività catechistica nelle diverse parrocchie;
3. individuazione del gruppetto che con don Marco incontrerà l'Ordinario diocesano come restituzione della prevista e in vista della visita pastorale futura;
4. varie ed eventuali.
1. Preghiera iniziale
Dopo il canto corale "Vieni, Santo Spirito di Dio" e la lettura del Vangelo di Marco, vv 26-34, prende la parola Don Jonathan, felice di aver rivisto tra gli animatori del Grest parrocchiale ragazzi che si erano allontanati dalla vita cristiana. Sottolinea che il Signore trova sempre le strade per portare a termine la Sua opera e che noi dobbiamo assecondarla, senza avere paura di fidarci. Recitiamo insieme la preghiera del Padre Nostro per continuare a vedere Dio nell'opera.
2. Ripresa delle tre sintesi elaborate dai gruppi per arrivare a indicare qualche linea di fondo per la nostra attività catechistica nelle diverse parrocchie
Ritenuto letto e approvato il verbale del Consiglio precedente, Matteo introduce le sintesi elaborate dai gruppi e disponibili sul sito (Daniela portavoce del Gruppo Verde, Emanuela per il Gruppo Rosso, Roberta per il Gruppo Giallo).
Al termine delle sintesi, Daniela propone quale esempio di attività caritativa quella di accompagnare i bambini che frequentano il catechismo a visitare gli anziani impossibilitati a uscire di casa e di cui si ha notizia. Ciò aiuterebbe i bambini a riflettere sull'esperienza vissuta e a rinsaldare i rapporti tra generazioni. Sottolinea inoltre la necessità di trovare modalità per spiegare il Vangelo in maniera più approfondita.
Claudio fa notare come le tre relazioni esposte siano accomunate dal servizio, che egli ritiene un punto su cui soffermarsi e lavorare.
Emanuela sollecita indicazioni pratiche su cosa si intenda per "servizio".
Suor Annamaria sostiene che al centro della nostra attenzione non ci siano solo i bambini che ci vengono affidati per il catechismo, ma anche e soprattutto ragazzi, giovani e adulti, con i quali recuperare la relazione.
Annamaria, certa che coltivare le relazioni con i genitori sia fondamentale affinché non si esaurisca tutto all'interno del gruppo catechistico, vorrebbe proporre agli adolescenti di affiancare almeno una volta al mese chi anima la S. Messa anche attraverso il canto perché si sentano coinvolti e protagonisti dell'essere cristiani e appartenenti alla Chiesa.
Don Alessandro, dopo aver sottolineato due probabili rischi, avere una programmazione catechistica troppo dettagliata che non lascia libertà di progettazione oppure l'anarchia, invita a scegliere 7 – 8 passi del Vangelo e a seguire una programmazione che preveda quattro fasi:
- lettura
- interpretazione del messaggio del Vangelo
- proposta di servizio
- rilettura del servizio alla luce della parola di Dio letta durante il primo incontro.
Per questo rileva la necessità di individuare un ristretto gruppo di sette membri, responsabile del progetto per tutta l'UP, che tuttavia conceda ai catechisti libertà creativa. A ciò don Marco aggiunge che è importante anche la celebrazione e quella domenicale rappresenta un'occasione per presentare attraverso segni e canti ciò che si è vissuto. La liturgia non la si spiega, la si impara vivendola in maniera creativa affinché non rimanga a livello puramente teorico. La Parola di Dio rappresenta il punto di partenza che incrocia la vita della gente e conduce a servizi liturgici e caritativi.
Nonostante lo scollamento che suor Annamaria evidenzia tra il prima e dopo Cresima, don Marco sottolinea la necessità di concentrarsi dapprima sui bambini, con la prospettiva di ampliare il progetto anche a giovani e adulti, come auspicano suor Annamaria e Matteo, che cita le parole del Vescovo "I ragazzi non sono bottiglie da riempire, ma da stappare".
Emanuela propone che sarebbe opportuno incontrare i genitori una volta al mese per spiegare il brano del Vangelo che si intende affrontare con i bambini.
3- Individuazione del gruppetto che con don Marco incontrerà l'Ordinario diocesano come restituzione della prevista e in vista della visita pastorale futura
Don Marco comunica che il Vescovo ha intenzione di incontrare una rappresentanza del CPPU per la costituzione e formazione dei gruppi ministeriali e, dopo aver condiviso le date disponibili, si decide per venerdì 25 giugno alle ore 21:00. Il gruppo sarà formato da Giuseppe, Emanuela, Vittorio, Matteo e una suora.
4. Varie ed eventuali
Emanuela ritiene necessario trovare i sette membri del gruppo di catechisti entro la settimana perché durante l'estate si incontrino e riescano a proporre il lavoro entro l'inaugurazione del nuovo anno catechistico.
Chiede inoltre come sarà gestita la Parrocchia di Cerlongo dopo che don Alessandro ha reso ufficiale l'intenzione di dedicarsi per un anno ai senzatetto di Milano e auspica che ci sia modo di sentire e soddisfare le esigenze di Cerlongo. Don Marco conferma che saranno mantenuti gli stessi servizi sinora garantiti e anticipa che il prossimo CPPU si terrà lunedì 27 settembre.
Si conclude l'incontro con una preghiera.
La seduta è tolta alle ore 22:00.
Consiglio Pastorale Parrocchiale Unitario "Madonna della Salute"domenica 9 maggio 2021Presenti: DON ALESSANDRO FRANZONI, DON JONATHAN GUICCIARDI (fino alle 16:00), CLAUDIO BALASINA, SUOR IRIDE, SUOR ATANASIA, SUOR ANNAMARIA, SUOR CECILE, STEFANO GREGGIO, DANIELA MALGARINI, ROSARIO CASTROVILLARI (dalle 16:00), ELENA SAI, SIMONE TOSI, ROBERTA VIESI, EMANUELA BERTA, LUCIANO CERINI, ARIANNA GEMINIANI, VITTORIO SAROTI, ALBERTO VARINI, GIUSEPPE CONSADORI, SILVANA DALLA BA, MARTINA VILLAGROSSI, MATTEO MILANI (dalle 16:30).
Presiede il Parroco DON MARCO MANI.
Domenica 9 maggio presso il teatro dell'oratorio di Goito, si riunisce il Consiglio Pastorale Parrocchiale.
La seduta è aperta alle ore 15:00 e ha come oggetto il seguente O.d.G.:
1- preghiera iniziale;
2- presentazione da parte di un rappresentante per parrocchia dei rilievi di situazione circa la catechesi di Goito, Cerlongo con Vasto e Solarolo;
3- intervento di don Marco riguardante la riflessione sulla catechesi proposta da Papa Francesco;
4- dibattito su quanto esposto (con fine di analizzare i rilievi di situazione e iniziare fase propositiva sul tema della catechesi);
5- dibattito sull'incontro col Vescovo Marco e individuazione di temi per la visita pastorale.
Dopo la preghiera iniziale, un rappresentante scelto per ogni parrocchia espone il rilievo di situazione circa la catechesi, da cui emergono elementi di criticità e punti forza di Goito, Solarolo e Cerlongo con Vasto. Il testo degli interventi si trova sul sito della Unità Pastorale.
Suor Annamaria sottolinea la fatica delle catechiste a immergersi nel nucleo familiare dei bambini, nonostante l'incontro coi genitori sia una delle tappe affrontate da anni. Ritiene che la catechesi possa rivelarsi grazia di Dio e diventare trampolino di lancio per i ministranti, che desiderano essere coinvolti e partecipare alla S. Messa. È altresì importante che i bambini capiscano il valore del servizio con i poveri, i malati, gli anziani e che la catechesi è anche in funzione di altri aspetti.
Siccome è importante entrare in relazione con le famiglie e creare con esse un rapporto individuale, Luciano informa che il gruppo famiglie di Cerlongo ha introdotto le video-chiamate con visione di cartoni animati per coinvolgere i più piccoli.
