DOMENICA 15 MARZO 2020
Carissimi amiche ed amici,
ormai siamo alla terza domenica senza la celebrazione eucaristica. La situazione ci rattrista, ma non dobbiamo perdere la speranza.
In questo momento ciascuno di noi o insieme possiamo assumere due atteggiamenti completamente opposti tra di loro: disperarci o ricercare il senso di ciò che sta accadendo.
Se dentro di noi prevale la disperazione è indice che siamo noi al centro e che ci sembra di perdere tutto e quindi perdere noi stessi. Questo non deve accadere tra di noi.
Infatti siamo cristiani, discepoli di Gesù e quindi siamo invitati a cercare il senso di tutto ciò che stiamo vivendo. Esso possiamo trovarlo andando anche noi, come la Samaritana, al pozzo dell'acqua viva che Gesù ci dona.
Noi oggi, un po' come il popolo d'Israele nel deserto presentato nella prima lettura, ci lamentiamo, brontoliamo contro tutto e tutti, perché la situazione sembra sfuggirci di mano e non riusciamo più a controllarla. La scienza e la tecnologia, anche se avanzatissime, sembrano inutili. Quindi anche noi nel deserto di questi giorni ce la prendiamo con Dio, perché abbiamo la sensazione che ci abbia abbandonato. Tale pensiero non è veritiero perché, come dice san Paolo scrivendo ai romani nella seconda lettura, per mezzo di Gesù Cristo che è morto per noi e nello Spirito Santo l'amore di Dio è stato riversato in noi e resta sempre nella nostra vita. Siamo invitati in questa domenica a rinnovare personalmente ed insieme la nostra fede, cioè a fidarci di Dio e ad essere certi che non ci abbandona mai.
Tale fiducia è sostenuta ed alimentata in noi, se come la Samaritana, incontriamo veramente Gesù e gli chiediamo "l'acqua viva" che solo lui sa dare e che è il dono più grande di Dio per noi oggi.
L'acqua fresca che ci dona Gesù sono le sue parole e la sua stessa vita. Essa, se l'accogliamo, prima di tutto, come alla Samaritana, smaschera e mette a nudo la nostra esistenza, facendoci capire dove stiamo andando, che tipo di scelte realizziamo e che cosa di sbagliato stiamo vivendo. Solo Gesù può fare questo e nessun altro. Siamo disposti a lasciarci cambiare e a convertirci?
In secondo luogo ci chiama a rinnovare la nostra vita spirituale, che non può limitarsi soltanto al culto, al tempio, all'esteriorità. La vita spirituale è l'adesione appassionata, gioiosa e perseverante a Gesù Cristo. Stiamo camminando così con Gesù, oppure siamo stanchi, demotivati, delusi e quindi non siamo d'esempio a nessuno?
In terzo luogo siamo invitati ad essere persone che fanno conoscere veramente Gesù agli altri, con la vita e la parola, cercando di coltivare l'umiltà per non collocarci al centro, ma diventando veri portatori di Gesù. Come è la nostra sensibilità all'annuncio del vangelo in famiglia, coi colleghi e gli amici? Preferiamo delegare ad altri o ci impegniamo in prima persona? In che modo?
È Gesù Cristo il nostro salvatore, non le nostre iniziative, le nostre attività, le nostre strategie, le nostre istituzioni. Anche se sono belle, efficienti, moderne, coinvolgenti esse possono correre il rischio di non avere dentro Gesù. Pensiamoci!
Il Signore Gesù ci ricolmi sempre dei suoi doni per dare senso a tutto ciò che viviamo, per essere come la Samaritana capaci di conversione vera e di testimoniare autenticamente il Risorto unico nostro bene e salvatore.
Buona domenica don Marco
Carissimi amiche e amici tutti.
La situazione attuale ci rattrista molto perché non possiamo incontrarci e vivere comunitariamente la nostra fede ed il nostro essere chiesa del Signore.