Don Marco osserva quanto sia necessario iniziare un percorso con i genitori affinché diventino protagonisti e che, come gli Scout, dovremmo adottare riti di passaggio, ossia differenti fasi della vita che definiscono il percorso di una persona a seconda degli insegnamenti e dei valori interiorizzati. Invita inoltre a renderci responsabili e condividere le nostre risorse con chi ne ha meno all'interno dell'Unità Pastorale e ci esorta a riflettere sulla possibilità di coinvolgere i più piccoli con una S. Messa a misura di bambino per avvicinare anche le famiglie.
Poiché la catechesi ha come compito primario quello di incontrare la Parola di Dio, questa non può essere solo qualcosa di preconfezionato che giustapponiamo, ma essere al centro della catechesi per favorire l'incontro con Gesù e la scelta di essere Suoi amici.
Don Marco propone la provocazione del Papa, secondo il quale dovremmo rivedere la nostra catechesi e ripensare le nostre comunità. La Chiesa ci propone una vita cristiana comunitaria e il compito di genitore, prete, catechista deve favorire l'incontro con Gesù Cristo per il bene di tutta la comunità. Per uscire dalla crisi che stiamo attraversando, siamo invitati a metterci al servizio, vivere il Vangelo in modo semplice gli uni con gli altri e privilegiare poveri, sofferenti, abbandonati, al fine di creare dinamiche che rafforzino le comunità. È necessario perciò individuare i bisogni e le necessità della comunità e riscoprire la "compassione" intesa non come commiserazione, ma come il sentimento di vicinanza a chi è in difficoltà.
Nella Diocesi si sta pensando alla proposta di una catechesi familiare poiché la catechesi dura una vita, non solo l'anno del Sacramento. Nel lavoro di catechesi dovremmo pensare soprattutto alle famiglie più lontane.
Don Marco suggerisce di dividerci in tre gruppi laboratoriali per arrivare al prossimo incontro con proposte concrete al fine di realizzare un piccolo vademecum per i catechisti dell'intera UP. In ciascun gruppo, che riceverà indicazioni di lavoro, ci saranno catechisti e religiosi.
Dopo il nostro ultimo incontro col Vescovo e in vista della prossima Visita Pastorale, vogliamo proporre come tema di approfondimento quello suggerito da Emanuela: la creazione di gruppi ministeriali affinché in ogni parrocchia ci sia una equipe di laici (gruppo ministeriale) che siano di riferimento per tutti gli aspetti della vita parrocchiale, per la comunità e i presbiteri. I gruppi verranno comunicati in settimana.
Don Marco informa che domenica 30 maggio il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato di Sua Santità, concelebrerà la S. Messa delle ore 10:00 a conclusione del mese mariano e in occasione del 75° anniversario dell'elevazione della nostra chiesa a Basilica.
Un rappresentante del CPPU si impegnerà a leggere un messaggio di saluto al Cardinale.
Il prossimo incontro è previsto per il 14 giugno alle ore 20:30 in oratorio.
La seduta è tolta alle ore 17:00.
Consiglio Pastorale Parrocchiale Unitario "Madonna della Salute"domenica 7 febbraio 2021Presenti: DON ALESSANDRO FRANZONI, DON JONATHAN GUICCIARDI, CLAUDIO BALASINA, SUOR IRIDE, SUOR ATANASIA, SUOR ANNAMARIA, SUOR CECILE, STEFANO GREGGIO, DANIELA MALGARINI, MATTEO MILANI, ELENA SAI, SIMONE TOSI, ROBERTA VIESI, EMANUELA BERTA, LUCIANO CERINI, ANNA MARIA MADDALENA, ARIANNA GEMINIANI, VITTORIO SAROTI, ALBERTO VARINI, GIUSEPPE CONSADORI, SILVANA DALLA BA.
Presiede il Parroco DON MARCO MANI.
La seduta è aperta alle ore 15:30 e ha come oggetto il seguente O.d.G.:
1- preghiera iniziale
2- significato del Consiglio e sue finalità
3- condivisione delle riflessioni svolte nei vari gruppi delle parrocchie, compresi preti e suore
4- individuazione del lavoro successivo del Consiglio e date appuntamenti futuri
5- scelta tra i componenti di un segretario-verbalista e di un moderatore
Dopo la preghiera, la lettura del vangelo di Marco 2, 1-12 e la riflessione proposta da don Jonathan che identifica i componenti del Consiglio Pastorale come facilitatori di relazioni, creativi e ponte di miracoli, ogni membro del CPPU si presenta brevemente e don Marco designa Elena come verbalista.
Don Alessandro illustra la definizione di Consiglio Pastorale, che ha carattere consultivo ed è rappresentativo di tutta l'UP nei diversi carismi e ministeri. Il CPPU, al quale possono partecipare persone esterne che possono intervenire solo se autorizzate, ha durata di cinque anni e intende aiutare il parroco a individuarne le linee fondamentali dell'azione pastorale.
Si consiglia che l'OdG venga affisso in chiesa e che la sintesi del verbale sia comunicata alla comunità.
Un rappresentante scelto di ogni comunità e delle religiose presenta la sintesi dell'incontro sui temi proposti per un inizio di riflessione durante le feste natalizie e la cui copia è stata consegnata a don Marco. Per Goito, Matteo sottolinea la duplice indispensabile presenza dei sacerdoti sul territorio e la necessità di formare i laici che possano sostituirli nei compiti che non competono esclusivamente al loro ruolo.
Per Cerlongo, Anna Maria sottolinea le criticità del passaggio all'UP, che non sempre si concilia con le esigenze reali della parrocchia. La comunità è parsa inizialmente disorientata, ma la presenza di un sacerdote li ha aiutati a riflettere sulle proprie peculiarità e sui propri limiti. Emerge anche l'esigenza di istituire la figura di un "garante" per la comunità.
Per Solarolo, Alberto evidenzia le stesse considerazioni di Cerlongo, anche se con sfaccettature diverse, e la necessità di far ripartire i gruppi di catechesi, coro e formazione giovani. Chiede inoltre un maggiore coinvolgimento della comunità nelle scelte liturgiche parrocchiali e una cura del rapporto tra sacerdote e famiglie locali, nonostante le difficoltà logistiche e psicologiche a rapportarsi con Goito.
Per Vasto, Giuseppe afferma che da ormai trent'anni hanno superato le criticità evidenziate da Solarolo e Cerlongo e che hanno saputo valorizzare le proprie peculiarità. Sottolinea inoltre l'importanza della celebrazione eucaristica domenicale.
Per le religiose, suor Annamaria propone di promuovere il percorso biblico-spirituale in tutte le comunità dell'UP una volta al mese per la cura pastorale delle famiglie e delle periferie. Enfatizza l'importanza di valorizzare la vita spirituale, le relazioni, l'ascolto, la riconciliazione e il discernimento. In merito alla terza domanda, riservata alle suore, suor Annamaria precisa l'attenzione prioritaria a famiglie, poveri e bisognosi e l'importanza di rafforzare condivisione e responsabilità.
Per i sacerdoti e il diacono, don Marco sostiene che il CPPU debba preparare un progetto pastorale a lunga scadenza non imposto dall'alto, ma proposto dall'UP, evidenzia la necessità in ogni comunità di referenti stabili, della formazione del CPPU e dei laici che ruotano intorno alla comunità. Sottolinea inoltre la dimensione liturgica, catechistica e caritativa con figure di riferimento e soprattutto la formazione biblica, a partire dalla conoscenza del Catechismo della Chiesa italiana.
Alla luce delle osservazioni emerse, don Jonathan sottolinea che nelle nostre parrocchie non si parta da zero grazie alla lectio divina settimanale e alla presenza di chi ha frequentato la catechesi per adulti e il corso di Teologia di Base. È importante che in ogni comunità ci siano rappresentanti che sappiano accogliere le nuove famiglie e, come richiede il diacono Claudio, segnalino famiglie indigenti al Centro di Ascolto locale.
Emanuela precisa che nelle piccole parrocchie come Cerlongo già esistano persone che rivestono questo ruolo.
Alberto sente la necessità della condivisione a livello liturgico e richiede l'analisi di attività pastorali, catechismo dei giovani e carità.
Anna Maria sottolinea che manchi una "regia" che coordini le attività già esistenti.
Don Marco propone che in ogni parrocchia si affronti un lavoro in uno dei seguenti ambiti, carità, liturgia, catechesi, e , osservando le indicazioni che ci vengono fornite dalla Chiesa, si faccia un confronto su ciò che già esiste. Quello che emergerà da queste riflessioni sarà il punto di partenza per il progetto pastorale.
Don Alessandro suggerisce di scegliere un ambito e lavorarci per un anno. Partendo da "un rilievo di situazione", per esempio l'ambito da cui partire per interrogarci potrebbe essere la catechesi e chiederci se quello che stiamo facendo stia andando nella direzione; questo ambito, come precisa don Marco, si intreccia con liturgia e carità. Il progetto pastorale sarà il risultato di un lavoro pluriennale.
Stefano afferma che dobbiamo essere noi convinti, partire da noi stessi e coinvolgere gli altri.
Scelto come moderatore è Matteo Milani e al contempo si nominano come componenti del direttivo Emanuela per Cerlongo, Giuseppe per Vasto e Alberto per Solarolo, i quali si riuniranno per proporre i punti su cui riflettere per il prossimo incontro del CPPU, previsto per domenica 11 aprile alle 15:30.
P.S.
Le relazioni estese dei vari gruppi si possono leggere sul sito dell'UP.
La seduta è tolta alle 17:30.
RELAZIONE DEL GRUPPO GIALLO 04.06.2021
Purtroppo, mancando il sacerdote ed una catechista abbiamo dovuto lavorare con poco materiale. Con le esperienze di suor Atanasia e le interviste fatte precedentemente alle catechiste, si può dire che la catechesi viene svolta partendo dalla lettura del vangelo per favorire l'incontro con Gesù e cercando di trasmettere valori quali l'umanità, l'accoglienza e la dedizione amorosa. Inoltre, si cerca di avvicinarsi il più possibile ai ragazzi: con i più piccoli si lavora attraverso la lettura di parabole e la successiva attuazione che risulta più coinvolgente, mentre con quelli delle medie si punta maggiormente sulla conversazione al fine di far emergere i loro problemi. Da migliorare ci sarebbe la possibilità di offrire un ascolto di testimonianze di vita vissuta, attraverso le quali il ragazzo potrebbe immedesimarsi, inoltre, sarebbe bello far fare esperienze di servizio sia a livello caritativo (raccolta di viveri/adozione a distanza) che liturgico (ministrante).
Le nostre catechiste non si accontentano di comunicare e basta, infatti, una volta letto il vangelo lo si rapporta all' "io" sia del bambino/ragazzo che della catechista in modo che emerga l'insegnamento che la parola di Dio dà alle nostre vite, ovvero, quello che essa suggerisce ad ognuno, cercando di capire come comportarsi per vivere cristianamente.
I catechisti sono rappresentanti della comunità che aiutano il ragazzo a vivere bene la liturgia e la carità, ma bisognerebbe riuscire a coinvolgere maggiormente loro ed i genitori nella partecipazione alla Santa Messa, che purtroppo è molto scarsa, è necessario lavorare di più in questo senso magari facendola animare dai bambini con il supporto dei genitori che rimangono comunque il punto di riferimento per i figli. Infine, sarebbe bello fare formazione catechistica alle famiglie, ma non 'il catechismo in famiglia' come viene proposto dalla diocesi, bensì sarebbe opportuno mantenere l'oratorio come luogo di ritrovo ed il gruppo come punto di incontro affinché il bambino possa sentirsi parte di qualcosa e magari possa mantenere vivo l'entusiasmo che dopo i sacramenti, ai quali partecipa volentieri, viene pian piano perso.
Gruppo Verde - CPPU "Madonna della Salute"
26 maggio 2021
Presenti: DON ALESSANDRO FRANZONI, SUOR ANNAMARIA, DANIELA MALGARINI, ELENA SAI, LUCIANO CERINI, ALBERTO VARINI, MARTINA VILLAGROSSI.
Daniela, nominata dal Priore moderatrice del gruppo, introduce l'incontro con una preghiera e invita i presenti ad avanzare proposte concrete per ognuno dei tre punti relativi al servizio catechistico delle nostre parrocchie.
1- In merito alla catechesi intesa come incontro con Gesù, prende la parola suor Annamaria, che sottolinea con amarezza come la condizione di pandemia abbia impedito ai bambini di incontrarsi e riflettere sul Vangelo della domenica prima della S. Messa festiva. Aggiunge che l'itinerario Sotto l'albero, dal taglio psicologico, non si sofferma in modo esaustivo sulla Parola di Dio. Si è sperimentato perciò lo sviluppo delle parabole evangeliche e proposta una sorta di catechismo itinerante come nuovo modo di "ascoltare" la Parola oggi e coinvolgere i bambini.
Elena approva questo modo di fare catechismo, per il quale tuttavia servono corsi di formazione. Forse per molti bambini e ragazzi il catechismo rappresenta l'unica occasione per conoscere e amare Gesù. I catechisti perciò non devono improvvisare, ma essere affascinanti e corretti nel modo di trasmettere la Verità, educare e far crescere le persone che vengono loro affidate.
Don Alessandro aggiunge che è necessario, ma non scontato, che i catechisti conoscano il Vangelo affinchè i bambini possano innamorarsi della Parola di Dio. Sarebbe sufficiente seguire l'anno liturgico per ritrovarci tutto il mistero di Cristo. Da qui nasce la proposta per un anno e in forma sperimentale dei cartoni animati per i più piccoli e della rappresentazione di scenette per i più grandi, facendo leva sul gruppo famiglie che, come sta accadendo a Cerlongo, aiuta a crescere e migliorare come genitori nel compito educativo e condividere momenti di festa e di preghiera.
2- Sul servizio catechistico inteso come attenzione alla persona, Martina sottolinea quanto sia importante partire dai problemi e dalle domande delle persone, più ancora che dai dogmi. Forse è questo il motivo per cui non riusciamo a coinvolgere i genitori. Riconosce tuttavia l'efficacia del gruppo famiglie che negli anni è riuscito ad avvicinare altre persone anche attraverso attività pratiche.
Don Alessandro pensa che sia necessario prendere sul serio le domande e i desideri dei bambini quale metodo catechetico. Alberto aggiunge che il catechismo della chiesa cattolica è utilissimo per trovare risposte alle nostre domande e propone di regalarlo ai catechisti.
Suor Annamaria è certa che l'approccio corretto sia quello di incontrare bambini e adulti nelle famiglie in cui vivono poichè relazione e confidenza sono già di per sè una testimonianza di fede. Gesù stesso viveva di relazioni e la Chiesa non cresce per proselitisimo, ma per relazione.
3- Per quanto riguarda infine la liturgia e la carità come momenti importanti della vita comunitaria, Martina pensa che l'ideale per unire Vangelo, servizio, impegno sociale, ... sia quello scout.
Alberto insiste sull'importanza di attività caritative come Anffas, Villa Maddalena, mensa Caritas e propone che ogni classe del catechismo possa avviare un'opera caritativa come avviene a Cerlongo, dove la raccolta dei viveri è capillare. Certo è possibile fare dei servizi anche in grandi realtà e associazioni, ma essi rischierebbero di essere delle esperienze occasionali, mentre proposte elaborate nella propria frazione permettono di rendere tali esperienze abituali e non sporadiche. Alberto suggerisce inoltre che a livello liturgico si potrebbe spiegare la messa per poterla vivere pienamente.