Ciò però non ci impedisce di percorrere personalmente ed in famiglia il nostro cammino di cristiani. Noi crediamo nella forza della preghiera e della comunione fraterna, al di là del vederci e dell'incontrarci personalmente. Noi ogni giorno preghiamo per voi e vi sentiamo in comunione con noi attraverso la vostra preghiera. Sicuramente il Signore Gesù morto e risorto, continua a ricolmarci di grazie e di benedizioni nonostante la situazione strana e anomala che stiamo vivendo.
In riferimento alle norme civili e sanitarie, alle quali la comunità cristiana ha aderito per senso civico e per limitare il contagio, continua la sospensione delle celebrazioni liturgiche e di ogni appuntamento pastorale. Ci sembra però importante ricordare alcuni aspetti e porli all'attenzione di tutti:
1. la nostra fede continua ad essere viva ed alimentata con la preghiera personale e familiare attraverso la lettura della Scrittura e la preghiera del s. Rosario, se possiamo troviamo ogni giorno uno spazio dedicato;
2.
sabato e domenica, per evitare che qualcuno abbia ammende giudiziarie,
l'Adorazione del Santissimo è sospesa, in quanto potrebbe essere ritenuta una attività non essenziale dalle forze dell'ordine. Se uno viene in paese per altri motivi può passare per la chiesa e pregare;
3. cerchiamo di rimanere in comunione con la chiesa diocesana, seguendo la celebrazione del vescovo domenica 15 marzo, trasmessa sul sito della diocesi, canale Youtube, alle ore 9.30 e vivendo in comunione con le nostre parrocchie domenica 15 marzo alle ore 18, quando i sacerdoti celebreranno la santa messa per tutti a Goito a porte chiuse. La comunione con la comunità parrocchiale sarà più forte se in quell'occasione, nelle nostre case, riflettiamo sulle letture della domenica (sul sito trovate un commento al vangelo);
4. anche se non ci incontriamo fisicamente il Signore risorto è con noi e ci sostiene, ci guida e ci fa crescere alla sua sequela. Questa è la nostra quaresima e la forma penitenziale, che siamo chiamati a vivere in questo anno con fede e con tanta speranza in un avvenire migliore, senza rattristarci e con tanto senso civico.
In comunione di fede e di fraternità auguriamo buona domenica e buona quaresimaa tutti
Don Marco, Don Alessandro, Don Jonathan, Claudio diacono, sr Iride, sr Felicita, sr Atanasia, sr Annamaria.
Goito, 13 marzo2020
"Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto cielo e terra"Messaggio dei Vescovi lombardi al popolo di Dio - Milano 6 marzo 2020
Ecco il testo del comunicato stampa dei vescovi lombardi
I Vescovi della Lombardia, in comunione con i Vescovi del Veneto e dell'Emilia-Romagna, a seguito del decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, confermano che nelle loro Diocesi per la domenica 8 marzo e per i giorni feriali successivi e fino a nuova comunicazione è sospesa l'Eucarestia con la presenza dei fedeli, mentre i Vescovi e i sacerdoti celebreranno senza il popolo.
La decisione, assunta in accordo con la Conferenza Episcopale Italiana, si è resa necessaria dopo l'entrata in vigore del nuovo decreto del Consiglio dei Ministri con il quale si vuol definire il quadro degli interventi per arginare il rischio del contagio del "coronavirus" ed evitare il sovraccarico del sistema sanitario.
La situazione di disagio e di sofferenza del Paese è anche la sofferenza di tutta la Chiesa. Per questo motivo, noi Vescovi, invitiamo i sacerdoti, i religiosi, le religiose e i laici a continuare a tessere con passione i rapporti con la Comunità Civile e ad assicurare la vicinanza nella preghiera a tutti coloro che sono colpiti.
I medici, gli operatori sanitari e quanti avvertono con crescente preoccupazione le pesanti conseguenze di questa crisi sul piano lavorativo ed economico si sentano custoditi dalla nostra preghiera quotidiana e dall'Eucaristia che i Vescovi e i sacerdoti ogni giorno celebrano in comunione spirituale con le proprie comunità e a sostegno dei malati e di chi se ne prende cura.