Suor Annamaria sottolinea l'importanza delle catechiste quale tramite importante affinché le famiglie vivano la liturgia. Se l'individualismo è imperante, la nostra missione rimane comunque l'apertura, consapevoli tuttavia che l'Altro potrebbe essere anche libero di rifiutare il Vangelo. Proprio la parrocchia è il luogo dove tutto questo può avvenire, perché ambiente vicino e fraterno.
INCONTRO GRUPPO DI LAVORO DI UNITA' PASTORALE
GOITO 24.05.2021, ORE 20.30
PARTECIPANO:
DON MARCO MANI
CLAUDIO BALASINA
SUOR IRIDE
CASTROVILLARI ROSARIO
MILANI MATTEO
BERTA EMANUELA
GEMINIANI ARIANNA
DALLA BA SILVANA
Dopo la lettura del testo "Discorso del Santo Padre Francesco ai partecipanti all'incontro promosso dall'ufficio catechistico nazionale della conferenza episcopale italiana" e tenendo presente le relazioni sull'attività di catechesi nelle diverse parrocchie presentate nell'ultimo Consiglio di Unità Pastorale si procede al confronto di gruppo sulle linee guida proposte da don Marco.
1.
Papa Francesco afferma che la catechesi deve portare ad incontrare Gesù per poi conoscerlo e seguirlo nelle diverse età della vita. Tale incontro si realizza prima di tutto attraverso il vangelo letto, meditato e vissuto. Dall'esperienza nostra e dalla conoscenza che abbiamo del servizio catechistico svolto, nelle nostre parrocchie avviene quanto è indicato dal Papa? In che modo? Che cosa ci sarebbe da migliorare?• La lettura della Bibbia dovrebbe essere il momento centrale attorno a cui ruota tutta l'attività catechistica. Modulando l'approccio a seconda della fascia d'età dei gruppi si può partire dalla lettura di un brano e svilupparne il tema attraverso un'opportuna attività oppure nel caso dei gruppi di adolescenti e di giovani affrontare un tema che sta a cuore e sviscerarlo per condurre al termine il gruppo alla proposta del messaggio evangelico.
• Il libro della Bibbia dovrebbe essere sempre presente, visibile e alla portata di tutti durante l'attività di Catechesi .
• Il catechista secondo le indicazioni di papa Francesco è chi prova a testimoniare l'annuncio gioioso del Vangelo anzitutto con la sua esperienza di fede, la sua capacità di mettersi in relazione, il suo vissuto personale, non sempre può avere tutte le risposte ma importante è che stimoli il gruppo a coltivare le domande.
• Si suggerisce che il gruppo dei catechisti di ciascuna parrocchia possa contare sulla guida e sul supporto di un sacerdote o una suora di riferimento, non solo per la programmazione delle attività ma anche e soprattutto come guida spirituale e confronto personale.
2. Il
Papa indica anche prioritario per il servizio catechistico essere attenti alla persona, ai sui problemi e alle sue domande. Partendo da tutto ciò ci cattura l'interesse della persona e la si porta a trovare le risposte più necessarie in Gesù e nel suo vangelo. Le nostre attività catechistiche hanno questa attenzione oppure ci accontentiamo di comunicazioni cattedratiche e unidirezionali senza prima ascoltare i bambini, i ragazzi, gli adolescenti, i giovani e gli adulti? È necessario assumere questa prospettiva nel servizio catechistico?• Si concorda unanimemente che la prospettiva dell'ascolto e l'attenzione al vissuto personale di bambini e ragazzi è il punto di partenza indispensabile per ogni proposta catechistica. Si rivela particolarmente proficuo saper creare all'interno del proprio gruppo uno spazio di accoglienza e fiducia tale da far sentire i bambini e i ragazzi accolti e liberi di esprimere i propri vissuti personali a volte costituiti anche da dubbi, paure e fragilità.
Questa prospettiva dell'ascolto e dell'accoglienza potrebbe anche portare il gruppo a porre domande "scomode" che potrebbero sembrare persino provocatorie, tutto questo è naturale e non dovrebbe spaventare poiché il catechista non può e non deve avere una risposta per ogni domanda ma può condurre il gruppo ad un confronto e ad un approfondimento.
• Si mette in luce la necessità per i gruppi degli adolescenti e dei giovani di proseguire le relazioni anche fuori dal tempo dell'incontro in presenza: un messaggio, una telefonata, una chiacchierata durante la settimana rinsalda i rapporti, stabilisce un clima di fiducia, fa sentire che l'animatore ha a cuore il ragazzo. Questa indicazione potrebbe essere utile anche per le famiglie dei bambini più piccoli a cui riservare durante la settimana qualche gesto di attenzione.
3.
Il Papa dichiara che la catechesi nasce dalla comunità, i catechisti sono i suoi rappresentanti, ed è finalizzata a creare e a vivere nella comunità. La liturgia e la carità sono due momenti importanti di vita nella comunità. Educhiamo a vivere questi momenti? Quali carenze individuiamo al riguardo? Come possiamo integrare il percorso catechistico?• Per quanto riguarda l'ambito della carità è emersa già dalle catechiste l'esigenza di far vivere ai bambini e ai ragazzi momenti di servizio verso i malati, gli anziani, i poveri della propria comunità e non in modo occasionale ma come parte integrante del percorso catechistico. Sembra oltremodo auspicabile accogliere anche testimonianze significative di carità, in particolar modo far conoscere ai ragazzi la realtà del centro di ascolto della Caritas di Goito attraverso la diretta testimonianza dei protagonisti che la animano, affinchè attraverso l'esperienza diretta emerga nei giovani una particolare attenzione ed una spiccata sensibilità verso il servizio nei confronti di chi ha bisogno.
• La presenza di bambini e di giovani alle celebrazioni liturgiche sembra essere la questione più delicata e complessa poiché si ritiene indispensabile che sia la famiglia a sostenere e sollecitare
la partecipazione almeno alla messa domenicale. In alcune parrocchie della nostra U.P. attraverso l'incarico di ministrante si assicura la partecipazione di un folto gruppo di bambini, un'altra occasione opportuna potrebbe essere quella di accogliere nel coro ragazzi o adolescenti, tuttavia resta ancora difficoltoso motivare la maggioranza dei bambini a frequentare con continuità le celebrazioni liturgiche.
Ancora una volta si rivela una risorsa importante mantenere una relazione personale al di fuori del momento di catechesi, attraverso messaggi, telefonate e rapporti amichevoli con le famiglie
e con i giovani per stimolare momenti di condivisione e di incontro anche durante la S.Messa.
RICOGNIZIONE DEI
PERCORSI DI INIZIAZIONE CRISTIANA
ATTIVI NELL'UNITA' PASTORALE MADONNA DELLA SALUTE
Relazione di Sintesi per la Parrocchia di S.Margherita V.M. di Solarolo
(Aprile 2021)
La parrocchia di Santa Margherita V.M. di Solarolo propone ai ragazzi della propria parrocchia un percorso di iniziazione cristiana che per l'anno 2021 risulta articolato su 3 pluriclassi (IV e V elementare; I e II media; III media post cresima). Negli ultimi anni non è stata attivata la nuova classe riguardante i primi anni di elementare a causa della pandemia del coronavirus e per l'iniziativa di un nuovo percorso educativo che coinvolge i genitori ma di cui i catechisti non conoscono i dettagli.
Ognuna delle 3 pluriclasse è seguita da 2 educatrici ciascuna, di genere femminile, per 2/3 di età compresa tra i 50 ed i 60 anni e per 1/3 di età compresa tra i 30 ed i 40 anni. Le attuali educatrici svolgono praticamente tutte il servizio da oltre dieci anni fino anche a 25 anni.
Visto le piccole dimensioni della parrocchia, le 3 pluriclasse presentano un bacino d'utenza relativamente modesto compreso tra i 5 ed i 9 ragazzi per pluriclasse. A fronte di questi piccoli numeri si segnala comunque una buona percentuale di presenza dei ragazzi agli incontri che si aggira praticamente sempre tra l'80% ed il 90% del bacino d'utenza.
Il luogo di ritrovo degli incontri è presso l'Oratorio parrocchiale di Solarolo con cadenza settimanale per le 2 classi di età più piccola e a settimane alterne per la III media. La durata media degli incontri è sempre di circa 1 ora. Non vi è un orario ed un giorno comune ma in base alle disponibilità i gruppi si incontrano in diversi giorni della settimana, in orari pomeridiani ma diversificati tra i gruppi.
In generale gli incontri si svolgono partendo dal vissuto quotidiano settimanale dei ragazzi sul quale viene avviato un dialogo ed un confronto che, ove possibile, cerca di includere anche brani evangelici. All'inizio o alla fine degli incontri è previsto un breve momento di preghiera. In alcuni gruppi maggiormente ed in altri meno frequentemente vengono utilizzate attività creative/ludiche introduttive, realizzazione di cartelloni per focalizzare i temi trattati, visione di filmati, coinvolgimento di persone esterne che presentano le proprie esperienze (ad esempio Don Jonathan che si rende sempre disponibile) e momenti di lettura alternati da momenti di condivisione. Si ritiene importante che i ragazzi percepiscano comunque la differenza tra gli incontri di iniziazione cristiana e l'attività scolastica.
Il programma educativo seguito durante gli incontri è quello condiviso a livello di unità pastorale con Suor Anna Maria per le pluriclasse di età inferiore alla cresima e con Don Jonathan per la classe post cresima. I temi trattati variano in funzione dell'età dei ragazzi e della eventuale necessità di preparare i ragazzi alla celebrazione dei sacramenti.
Le due pluriclasse di età inferiore alla cresima utilizzano in generale il sussidio diocesano "Sotto l'albero" arricchito e corredato da brani del Vangelo e della Bibbia e da altri testi di vario genere recuperati dalle educatrici (è stato citato ad esempio tra gli altri "il Piccolo Principe"), da sussidi di iniziazione cristiana, siti internet di settore, ecc. cercando di seguire il programma e le tracce indicate dall'unità pastorale.
Come modalità di iterazione con i ragazzi le educatrici dichiarano di previlegiare il dialogo, il confronto, la lettura e discussione dei testi, l'ascolto dei ragazzi, ecc. Si ritiene in generale che i piccoli gruppi funzionino bene per le classi pre-cresima, dove si affrontano meglio i contenuti e si ha maggior cura dei ragazzi. Per i ragazzi post cresima forse risultano più utili i gruppi numerosi sia per motivazioni legate alla socialità sia perché con piccoli gruppi a volte si fa fatica nell'organizzazione di attività particolari.
Non risultano presenti particolari attività strutturate di coordinamento a livello parrocchiale tra le diverse pluriclasse, in particolare durante gli ultimi mesi condizionati dalla pandemia. Al contrario a livello di unità pastorale è presente l'importante coordinamento svolto dalle suore di Goito per le età pre-cresima e da Don Jonathan per le età post-cresima. Questo coordinamento permette di condividere con le altre parrocchie dell'unità pastorale programmi educativi, tracce degli incontri, temi da affrontare, ecc. A livello diocesano si segnalano gli incontri di formazione di vicariato per gli educatori che venivano svolti soprattutto in passato e che di recente sono venuti un po' meno.
Gli attuali educatori di Solarolo non hanno ricevuto una specifica formazione propedeutica al compito a loro affidato ma avendo tutti una lunga esperienza alle spalle (fino anche a 25 anni) hanno nel tempo partecipato a numerosi corsi ed incontri più o meno strutturati e continuativi (sia a livello diocesano, che di vicariato, che parrocchiale, come ad esempio gli incontri di qualche anno fa riguardanti la presentazione del sussidio "Sotto l'albero"). Alcuni educatori hanno poi frequentato a livello personale il corso di teologia di base presso il seminario. Gli educatori ritengono comunque importante una formazione continuativa che purtroppo in alcuni periodi della vita può essere meno presente a causa dei numerosi impegni. Ci tengono inoltre a sottolineare che anche gli incontri settimanali costituiscono "formazione" dell'educatore, in quanto non è solo l'educatore che dona qualcosa ai ragazzi ma sono anche i ragazzi che contribuiscono ad arricchire gli educatori.
L'organizzazione di attività extracatechesi ha purtroppo avuto una battuta di arresto nell'ultimo anno a causa della pandemia da coronavirus. Alcune classi più che altre hanno comunque organizzato in passato attività a sfondo religioso come ad esempio: il sostegno del gruppo dei chierichetti a servizio delle liturgie, la raccolta delle offerte con le cassette quaresimali, le confessioni in gruppo nei periodi forti dell'anno (Avvento, Quaresima), l'animazione delle liturgie domenicali a turno durante Avvento e Quaresima o in occasione di particolari eventi, il coinvolgimento dei ragazzi nelle celebrazioni domenicali, ritiri spirituali in occasione della preparazione dei sacramenti, incontri di inizio e fine catechismo unitari a Goito, incontri con il vescovo in preparazione della Cresima, incontri serali a Goito di catechesi genitori/figli, ecc. Come attività ludico/ricreative si segnalano: spettacolo di Natale, visite ANFASS, recita del rosario nel mese di maggio presso Possenta o San Lorenzo, gita di fine anno al Santuario delle Grazie, pizza del gruppo dei cresimati, ecc.
Tutti gli educatori evidenziano che in generale le famiglie risultano assenti e sono poco coinvolte nell'educazione cristiana dei figli. In passato, con classi precedenti, le famiglie erano più presenti e partecipavano di più. Si è cercato di organizzare qualche sporadico incontro con la presenza sia dei figli che dei genitori, ad esempio in occasione della preparazione dei sacramenti. Un anno fa con un'iniziativa di unità pastorale si è tentato di organizzare incontri serali a Goito in cui i genitori facevano formazione e contemporaneamente i figli facevano catechismo. Per Solarolo la partecipazione è stata molto bassa, pari circa al 10%, anche per le difficoltà logistiche e culturali delle famiglie solarolesi a far riferimento a Goito.
Durante i periodi di limitazioni dovute alle zone rosse Covid, i gruppi solarolesi si sono comportati in modo diverso in base a opportunità, disponibilità delle famiglie, situazione dei contagi, ecc. In particolate un primo gruppo ha sospeso le attività. Un secondo gruppo ha continuato le attività modificando il luogo di ritrovo dall'oratorio alla chiesa in modo da non penalizzare la preparazione in vista della celebrazione dei sacramenti. Infine un terzo gruppo ha tentato di mantenere un minimo di collegamento inviando allee famiglie file e filmati da far vedere ai figli ma con scarsi risultati (solo il 30% circa dei ragazzi ha aderito a queste iniziative). In concomitanza con le zone arancioni i gruppi si sono in generale riuniti in presenza ma con maggiori accortezze come distanze, mascherine, igienizzazione, ecc. Tutte le educatrici hanno evidenziato il timore che i periodi di isolamento forzato abbiano rappresentato un peso significativo sul processo di maturazione dei ragazzi sia dal punto di vista religioso che dell'aggregazione.
In modi più o meno diversi ogni educatore ha segnalato come punti di forza delle attività svolte i buoni risultati ottenuti dal punto di vista del coinvolgimento, della partecipazione, dell'entusiasmo e della soddisfazione dei ragazzi. Le educatrici di un gruppo hanno in particolare segnalato lo sforzo e l'impegno profuso nel cercare di organizzare incontri "dinamici", il meno scolastici possibile, il più possibile incentrati su rapporti di amicizia nel rispetto dei rispettivi ruoli e con la presenza di attività coinvolgenti con un limitato spazio alle lezioni "dirette". E' importante anche la complicità tra gli educatori quando sono più di uno per classe. Anche un'altra educatrice ha evidenziato l'importanza di non considerare gli incontri di formazione cristiana alla stregua di lezioni di scuola e ha sottolineato che durante gli incontri cerca sempre di correggere i ragazzi quando tentano di chiamarla "maestra".