La mancanza della celebrazione eucaristica comunitaria deve portarci a riscoprire momenti di preghiera in famiglia – genitori e figli insieme –, la meditazione della Parola di Dio di ogni giorno, gesti di carità e rinvigorire affetti e relazioni che la vita quotidiana di solito rende meno intensi.
Ci aiuta, in questo caso, il rito ambrosiano nel quale in ogni venerdì di quaresima vi è il digiuno eucaristico. Questo digiuno può suggerire a tutti i fedeli di riscattare dall'abitudinarietà la partecipazione alla Messa per desiderare di più l'incontro con il Signore nella stessa Eucarestia.
Resta fermo il fatto che le porte delle chiese rimarranno aperte durante il giorno per consentire la preghiera personale e l'incontro con i sacerdoti che, generosamente, donano la loro disponibilità per un sostegno spirituale che a tutti consenta di sperimentare che "il nostro aiuto viene dal Signore". Infine, tenendo conto delle disposizioni ministeriali circa la chiusura delle scuole, per quanto riguarda i nostri oratori, sentito il parere degli organismi pastorali preposti, confermiamo la sospensione delle attività fino al 15 marzo compreso e la chiusura degli spazi aperti al pubblico.
Su tutti invochiamo di cuore la benedizione del Signore.
+ Mario E. Delpini – Arcivescovo di Milano
+ Francesco Beschi – Vescovo di Bergamo
+ Marco Busca – Vescovo di Mantova
+ Oscar Cantoni – Vescovo di Como
+ Maurizio Gervasoni – Vescovo di Vigevano
+ Daniele Gianotti – Vescovo di Crema
+ Maurizio Malvestiti – Vescovo di Lodi
+ Antonio Napolioni – Vescovo di Cremona
+ Corrado Sanguineti – Vescovo di Pavia
+ Pierantonio Tremolada – Vescovo di Brescia
Il rinvio è reso necessario dalle norme emanate dal Governo per la salute di tutti
Seguendo le disposizioni governative e delle conferenze regionali e nazionali dei Vescovi italiani, in accordo con il Vescovo Marco e il Vicario generale, sono rinviati tutti gli eventi diocesani fino al 3 aprile (Assemblea del Clero, 24 ore per il Signore, stazioni quaresimali, raduni dei cresimandi…etc.). Come comunità cristiane “sfruttiamo” tutti gli strumenti che abbiamo (social, YouTube, videochiamate, etc.) perché si manifesti la vicinanza ai nostri fedeli e non si lasci cadere nemmeno un’opportunità per mostrare l’affetto reciproco e la preghiera gli uni per gli altri, segno della cura di Dio per ognuna delle sue creature. Don Gianni Grandi - Vicario per la Pastorale
Lunedì 4 novembre i ragazzi che domenica 10 novembre riceveranno il Sacramento dell'Eucarestia, si sono ritrovati per un'attività promossa dalla parrocchia in collaborazione con il comune di Goito.
Ogni anno in occasione del giorno della Prima Comunione i ragazzi ricevono in dono la Bibbia.
Quest'anno la parrocchia ha proposto ai ragazzi di essere loro stessi dono per l'umanità collaborando alla piantumazione di alberi di acero, ciliegio selvatico e carpino, alberi cioè autoctoni, seguendo così l'invito di Papa Francesco ad essere promotori e custodi del Creato che Dio ci ha donato.
I ragazzi di Goito con don Marco, suor Annamaria, le catechiste e alcuni genitori si sono recati nel parco adiacente la chiesa di Torre , dove erano state preparate delle buche e hanno messo a dimora le piantine che portavano l’etichetta con il loro nome. Non avendo palette o badili hanno usato le mani per coprire le radici delle piante. Al termine, soddisfatti del loro lavoro, hanno promesso di prendersi cura di queste piante e di seguire la crescita dell’albero loro affidato.
La stessa attività è stata fatta anche dai ragazzi della prima comunione di Cerlongo.
Ancora una volta il Mistero dell'Eucarestia unisce le persone della nostra comunità affinchè si rendano sempre più responsabili del proprio territorio e del bene comune.