Tutte le educatrici hanno evidenziato che le principali problematiche riscontrate riguardano la generale assenza e latitanza delle famiglie e la mancanza di continuità catechismo/famiglia per la maggior parte dei ragazzi. Spesso con le famiglie si è riscontrata difficoltà di coinvolgimento e comunicazione a causa di un disinteresse generale e del concepire l'educazione cristiana solo come obbligo. Meno le famiglie vengono disturbate e meglio è. Nel caso del gruppo post cresima è segnalata anche la problematica della notevole differenza di età tra educatrici e ragazzi che può comportare difficoltà comunicative legate al bagaglio di esperienze e di interessi personali immancabilmente diverso.
I principali consigli raccolti per la buona riuscita delle attività riguardano tutti la necessità di coinvolgere maggiormente le famiglie nei percorsi di iniziazione cristiana. Per quanto riguarda il post cresima inoltre sarebbe auspicabile l'affiancamento delle attuali educatrici con altre figure più giovani e più vicine ai ragazzi che siano capaci di parlarne la stessa "lingua".
Le motivazioni che hanno portato gli attuali educatori di Solarolo a svolgere questo servizio sono diverse per ognuno e peculiari del personale percorso di maturazione cristiana. Qualcuno ha cominciato a svolgere il servizio come atto di ringraziamento al Signore per la ritrovata serenità dopo un periodo di crisi religiosa legata a lutti in famiglia. Qualcun altro spinta dallo spirito di servizio a sostegno della propria comunità in un periodo della propria vita in cui auspicava che i figli preadolescenti frequentassero la parrocchia. Infine altri ancora spinti da intenti altruistici di porre il proprio poco tempo libero al servizio della comunità venendo nel contempo arricchiti come conoscenza e esperienza di Gesù.
Nei ragazzi in generale si riscontra poca preparazione religiosa, variabile in funzione della spiritualità cristiana che i ragazzi vivono e respirano nelle famiglie. I pochi ragazzi che provengono da famiglie che frequentano la messa domenicale in genere risultano più preparati degli altri. Risulta comunque necessario che gli educatori si impegnino al massimo a fornire una preparazione cristiana ai ragazzi in quanto è sempre più difficile che essa provenga dalle famiglie.
L'interesse e la curiosità che i ragazzi esprimono verso le tematiche religiose è in generale scarso anche se in qualcuno è più presente che in altri. E' necessario provocare, trascinare, avvicinare con espedienti i ragazzi alle tematiche religiose.
Anche riguardo ai momenti ricreativi e di aggregazione sociale sembra che i ragazzi degli ultimi anni non mostrino un particolare interesse al contrario dei ragazzi degli anni precedenti che davano l'impressione di essere maggiormente coinvolti. Si segnala anche la difficoltà tipica del paese di Solarolo a creare socialità tra i propri ragazzi perché da svariati anni i ragazzi solarolesi delle stesse età frequentano le scuole in 2-3 paesi diversi (Goito, Ceresara e Rodigo) sviluppando le proprie amicizie maggiormente in questi paesi rispetto che tra i propri coetanei di Solarolo. Questo si rispecchia anche sulle rare occasioni di incontri comunitari di unità pastorale dove i ragazzi solarolesi che frequentano scuole diverse da Goito rimangono esclusi e non si amalgamano con i loro coetanei.
Infine viene segnalata la difficoltà di trovare nuovi educatori, in particolare di età inferiore ai 40 anni, per il necessario ricambio generazionale delle attuali educatrici che in alcuni casi svolgono il servizio da 25 anni.
Anche se vengono considerate importanti le iniziative di coinvolgimento dei genitori nelle prime classi di iniziazione cristiana, si ritiene comunque più importante che i ragazzi possano ritrovarsi in gruppo per favorire un confronto tra loro e per evitare differenze legate alla diversità di ogni famiglia.
Il confronto con le catechiste che si impegnano nel PERCORSO DI INIZIAZIONE CRISTIANA ha visto
la partecipazione di quasi tutte le catechiste ed è stato proficuo e ricco di spunti.
Catechesi: contenuto e stileGli incontri hanno cadenza settimanale e sono frequentati con costanza da tutti i bambini.
Le catechiste, quasi tutte madri di un bambino/bambina della classe, sono affiancate da Suor Atanasia sia per la programmazione che per lo svolgimento delle attività.
Pur mantenendo una certa fedeltà ai contenuti definiti insieme negli incontri di UP, le catechiste hanno dato maggior peso alla modalità con cui viene proposta l'attività di catechesi. In particolare l'argomento da affrontare viene spesso introdotto dalla lettura di un brano del Vangelo e calato nell'esperienza quotidiana dei bambini; sono poi gli interventi e le domande che nascono spontaneamente dai bambini a guidare la catechista nell'approfondimento di certi aspetti piuttosto che altri. L'attività si completa infine anche attraverso la realizzazione di cartelloni, attività grafiche pittoriche di riepilogo e giochi.
Per il gruppo di seconda media (questo gruppo avrebbe dovuto ricevere il Sacramento della Cresima che è stato posticipato) viene sottolineata l'esigenza di discostarsi da una certa rigidità del programma proposto, per adottare uno stile di confronto aperto alle domande e alle richieste di approfondimento dei ragazzi. In questa classe è emersa in maniera evidente l'esigenza di poter essere ascoltati e vivere lo spazio della catechesi come un momento importante di confronto tra coetanei su temi e valori morali e di fede; in questo contesto il compito della catechista diventa quello di guidare la conversazione e di fare una sintesi dei contenuti significativi.
Emerge in modo chiaro dalle catechiste che la progettazione dell'attività perché sia efficace deve avere un notevole grado di flessibilità poiché spesso saper accogliere e guidare le proposte e gli spunti che vengono dai bambini stessi arricchisce e riempie di significato la proposta catechistica.
Ruolo dei religiosiA più riprese durante questo confronto tutte le catechiste hanno definito significativa e indispensabile la presenza di Suor Atanasia in tutti i gruppi, poiché riveste un ruolo di mediatrice tra le indicazioni dell'unità pastorale e la realtà concreta in cui calarle al momento della programmazione delle attività. In secondo luogo le catechiste hanno sottolineato che la sua presenza, è considerata un supporto prezioso e una testimonianza gioiosa e affettuosa per i bambini.
Don Alessandro, sacerdote referente nella nostra Parrocchia, è visto dalle catechiste come un valido punto di riferimento e di confronto. Inoltre la sua presenza anche solo di pochi minuti all'inizio o al termine delle attività assume un significato importante per i bambini e per le famiglie.
Rapporti con le famiglieLe famiglie si pongono in una posizione di completa fiducia nei confronti delle catechiste, rispondono con sollecitudine ad eventuali richieste, in base ovviamente alla disponibilità di tempo.
Le catechiste sottolineano l'importanza e l'efficacia degli incontri di catechesi per le famiglie che venivano proposti prima della pandemia e si augurano che possano proseguire appena sarà possibile sempre secondo l'organizzazione di incontri di catechesi per gli adulti con il sacerdote e per i bambini con le animatrici.
Spunti per migliorare• Ripensare alle modalità di programmazione della catechesi a livello di Unità Pastorale che deve essere vista più come un confronto su linee guida da adottare che non su un programma di attività dettagliate. Questo permetterebbe di lasciare più ampio respiro all'interno delle singole parrocchie per adeguare gli spunti di catechesi alla specifica realtà di ogni parrocchia.
• Mettere maggiormente al centro della catechesi il Libro della Bibbia per mostrare ai bambini che l'annuncio viene dalla Parola di Dio
• Formazione specifica per le catechiste mirata soprattutto alla gestione delle dinamiche relazionali e comunicative tra i bambini.
• Esigenza sentita per tutti i gruppi di bambini e bambine di introdurre esperienze di servizio nella comunità (poveri, anziani, attenzione per l'ambiente) visto come esperienza concreta di ciò che viene annunciato.
• Ripensare alla modalità di scelta delle catechiste per le nuove classi : non sempre la scelta di un genitore è la scelta migliore; la presenza della madre nella stessa classe del figlio può avere effetti negativi, meglio sarebbe scambiare i genitori all'interno delle classi; vanno confermate e incoraggiate le persone che hanno vissuto positivamente un primo ciclo e conservano il desiderio e l'entusiasmo di proseguire.
Oltre alla catechesi di iniziazione cristiana a Cerlongo sono presenti anche GRUPPI DI ADOLESCENTI che proseguono la loro esperienza di ritrovo e confronto in parrocchia. Si tratta di due gruppi distinti uno di terza media e l'altro di prima e seconda superiore accompagnati rispettivamente dalle catechiste "storiche" del gruppo e supportati da giovani animatori.
I gruppi si trovano ogni settimana rispettivamente nel pomeriggio del giovedì e della domenica per circa un'ora.
Catechesi: contenuto e stileSi programma ogni mese e mezzo la proposta di macrotematiche da svolgere e sviscerare nel corso degli incontri con i ragazzi.
I temi affrontati in questo anno sono stati ad esempio il rapporto tra scienza e fede, la comunicazione e la relazione, l'accoglienza della diversità, l' impatto della pandemia nella vita dei ragazzi.
La modalità di svolgimento degli incontri abbastanza simile in entrambe i gruppi si svolge secondo una scaletta che vede un momento iniziale di preghiera e raccoglimento in cappella in cui spesso si legge un brano del Vangelo. Viene poi presentato l'argomento dell'incontro spesso accompagnato da testimonianze significative (si invitano persone o si guardano video riguardo a figure che offrono con la loro esperienza di vita un segno tangibile di fede e di carità. Attraverso opportune domande si procede al confronto spontaneo tra i ragazzi. L'incontro si conclude sempre con un momento di gioco o di convivialità.
Viene poi sottolineata come estremamente positiva l'esperienza per entrambi i gruppi della raccolta viveri effettuata in collaborazione con la Caritas parrocchiale: tale iniziativa ha visto una buona partecipazione dei ragazzi che si sono impegnati con serietà e dedizione a questo compito in un clima estremamente gioioso.
Sempre come spunto per spronare i ragazzi a mettersi in gioco ed offrire qualcosa di sé alla propria comunità il gruppo di terza media sta preparando una rappresentazione in chiave moderna della parabola del Buon Samaritano.
Ruolo degli educatoriLe catechiste sottolineano che la buona riuscita degli incontri e la costanza nella partecipazione dei ragazzi è dovuta anche al diverso ruolo che le figure adulte hanno assunto in questi gruppi.
La catechista che li conosce sin dai primi anni di catechismo propone i temi e tiene le redini del gruppo tuttavia il ruolo dei giovani animatori è fondamentale per dare un'atmosfera gioiosa e giocosa in alcuni momenti dell'incontro, nel corso del tempo inoltre si sono posti con autorevolezza di fronte al gruppo al punto da riuscire ad esserne veri e propri leader.
La presenza del sacerdote per entrambi i gruppi è stata definita dalle catechiste:" insostituibile ed essenziale" poiché per questa fascia d'età la presenza concreta di un sacerdote diventa un riferimento importante sia dal punto di vista umano e che di fede.
Spunti per migliorare• Dall'esperienza concreta di una certa difficoltà nella gestione dell'esuberanza dei ragazzi, particolarmente i maschi, emerge che il ruolo dell'animatore è indispensabile nel guidare il gruppo verso atteggiamenti di partecipazione e confronto costruttivi, ma anche per dare alle attività uno stile più accattivante. Le catechiste sottolineano perciò che la presenza di giovani animatori nei gruppi di adolescenti ha un valore importante da tener presente anche per la formazione di gruppi futuri.
• Si ritiene opportuno stendere con catechisti e animatori dell'U.P. delle linee guida per la programmazione annuale della catechesi degli adolescenti ma si auspica che tale incontro parta da una concreta condivisione tra tutte le realtà parrocchiali. E' inoltre emersa come funzionale ed efficace la possibilità di un confronto mensile con il sacerdote referente della parrocchia per calare nella realtà concreta dei gruppi le proposte e le modalità di attuazione.
• La proposta di incontri online, ristretta esclusivamente ai momenti in cui non era consentito trovarsi in presenza, non è stata accolta favorevolmente dai gruppi a dimostrazione che il punto di forza di questi incontri è anche offrire ai ragazzi di questa fascia d'eta lo spazio di incontrarsi e confrontarsi in presenza attraverso anche momenti di gioco e convivialità.
• L'esperienza di servizio nella comunità va secondo le catechiste arricchita ed integrata con altre proposte non occasionali poiché è emerso nei gruppi entusiasmo e grande impegno e serietà di fronte alla possibilità di realizzare nel concreto qualcosa per la comunità in cui i ragazzi vivono.
Cerlongo, 27 marzo 2021 Emanuela R.Berta
30 marzo 2021
Oggetto: attività di catechesi per bambini e ragazzi.Parrocchia: Goito
III° Elementare – II° Media* I bambini di II° Elementare non sono stati coinvolti nelle attività di catechesi a causa
dell'emergenza covid-19.
1. Qual è il contenuto della catechesi/animazione? Da dove nasce la scelta dei temi da affrontare
con i ragazzi?
I contenuti sono molteplici: i bambini/ragazzi vengono guidati a conoscere Gesù, ad accogliere il Suo messaggio e a viverlo per arrivare a Dio Padre; è un'occasione per analizzare, approfondire e rinnovare la spiegazione del Vangelo, annunciare il grande amore di Dio per l'uomo, la crocifissione, morte e resurrezione di Gesù. Gli incontri hanno anche il compito di insegnare ai bambini come pregare e di farli sentire parte della Comunità. La catechesi rappresenta il cammino di formazione cristiana; centrale è anche la preparazione ai Sacramenti.
I temi vengono proposti da Suor Annamaria e si aderisce alle proposte della diocesi o della parrocchia nei vari tempi liturgici.
2. Come sono le modalità in cui avviene il catechismo/attività? Come e in quali modalità viene
affrontato un tema con i ragazzi?
Le attività di catechesi vengono organizzate partendo dagli spunti e dalle iniziative proposte dalla diocesi, dalla parrocchia e da Suor Annamaria.
Centrale è l'esempio delle catechiste: è importante avere fede per potersi porre come testimoni e discepoli davanti ai più piccoli. La Parola di Dio viene utilizzata in modo costante e a questa vengono aggiunti testimonianze di vita vera e giochi; si cerca di trasmettere l'importanza dei Sacramenti, della preghiera e della partecipazione alla Messa, così come di creare un gruppo in cui ognuno possa sentirsi importante ed accolto e in cui la curiosità e l'esuberanza dei ragazzi possano trovare spazio per esprimere idee e stati d'animo. I bambini apprezzano particolarmente l'uso delle Parabole (lì riescono a trovare aspetti e particolari capaci di stupire) e le attività pratiche (lavoretti, uso di cartelloni,...). Riportando le esatte parole di una catechista "i ragazzi hanno tanto bisogno di essere ascoltati, capiti e soprattutto amati", questo è l'obiettivo di ogni attività.
Le attività sono state svolte inizialmente presso l'oratorio, poi durante i periodi di lockdown attraverso piattaforme online; quando è stato possibile gli incontri si sono svolti in chiesa e ciò è piaciuto molto ai ragazzi.
3. Quali sono i punti di forza ed eventuali problemi riscontrati durante il
catechismo/animazione?
Il fatto di avere gruppi di piccole dimensioni è positivo e aiuta a creare un rapporto più stretto con le catechiste.
Molte sono state le esperienze significative con i vari gruppi, tra queste: la creazione della Via Crucis tramite disegno e riflessione, lo studio dell'icona della Madonna del Segno, le testimonianze di persone disposte a raccontarsi, il Battesimo di uno dei ragazzi. Sarebbe bello poter organizzare anche dei ritiri e avere testimonianze da realtà esterne all'Unità Pastorale.
Il problema principale resta riuscire a coinvolgere i ragazzi e avere la loro partecipazione alla S.Messa: forse si sentono solo spettatori e servirebbe una "Messa a prova di bambino" in cui possano sentirsi coinvolti anche nella comprensione delle Letture e del Vangelo (il linguaggio degli adulti non è facile per loro).
Il programma spesso è troppo ricco e sarebbe meglio sviluppare gli argomenti con più calma lasciando le catechiste libere di usare tempi adatti ai ragazzi, al loro interesse per l'argomento e alla loro risposta. Gli incontri di catechismo possono essere improntati in vario modo, ma richiedono comunque una situazione diretta di dialogo e di confronto, aspetto che in questi anni è venuto meno nella maggior parte delle occasioni.
I genitori sono poco presenti e dovrebbero capire che a loro volta devono essere esempio per i ragazzi; il loro coinvolgimento (anche solo scambiando due parole con le catechiste dopo gli incontri) potrebbe, però, diventare un punto di forza.
I sacerdoti partecipano raramente e solo durante i tempi forti (confessioni, Comunione, Cresima) e non hanno un dialogo con i ragazzi; potrebbero passare almeno una volta al mese per conoscerli meglio.
Le modalità a distanza dovute alla pandemia hanno reso le attività molto complicate e ridotto le relazioni.
III° Media – Universitari1. Qual è il contenuto della catechesi/animazione? Da dove nasce la scelta dei temi da affrontare
con i ragazzi?
Il tema del contenuto della catechesi viene discusso prima dell'inizio dell'anno catechistico/scolastico analizzando soprattutto i temi che hanno riscosso particolare interesse durante il campo estivo oppure durante l'anno precedente. Si cerca di trattare argomenti adatti all'età dei ragazzi partendo da riferimenti di testi dedicati e dal confronto con i sacerdoti. Un altro punto di partenza sperimentato consiste nel riflettere sui temi che gli animatori ritenevano importanti e interessanti quando avevano l'età dei ragazzi per poi riproporli al gruppo in chiave più moderna. Infine si cerca di integrare i temi con la dottrina cristiana, basandosi su testimonianze di fede.
Al momento il gruppo di III° Media sta affrontando i temi della ragione e dei sentimenti, dell'identità e conoscenza di sé secondo vari aspetti (attraverso lo sguardo degli altri, attraverso lo sguardo amorevole del Padre, attraverso lo sguardo delle persone che ci circondano) con l'obiettivo di aiutare i ragazzi a rendersi conto delle proprie caratteristiche, peculiarità e punti di forza.
Per le Superiori è stato sviluppato un percorso all'inizio dell'anno che partendo dal tema delle emozioni (in contrapposizione con quello della tecnologia che ci allontana sempre di più gli uni dagli altri) e delle paure avrebbe dovuto portare il gruppo ad affrontare l'argomento della percezione e accettazione di sé. Purtroppo le modalità a distanza hanno reso le attività molto difficili e per tale motivo gli animatori hanno deciso di sospendere il percorso. Gli incontri online vengono comunque portati avanti con temi diversi ogni volta. Quando è stato possibile incontrarsi in presenza si è preferito organizzare degli incontri più tranquilli con la modalità cena in compagnia e gioco (tutto rispettando le misure previste per prevenire il contagio).
Il gruppo dei giovani universitari, infine, sta riflettendo su come la fede cristiana possa essere portata e applicata nel mondo che ci circonda. L'intento è quello di fare una riflessione sull'atteggiamento cattolico verso chi e cosa ci sta intorno, nei vari ambiti e spazi che fanno parte della quotidianità (lavoro, studio, episodi di violenza di cui si sente spesso parlare, ambiente), prendendo come guide alcune figure di Santi che si sono contraddistinti per la loro scelta.
2. Come sono le modalità in cui avviene il catechismo/attività? Come e in quali modalità viene
affrontato un tema con i ragazzi?
Il primo obiettivo che gli animatori si prefiggono è creare un gruppo saldo e coeso, cercando sempre di trovare modalità nuove per coinvolgere maggiormente i ragazzi.
Lo sviluppo di ciascuna attività parte dall'analisi di testi forniti da Don Jonathan, poi arricchiti dalle esperienze personali degli animatori. Le attività di discussione vengono integrate con filmati, canzoni o testimonianze per invogliare i ragazzi a riflettere sui temi proposti; ultimamente si è cercato di iniziare le attività con un gioco, spunto e partenza per arrivare al cuore centrale dell'incontro: il gioco mette tutti sullo stesso piano e coinvolge la maggior parte dei ragazzi in modo tale da rompere il ghiaccio in vista dell'attività successiva e avere tentativi di dialogo più promettenti. Ogni incontro si apre con un riassunto dei temi toccati nell'incontro precedente e si conclude con la preghiera.
Il gruppo delle Superiori è eterogeneo per età e per cercare di lasciare spazio a tutti nel caso di attività che richiedono una discussione/confronto i più piccoli (I° Superiore) vengono divisi dai più grandi.
Nei mesi di pandemia gli incontri sono stati proposti tramite piattaforma digitale e videochiamate, ma tali modalità si sono rivelate un fallimento: i ragazzi devono utilizzare questi strumenti già durante i giorni di scuola e insistere ulteriormente con queste modalità non contribuisce a creare relazioni vere.
Gli incontri del gruppo degli universitari prevedono momenti di condivisione, in modo particolare della cena, e un'attività scelta e preparata insieme a due ragazzi del gruppo, in modo tale da coinvolgere e capire quale sono i temi più importanti da trattare con loro.
3. Quali sono i punti di forza ed eventuali problemi riscontrati durante il catechismo/animazione?
L'esperienza degli animatori e la coesione di tutto il gruppo sono sicuramente punti di forza, anche se per quanto riguarda le Superiori bisogna riconoscere che sono mancate le occasioni per permettere ai ragazzi più giovani di avvicinarsi a quelli più grandi e permane una spaccatura tra le fasce d'età. E' importante, però, notare che i più piccoli sono molto presenti e che i più grandi (in numero minore) si sforzano per cercare di coinvolgere l'intero gruppo in modo divertente. Il numero elevato e inaspettato di ragazzi ad alcuni incontri ha reso difficile anche la gestione degli incontri stessi.
Se i ragazzi si sentono coinvolti partecipano in modo attivo e riescono a riflettere in modo adeguato sull'attività proposta; da parte loro non c'è mai una resistenza a priori. Resta comunque molto complicato sia riuscire a trovare sempre idee innovative e accattivanti che possano interessare i ragazzi, sia avere una loro partecipazione costante. L'età è difficile e i genitori sono poco collaborativi, in particolare non valorizzano il percorso della scoperta della fede o comunque danno poca importanza all'attività di gruppo a questa età. Per alcuni animatori la scarsa partecipazione dei ragazzi è legata ad una più generale crisi della famiglia: i genitori non intervengono per sostenere e indirizzare i figli, ma lasciano a loro totale libertà di scelta. Questo è reso ancora più complicato dalla pandemia.
Molto importanti sono anche le attività estive perché i ragazzi hanno più tempo da trascorrere fra di loro e con i loro animatori e di conseguenza sono più invogliati a mettersi in gioco.
E' invece critico il passaggio da un gruppo all'altro (inteso per fasce d'età) e questo aspetto andrebbe curato maggiormente: nel passaggio dal catechismo al gruppo adolescenti oppure dal gruppo adolescenti alle attività per le Superiori si rischia di perdere partecipanti solamente a causa del mancato scambio di informazioni tra gli animatori dell'anno precedente e quelli dell'anno successivo.